COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
Con oltre 140 ricette per TUTTA la famiglia


autosvezzamento per tutti


Ora il pediatra sa...
#11

(26-04-2011, 02:10 14)rossanalib Ha scritto:  d'accordissimo con Arkadian! infatti basta modelli che altro non sono che idealizzazioni della realtà, fidiamoci dei nostri figli e apprezziamo la loro individualità: è quella la loro particolarità, non il conformismo forzato e a volte esasperato. qual è il fine? che mangino con soddisfazione, con amore per il cibo, che imparino a conoscere i proprio gusti, che apprezzino quel cibo anche se non piace tanto al papà...che sappiano regolarsi sulle quantità, che non ci siano conflitti a tavola...ecco per far sì che queste cose avvengano non basta secondo me qualche mese ( dai 6 ai 12 mesi) di autosvezzamento, per far sì che il tutto appaia come per magia, è un processo lungo che dura tutta l'infanzia e anche l'adolescenza, un processo che grazie all'autosvezzamento ha messo bene le radici, quelle forti che danno stabilità, e che con questo presupposto ha adesso tutta la piena libertà di svilupparsi in maniera sana!

l'autosvezzamento è secondo me un punto di partenza, non l'arrivo.

Quoto tutto! E aggiungo al grassetto che contribuisce a mettere buone radici anche per l'intero sistema di costruzione della personalità!!!!


Ps.Grazie arkadian.

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
Cita messaggio
#12

Anche secondo me l'autosvezzamento è un punto di partenza. E, almeno per noi, non è solo un modo per educare al cibo, ma anche per educare alla socialità, alla conversazione, allo stare bene assieme. A tavola si parla, si comunica. Se a tavola si sta bene e in serenità la comunicazione resta aperta con più facilità e credo che le famiglie possano solo beneficiare di questo approccio.

Dal punto di vista della salute posso solo riferire che da quando autosvezziamo io sono molto meno pigra riguardo al mangiare bene. Prima sapevo quali erano i ciriteri, ma per pigirzia spesso deragavamo. Ora facciamo tutti più attenzione. E il risultato sulla mia pelle è che le unghie hanno smesso di sfaldarsi così come i capelli. Io stessa questo inverno mi sono ammalata meno e mi sono sentita più forte (sonno a parte Crying).
Se questi sono gli effetti sulla mia salute, sono convinta che gli effetti sulla crescita della mia piccola non possono che essere buoni.

N. 12/03/2010
E. 03/03/2013
Cita messaggio
#13

(26-04-2011, 12:43 12)Linda Eva Ha scritto:  
(19-04-2011, 12:35 00)aleberto Ha scritto:  però per come la vedo io l'autosvezzamento dovrebbe anche essere un'opportunità per tutta la famiglia di interrogarsi sulla sana alimentazione, se la sana alimentazione non c'è (e non si parla di eccezioni, quelle ci sono in tutte le famiglie e non vanno certo demonizzate, ma appunto di regole, regole di cattiva alimentazione)
E sono d'accordo anche con questo.

Però, con queta affermazione, no!
(19-04-2011, 12:35 00)aleberto Ha scritto:  ecco che non mi sento di dire che l'autosvezzamento sia la via migliore per svezzare un bambino, Paola Negri, sottolinea questo aspetto e sinceramente mi pare anche Piermarini.

Io, da Piermariniana, non sono affatto d'accordo con questa idea che leggo e sento spesso che l'autosvezzamento non sia per tutti, ma solo per chi ha una cucina "sana" parola che poi assume significati diversi a seconda dei criteri di chi parla.

