@ameliaedaniele: Si concordo con te e quello che mai vorrei è proprio il "lasciarlo fare perchè non so che fare". Questa è una modalità che è stata usata con me e che io condanno moltissimo. I miei spesso sono stati permissivi proprio perchè non avevano il coraggio di essere severi nè la capacità di trovare altre modalità.
No, il mio lasciar fare per ora è improntato al fatto che, come scrivevo prima, dobbiamo trovare nuovi equilibri nel rapporto fra me e lui. La tetta è un grande dono. E' una comunicazione fortissima di emozioni e sentimenti che ora dobbiamo gestire in altro modo. Adesso, proprio adesso che lui è sempre più ometto, il nostro rapporto è molto più....rapporto. E' meno simbiotico, meno intuitivo, meno empatico. Giochiamo, ridiamo, ci arrabbiamo, entriamo in conflitto, facciamo coccole, ci scambiamo parole dolcissime, molto più di prima. Tutto molto più di prima.
Sono i terrible twos, è la maggior pretesa di una madre che con un figlio di due anni - che capisce tutto - fa cadere i "no" a pioggia, è la gravidanza, si! Ma secondo me centrale è la mancanza della tetta (per rientrare in tema col post). E' qualcosa di cui lui ha goduto per due anni...tutta la sua vita!! E improvvisamente non c'è più. Ma se faticano gli adulti a cambiare abitudini acquisite e non vitali, figuriamoci un bimbo piccolo. Che anzi, per certi versi, è stato esemplare: non ha versato una lacrima. Non me la chiede più. Io a volte gli chiedo se gli manca, ma lui tira dritto. Secondo me gli manca e anche tanto. Sta esplorando, da solo, nuove modalità per rilassarsi. Il bibe un po' le soddisfa, ma poco. E' più affettuso con me di prima (mi chiama "principessa" e mi riempie di baci), cerca il padre molto di più. Ogni tanto si porta un peluche a letto. Ieri sera si è addormentato tenendomi la mano (che emozione!). Insomma sta esplorando e sono sicura che riuscirà a trovare altri modi per "coccolarsi", perchè so che è un bambino forte.
La crisi è mia. E so che è normale per certi versi. Per altri è parte del mio vissuto. Anche io ho un rapporto un po' conflittuale con mia madre e purtroppo questa è un'ombra che mi porta sempre a temere di sbagliare come lei o..al contrario di lei, eccedendo in senso opposto!
Dei nonni non ne parliamo proprio: sono tutti vicini ai "terrible 80's"
, tranne la suocera che, comunque, resta sempre una suocera. Insomma sono piuttosto sola e, in questi gironi, abbastanza sconfortata. Ma so che passerà.
E voi siete davvero un esempio meraviglioso, perchè riesco a confrontarmi sullo stesso piano, senza dover giustificare ogni volta le mie scelte ed arroccarmi in posizione difensiva, proprio ora che non ne ho nessuna voglia. Ho solo voglia di tanta indulgenza, intorno a me. E mi pare che Mario, in questo sia sulla stessa linea mia. Mi pare che abbia bisogno proprio di vedere come una mamma sappia soprassedere e "perdonare" le monellerie.
Oggi mi ha detto "quando esce fratellino, mamma fa le monellerie e Mario e fratellino si arrabbiano". Non è il momento di irrigidirmi, sento che ha bisogno proprio di tanta tantissima comprensione. Anche perchè non è vero che finchè il bimbo è nella pancia non si rendono conto. Lui già manifesta gelosia! Cosa mai successa prima. E cerca di fare ingelosire me, abbracciando e baciando il padre quando io lo rimprovero. Gioca a fare ingelosire le nonne: se viene a casa una lui dice di volere l'altra! Insomma, povero cucciolo, sommando: senza tetta, senza pannolino, terrible twos, fratellino in arrivo, mamma sotto stress, caldo a 41° (che ci tappa in casa fino alle 19!)... più crisi di così!
Grazie ancora a tutte, perchè mi permettete di sfogarmi, di mettere in parole i miei silenzi e di capirli più a fondo.