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Purtroppo non sempre il pediatra di libera scelta è a scelta libera. Quando ci si iscrive, neo genitori, non è facile "distinguere". Io ci ho messo 6 anni a trovare quello nuovo. E non posso iscrivermici.
Alessandra + Daniele Giaime (7/10/2004) + Giorgia Diana (15/06/2010)
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Di avere un pediatra che appoggia o non appoggia la mia scelta di autosvezzare samu sinceramente non me ne importa granchè (anche perchè la pediatra del consultorio dove vado ogni tanto a fare due chiacchiere con le infermiere e a fare controllare samu appoggia la mia scelta e se ho bisogno di qualcosa posso sempre parlarne con lei): come ho già detto sopra anche per me l'alimentazione è un fatto di famiglia e finchè mio figlio sta bene e non ha patologie particolari legate appunto a cosa mangia, le cose che metto in tavola per lui e per noi restano un affare che alla pediatra non deve interessare. E infatti la pediatra non ha detto niente in merito a questo, quello che mi ha lasciata sconcertata è stato il comportamento arrogante e saccente della segretaria che non è neanche un medico, ma una pisquana qualsiasi che dovrebbe limitarsi a rispondere al telefono e prendere appuntamenti. stop.
Per quel che riguarda la libera scelta per me è solo una questione di fortuna: non conoscono nessun pediatra in questa città, non ho la macchina e ci devo arrivare col bus, quindi, tolta quella che avevo scelto prima che era un po' lontano da casa, ma facilmente raggiungibile, non ho proprio voglia di cercarmi un pediatra dall'altra parte della città e dovermi mettere in viaggio ore prima se per caso dovessi avere bisogno di andarci. Non volevo certo spalare cacca sulla pediatra in questione, pediatra che, tra l'altro, mi era stata caldamente consigliata dal mio medico di base, dalla mia vicina di casa (suo figlio è stato seguito da lei), dalla mia ex pediatra e da tutti quelli con cui ho scambiato due parole sull'argomento, volevo solo condividere con voi la mia esperienza.
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Personalment credo che la ricettina, la maggior parte dei pediatri la dia solo perché c'è richesta da parte delle famiglie. Perché è dilagante l'atteggiamento di paura di non fare la cosa sancita dall'Accademia. E' uno standard che serve solo in mancanza di decisione autonoma della famiglia/mamma, come le disposizioni suppletive del Codice Civile in mancanza di contratto.
Ritengo mio pediatra uno serio, che se avessi voluto confrontarmi con lui sulla questione dell'alimentazione vi si sarebbe prestato con coscienza e buona fede, e non avrebbe avuto il minimo problema con l'autosvezzamento. Ma, tranne per il singolo problema dell'allergia alle proteine del latte, ha capito subito che non avevo richiesta di ciò, che per me il cibo non era medicina. A parte la prima volta che mi ha rivelato l'esistenza dei brodini (che ignoravo beatamente), non dicendo "deve fare", ma "può fare", dopo ha solo più annotato quali alimenti non fossero stati ancora introdotti, e seguito il corso dell'allergia. Ha sempre approvato l'allattamento al seno, salvo dirmi gentilmente, dopo i 9 mesi, e forse solo perché ero fisicamente ridotta uno straccio, che avrei potuto senza danni introdurre anche parzialmente il latte artificiale. Per me, nel suo modo di presentarmi la "ricettina", era strapalese che lo facesse solo perché ce lo si aspettava da lui, non come medico ma come una specie di autorità "supra-suoceram" chiamata a garantire la buona coscienza genitoriale.
E' buono e ottimo potersi confrontare con il pediatra, quale persona scientificamente preparata e con ampia esperienza di bambini, ma non è che debba per forza dettare o cauzionare tutte le nostre scelte meramente fisiologiche. Mangiare è una cosa da animali, sta a genitori e bambini regolarsi tra di loro (salvo ovviamente il limite di cibare un povero neonato di pizza surgelata al salame piccante frullata o di hot dog e birra in pappetta).
Ale e Cucciola (1/1/11)
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è vero che si può scegliere liberamente il pediatra di base...ma:
- nel momento in cui diventi genitore non è che conosci tutti i pediatri della zona e come la pensano su questo o quell'argomento, soprattutto se non hai amici con figli che ti possono consigliare
- non è semplice trovare pediatri pro AS senza dover fare i km o rivolgerti ai privati...
io ho un pediatra MOOOOOOOLTO all'antica su qualsiasi argomento... non sa neanche cosa sia l'AS. Mi sono ripromessa di cambiarlo, ma sto facendo fatica a reperire informazioni su altri pediatri...quindi sto facendo di testa mia e basta...
anna e caterina 27/11/2013
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Aggiorno per dire che la scorsa settimana sono poi andata all'asl a cambiare medico: per scegliere di nuovo alla cieca ho cercato tra i pediatri abbonati ad Uppa: ho pensato che se erano interessati alla rivista alla quale pure io sono abbonata e leggo sempre con piacere alcuni punti in comune li avremmo trovati. La pediatra ancora non l'ho vista, però l'ambulatorio sì perchè la scorsa settimana samu aveva la febbre e sono andata, ma c'era la sostituita. Sono comunque molto soddisfatta della scelta perchè:
- la sala d'attesa è grande, spaziosa e con tanti libri e giochi
- nella suddetta sala d'attesa svetta anche una bella pila di uppa e c'è un articolo appeso alla parete che parla proprio dall'autosvezzamento dal titolo "io mi svezzo da solo" :-D
- l'ambulatorio non sembra uno reparto del supermercato e al posto della teca piena di campioni di farmaci che aveva quella prima questa ha un bel tappetone con qualche gioco per intrattenere il bimbo anche durante la visita
- il segretario che prende gli appuntamenti mi è sembrato molto gentile e disponibile, il 9 luglio andremo a conoscere la titolare dell'ambulatorio in occasione del bilancio di salute
Speriamo che sia la volta buona, le premesse ci sono!