premettendo che io son d'accordissimo su tutto ciò che scrivi sul tuo lungo ed interessante intervento 001_smile001_smile001_smile001_smile volevo sottolineare che il mio dire "sinceramente mi pare anche Piermarini" si riferiva al suo affermare (e sottolineo il "mi pare" visto che il libro di Piermarini l'ho prestato e l'ho letto un po' di tempo fa quindi posso anche sbagliarmi) che ogni cosa vada bene per il bambino se anche per il genitore essa risulta essere una cosa sana... ora secondo me va bene tutto, però è indubbio che certe persone sano non mangino... io ad esempio sono in difficoltà quando vado a mangiare da mia nonna dove tutto è stracondito, stragrasso e strasalato, è vero che quelle volte che andiamo a Tobia faccio mangiare senza farmi problemi tutto quello che passa il convento, però se accadesse più spesso di mangiar lì o addirittura vivessi da mia nonna ammetto che non sarei felice di autosvezzarlo in quel modo. E mia nonna non è certo un caso unico, ne conosco di persone (ma voi non ne conoscete????) che mangiano in modo simile a mia nonna (o pure peggio), e anche persone giovani, con figli piccoli o in attesa di diventare genitori... a queste persone (ma sempre se il mio parere fosse richiesto, altrimenti non mi permetterei mai) magari consiglierei letture sul mangiar sano, ma non riuscirei a dire che svezzare i figli con il loro cibo sia la cosa migliore da fare, ecco, io volevo semplicemente dire questo... poi è chiaro che il concetto di sano si possa prestare a mille letture e interpretazioni, ma ci sono comunque cose che obiettivamente tanto sane non sono


Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
Cita messaggio
#14

Aggiungo la nostra esperienza. Anche il nostro pediatra adesso sa! Fino ad ora, a parte il solito foglietto con le dosi per il brodino vegetale mezzo vasetto di omo consegnatoci al compimento del 6° mese (il foglietto è finito nel secchio fin da subito) il suddetto pediatra non ci aveva mai dato indicazioni sullo svezzamento ne ci aveva mai chiesto cosa mangiasse. Ma anche noi abbiamo gentilmente glissato sull'argomento avendo capito il tipo di pediatra. L'argomento è uscito fuori la scorsa visita quando Irene aveva compiuto da poco i 9 mesi. Ha avuto una strana reazione. La prima cosa che ci ha detto è stata, testuali parole, "e chi vi ha autorizzato a fare così?" alla nostra risposta "noi, in qualità di genitori" ha cambiato tono, da serio a scherzoso, dicendo "va bene, fate bene però poi non vi lamentate per le allergie". Etc etc, ma si è capito che ci è rimasto male anche perché poco prima di sapere dell'AS ci ha fatto un sacco di complimenti su come cresce bene, in peso e in altezza.

[Immagine: HYj9p2.png]
Cita messaggio
#15

(26-04-2011, 10:38 22)aleberto Ha scritto:  
(26-04-2011, 12:43 12)Linda Eva Ha scritto:  Io, da Piermariniana, non sono affatto d'accordo con questa idea che leggo e sento spesso che l'autosvezzamento non sia per tutti, ma solo per chi ha una cucina "sana" parola che poi assume significati diversi a seconda dei criteri di chi parla.
premettendo che io son d'accordissimo su tutto ciò che scrivi sul tuo lungo ed interessante intervento 001_smile001_smile001_smile001_smile volevo sottolineare che il mio dire "sinceramente mi pare anche Piermarini" si riferiva al suo affermare (e sottolineo il "mi pare" visto che il libro di Piermarini l'ho prestato e l'ho letto un po' di tempo fa quindi posso anche sbagliarmi) che ogni cosa vada bene per il bambino se anche per il genitore essa risulta essere una cosa sana... ora secondo me va bene tutto, però è indubbio che certe persone sano non mangino... io ad esempio sono in difficoltà quando vado a mangiare da mia nonna dove tutto è stracondito, stragrasso e strasalato, è vero che quelle volte che andiamo a Tobia faccio mangiare senza farmi problemi tutto quello che passa il convento, però se accadesse più spesso di mangiar lì o addirittura vivessi da mia nonna ammetto che non sarei felice di autosvezzarlo in quel modo. E mia nonna non è certo un caso unico, ne conosco di persone (ma voi non ne conoscete????) che mangiano in modo simile a mia nonna (o pure peggio), e anche persone giovani, con figli piccoli o in attesa di diventare genitori... a queste persone (ma sempre se il mio parere fosse richiesto, altrimenti non mi permetterei mai) magari consiglierei letture sul mangiar sano, ma non riuscirei a dire che svezzare i figli con il loro cibo sia la cosa migliore da fare, ecco, io volevo semplicemente dire questo... poi è chiaro che il concetto di sano si possa prestare a mille letture e interpretazioni, ma ci sono comunque cose che obiettivamente tanto sane non sono

Ho capito cosa intendi, e sulla linea di principio sono d'accordo con te anche io, ma secondo me c'è un "vizio" di partenza.

Vedi, la frase ogni cosa vada bene per il bambino se anche per il genitore essa risulta essere una cosa sana, non è lo stesso che dire ogni cosa che mangia il genitore va bene, perché se non fa male al genitore, allora non farà male neanche al bambino (se gli fa male non dovrebbe mangiarla neanche lui o almeno nella frequenza e nelle quantità "di sicurezza"!) ...ed è questo che dice Piermarini che consiglia anche di cucinare tranquillamente anche minestrone surgelato (se ben conservato), di lasciar assaggiare ogni cosa SE e QUANDO richiesta per metodo perché è questo che conta, la soddisfazione della "richiesta" del bambino: anche il gelato da passeggio, l'uovo di pasqua, il caffè e il vino!!!!
Con questo non intende dire che gli si darà un sorso di caffè, magari basta il sapore del cucchiaino (e se tu, furba glielo dai amaro, con ogni probabilità gli togli questa tentazione per moooolto tempo!) né che debba farlo pasteggiare a vino (basta una goccia sulla lingua).

Il punto è che IO MI SVEZZO DA SOLO, significa che il bambino può assaggiare quando e quello che vuole.
Per saziarlo, saremo noi a dare una piccola spinta in una direzione rispetto ad un'altra.
Autosvezzamento, è questo, non significa "svezzamento" fatto in casa senza le ricettine del medico.
E' riferito ad un'autonomia del bambino, non dei genitori.
E' per questo che dicevo in altra situazione, che chi "fa" fare autosvezzamento al proprio figlio, invece che "svezzarlo tradizionalmente", con la motivazione che così avrà un'alimentazione più sana, sbaglia.
Non è sempre cosi, ma non deve esserlo certamente dal punto di vista di una cucina intesa sana soprattutto quando poco condita e, spesso, poco gratificante per il gusto: è lo svezzamento tradizionale perfetto per questo (con un'accurata scelta di alimenti, si può non usare prodotti industriali!), mentre l'autosvezzamento no, perché è il bambino che ha l'occasione di imparare a mangiare quello che mangiamo noi, non siamo noi a dover mangiare le sue pappe o poche cose scondite, così ci chiede quelle, ma lui le nostre pietanze che si sperano sane, ma buone e appetitose da non fargli credere che mangiare sia noioso!
(a parte poi il fatto che lo sezzamento veramente trad. impone anche dosi e gradualità estrema nell'inserimento degli alimenti e dei condimenti: sanissimo!!!)

Piermarini dice: deve poter assaggiare tutto quello che vede a disposizione durante pasti regolari e non, ecco perché è utile che chi più cervello ha più ne metta nelle occasioni d'assaggio del proprio figlio!!! Solo per questo consiglia di essere più attenti alle nostre abitudini alimentari in tutto questo periodo: di essere sicuri che non ci faccia male mangiare qualcosa, così non farà male neanche a lui, e se qualcosa è per sua natura più pesante, cerchiamo di non mangiarla spesso e in troppa abbondanza così da riequilibrare la nostra e anche la sua dieta.

Il fatto che tua nonna mangi molto condito, le ha creato problemi di salute? Sei sicura che anche quotidianamente cucini così tanto condito come potrebbe essere la domenica con ospiti?
E per "strasalato", intendi ben condito o ai limiti del fastidioso?
Inoltre quando si lascia provare quel cibo al bambino, si può dare un pezzo interno, che sarà sicuramente meno condito (es. domenica al mio ho dato il pollo fritto-ad arte- da mia suocera. Dopo aver assaggiato un pezzetto con la pastella, il resto gliel'ho stagliuzzato dal centro dove non c'era né olio né, quindi, fritto!)

Per me, cucina "sana" significa soprattutto genuina: il pollo allevato in cortile, che cucinava mia nonna, ben pepato, salato e oliato in campagna, era sicuramente più sano del mio, d'allevamento, comprato al supermercato, anche se cotto al microonde, senza quasi niente grassi, e condito ad hoc per i bimbi (un po' meno del mio e quasi senza pepe)!!!!

E comunque dov'è il pediatra? Dov'è che si può rendere utile per la salute del bambino?
Potrebbe parlare con i genitori sulle loro abitudini alimentri, dare qualche consiglio di massima su quelle avvisando che il bambino d'ora in poi mangerà le stesse cose.
Consigliando il trucchetto di non farsi vedere se si mangia qualcosa da evitare, per non interferire con la necessità di "non negare mai l'assaggio" che è l'essenza del metodo dell'autosvezzamento.
E se necessario.....dando il ciclostile con le semplici norme base per una dieta sana ed equilibrata a cui ispirarsi per tutta la famiglia (non per il bambino), invece che quello mellin per le pappe e le tabelle degli inserimenti settimanali.

Se una famiglia mangia male, così avrebbe l'occasione di migliorare, ma se anche non raggiungesse i livelli di una famiglia come la tua (e, per sua sfortuna, persino neanche della mia! Io ogni tanto qualche precotto lo uso!), con la capacità di stare più attenti della media, l'obiettivo sarà sicuramente stato raggiunto, anche se useranno ogni tanto cibi precotti, carne in scatola, un fritto a settimana e cioccolato per dessert:
se la salute del genitore è buona, non c'è ragione di pensare che non lo sarà anche quella del figlio.
Questo, secondo me, dice Piermarini.


Ps. di nuovo lunghissimoBlush.....ma lo spiegarsi spesso lo richiede!

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
Cita messaggio
#16

(27-04-2011, 12:07 12)Linda Eva Ha scritto:  Ho capito cosa intendi, e sulla linea di principio sono d'accordo con te anche io, ma secondo me c'è un "vizio" di partenza.

Vedi, la frase ogni cosa vada bene per il bambino se anche per il genitore essa risulta essere una cosa sana, non è lo stesso che dire "ogni cosa che mangia il genitore va bene, perché se non fa male al genitore, allora non farà male neanche al bambino" ...ed è questo che dice Piermarini che consiglia anche di cucinare tranquillamente anche minestrone surgelato (se ben conservato), di lasciar assaggiare ogni cosa SE e QUANDO richiesta per metodo perché è questo che conta, la soddisfazione della "richiesta" del bambino: anche il gelato da passeggio, l'uovo di pasqua, il caffè e il vino!!!!
Con questo non intende dire che gli si darà un sorso di caffè, magari basta il sapore del cucchiaino (e se tu, furba glielo dai amaro, con ogni probabilità gli togli questa tentazione per moooolto tempo!) né che debba farlo pasteggiare a vino (basta una goccia sulla lingua).

ecco sì, mi hai rispolverato la memoria e la frase era esattamente quella che dici tu 001_rolleyes001_rolleyes001_rolleyes comunque io personalmente non parlavo del minestrone surgelato (che io ogni tanto utilizzo, come il pesce surgelato o altro e non la considero come un cibo del demonio), neppure del gelato da passeggio (per il caffé o il vino faccio un discorso diverso e siccome a mio umile parere non sono bevande da bambini preferisco, senza far la "furba" e porger loro la gocciolina di caffè amaro, far capire ai miei bimbi in modo molto semplice che non sono una bevanda adatta ai bambini... poi tra l'altro né io né il padre siamo consumatori abituali di caffé e non beviamo proprio il vino)... il mio parlare di cibo obiettivamente poco sano era parlare di altro.

(27-04-2011, 12:07 12)Linda Eva Ha scritto:  Il fatto che tua nonna mangi molto condito, le ha creato problemi di salute? Sei sicura che anche quotidianamente cucini così tanto condito come potrebbe essere la domenica con ospiti?
E per "strasalato", intendi ben condito o ai limiti del fastidioso?

Io ho abitato per anni da mia nonna e da lei non c'è cibo da domenica o da giorni normali, soprattutto io non sono un'ospite ma sono una di casa... e sì, problemi di salute ce ne sono perché mia nonna ha tutto il possibile addosso, ha anche da sempre sofferto di ipertensione e il sale lo dovrebbe usare parsimoniosamente figurati... invece (c'ero pure stamani) le patate (patate dell'orto di mio nonno quindi teoricamente sanissime) erano davvero salatissime (oserei dire al limite del mangiabile, non solo del fastidioso)

(27-04-2011, 12:07 12)Linda Eva Ha scritto:  Inoltre quando si lascia provare quel cibo al bambino, si può dare un pezzo interno, che sarà sicuramente meno condito (es. domenica al mio ho dato il pollo fritto-ad arte- da mia suocera. Dopo aver assaggiato un pezzetto con la pastella, il resto gliel'ho stagliuzzato dal centro dove non c'era né olio né, quindi, fritto!)

io invece quella volta che vado da mia nonna o da mia suocera o quella rara volta che il fritto lo faccio io a casa non mi faccio assolutamente problemi a darne ai miei figli (pastella compresa), però il problema mi sorgerebbe se il fritto fosse fatto ogni due giorni come capita da mia nonna o a casa delle persone cui mi riferisco (persone per le quali l'unica verdura che si mangia sono le patatine fritte, chiaramente comprate surgelate)

(27-04-2011, 12:07 12)Linda Eva Ha scritto:  E comunque dov'è il pediatra? Dov'è che si può rendere utile per la salute del bambino?
Potrebbe parlare con i genitori sulle loro abitudini alimentri, dare qualche consiglio di massima su quelle avvisando che il bambino d'ora in poi mangerà le stesse cose.
Consigliando il trucchetto di non farsi vedere se si mangia qualcosa da evitare, per non interferire con la necessità di "non negare mai l'assaggio" che è l'essenza del metodo dell'autosvezzamento.
E se necessario.....dando il ciclostile con le semplici norme base per una dieta sana ed equilibrata a cui ispirarsi per tutta la famiglia (non per il bambino), invece che quello mellin per le pappe e le tabelle degli inserimenti settimanali.

Se una famiglia mangia male, così avrebbe l'occasione di migliorare, ma se anche non raggiungesse i livelli di una famiglia come la tua (e, per sua sfortuna, persino neanche della mia! Io ogni tanto qualche precotto lo uso!), con la capacità di stare più attenti della media, l'obiettivo sarà sicuramente stato raggiunto, anche se useranno ogni tanto cibi precotti, carne in scatola, un fritto a settimana e cioccolato per dessert:
se la salute del genitore è buona, non c'è ragione di pensare che non lo sarà anche quella del figlio.
Questo, secondo me, dice Piermarini.

sono d'accordissimo con te, infatti stiamo dicendo praticamente le solite cose (e bada bene che io non sono una talebana dell'alimentazione, ovvero a casa nostra c'è solo roba bio o del mio orto, non appaiono le schifezze e il congelatore risulta vuoto... insomma cerchiamo di mangiar bene ma senza esagerazioni e rigidità eccessive), però ripeto che io mi stavo riferendo a persone che non usano ogni tanto ma praticamente ogni giorno le cose che tu elenchi come una tantum

Alessia + Emma (01.11.06) + Tobia (01.05.10)
Cita messaggio
#17

ma quanto mi piace l'ultimo intervento!!! E' esattamente così che l'ho intesa io ed è esattamente così che lo sto facendo (tranne per il caffè... ha assaggiato quello d'orzo, della sorella, ma il problema è che gli piace amaro!!!). Io l'unica cosa che ho escluso è l'alcool: solo mio marito beve ogni tanto la birra con la pizza e no, mi spiace ma quella ai bimbi no, gli fa male. L'unico limite. Il resto, magari la punta del cucchiaino, l'ha assaggiato. E gradito.
I primi giorni lo confesso ero in difficoltà, mi veniva da far le cose per lui, ma poi mi sono guardata allo specchio e mi sono detta (ma davvero, mi son messa davvero davanti allo specchio Laugh): eh no, se deve fare autosvezzamento facciamo autosvezzamento. E basta.
E così è stato. Oggi per esempio gnocchi con panna di soia, zafferano e speck, che non è proprio una cosa per bambini... e peperoni per contorno. E va beh, una volta, che sarà mai!
Cita messaggio
#18

(27-04-2011, 02:47 14)aleberto Ha scritto:  ecco sì, mi hai rispolverato la memoria e la frase era esattamente quella che dici tu 001_rolleyes comunque io personalmente non parlavo del minestrone surgelato (che io ogni tanto utilizzo, come il pesce surgelato o altro e non la considero come un cibo del demonio), neppure del gelato da passeggio
.....
il mio parlare di cibo obiettivamente poco sano era parlare di altro.
Ma, infatti, non mi sembrava fossi tu una delle più "CIBO-lebane" 001_smile!!!
Purtroppo, a volte, il messaggio che passa da un concetto posto in un modo invece di un altro, può rischiare di creare malintesi nella discussione (nel nostro caso mi sembra ampiamente chiarito!!!Thumbup1) e soprattutto, in questo caso, poteva generare confusione in qualcuno meno "ferrato".
Meglio cosìThumbupThumbupThumbup

Sai, uno dei miei primi post qui, riguardava la mia preoccupazione nei confronti di mamme (non parlavo solo e soprattutto di questo forum!) che "malintendono" il concetto di "assaggi" sorvolando totalmente sull'aspetto "richiesti" e propongono affannosamente limitandosi a registrare se il bimbo gradisca o no! E devi vedere certi menu (non che non siano sani, ma pretenziosi sì-@ameliadaniele: il tuo "gnocchi con panna di soia, zafferano e spec439 gli fa un baffo!!!!Tongue)
A me quello sembra inutile perché non riaspetta il nocciòlo della AS, e talvolta persino rischioso!
Insomma, mi preoccupavo che l'AS non si trasformi in AS d'assalto, una specie di addestramento "spartano" per la sopravvivenza a fritti e porcherie varie!!!!

(27-04-2011, 02:47 14)aleberto Ha scritto:  (per il caffé o il vino faccio un discorso diverso e siccome a mio umile parere non sono bevande da bambini preferisco, senza far la "furba" e porger loro la gocciolina di caffè amaro, far capire ai miei bimbi in modo molto semplice che non sono una bevanda adatta ai bambini... poi tra l'altro né io né il padre siamo consumatori abituali di caffé e non beviamo proprio il vino)...
Che non siano bevande per bambuini sono d'accordo, e lo è anche Piermarini, e infatti nel libro quando lo dice aggiunge un qualcosa tipo "qui lo dico e qui lo nego!!!"
In linea di principio però è corretto, ma naturalmente, il più delle volte si confonde in mezzo a tante altre cose che non viene neanche còlto dal bambino stesso come interessante. E poi con un po' d'intelligenza non è difficile sviare l'attenzione da qualunque cibo. Es. il piccolo ultimamente è stato un po' stitichetto, ieri mio marito doveva mangiare una banana (anche perché altrimenti andava a male) ma l'ha cercato di fare in modo che non lo vedesse, visto che ne va ghiotto, per evitare una spiegazione che a 10 mesi non può capire! (il 3enne, magari, sì)
(27-04-2011, 02:56 14)ameliaedaniele Ha scritto:  I primi giorni lo confesso ero in difficoltà, mi veniva da far le cose per lui, ma poi mi sono guardata allo specchio e mi sono detta (ma davvero, mi son messa davvero davanti allo specchio Laugh): eh no, se deve fare autosvezzamento facciamo autosvezzamento.

Thumbup

Em0200 2/10/2007 Tartarughino
Em3600 27/6/2010 Torello
Cita messaggio


Vai al forum:


Utenti che stanno guardando questa discussione: 3 Ospite(i)