29-06-2017, 04:58 16
Ciao a tutti, mi sono da poco iscritta a questo utilissimo forum!
Vi racconto un po' di me: sono la mamma di due bimbi, G di 4 anni e F, sei mesi e mezzo.
Con G ho avuto un'esperienza di autosvezzamento felicissima e facilissima. Lui è stato a tavola con noi da quando è stato in grado, e da quando ha dimostrato interesse ha iniziato ad assaggiare dai nostri piatti. Gli piaceva provare la consistenza del nostro cibo, ma si faceva anche imboccare molto volentieri: così io, che con lui ho iniziato a cucinare sano ed equilibrato per tutti, un po' prediligevo cibo adatti da dare con il cucchiaio (zuppe, vellutata, era inverno!) un po' frullavo, tritavo, sminuzzavo. Dopo i pasti offrivo il seno a G, ma lui molto presto smise di attaccarsi, mi faceva capire che era sazio - continuava a prendere il mio latte fuori dai pasti principali e la notte, ma a 8 mesi faceva pranzo e cena completi senza bisogno di me.
Ed eccoci a oggi. Lo so, lo so che ogni bimbo è diverso, ma io sono arrivata allo svezzamento di F piena di aspettative. F è precoce, curioso, solare, vivace. Sta seduto bene e striscia per terra da quando aveva poco più di 5 mesi (prima di G). Lo abbiamo messo a tavola visto che era in grado, è a 5 mesi e 20 giorni era chiaro che era curiosissimo di confrontarsi con ciò che vedeva nei nostri piatti. Fin da allora F assaggia qualunque cosa con grande piacere ed entusiasmo, ma del cucchiaio non me vuole sapere. O meglio, vuole prenderlo in mano lui. Non si fa imboccare: ha ancora presente il riflesso di estrusione, me ne sono accorta, ma soprattutto vuole vedere cosa mangia e usare le mani. Dopo due tre cucchiaiate piange, si domenica sul seggiolone, si rifiuta di mangiare. Ed io potrei anche insistere ma voglio che la scoperta del cibo sia una cosa bella, non un braccio di ferro in cui magari vinco perché sono più grossa!!! Così siamo passati agli assaggi gestiti da lui. Cucino qualunque cosa a bastoncini, pure le lenticchie. Devo dire che per essere così piccolino è molto bravo con il suo pugnetto prensile! Però, non riesco a stare tranquilla (giuro che ci provo) per i seguenti motivi:
1) ogni volta che mangia fa un disastro. A casa chi Se ne frega, ma è estate, andremo in campagna dai nonni (Che non aiuteranno e staranno tutto il tempo a dire che finirà per strozzarsi) andremo al mare, andremo in pizzeria... come faccio a farlo mangiare fuori o in casa di altri..?
2) a inizio pasto è allegro e tutto contento, quasi sempre a un certo punto si stufa, inizia a lamentarsi, si butta verso di me... cosa può volere? Ho pensato che gli forse gli viene il nervoso perché non si sfama quanto vorrebbe e ho iniziato a dargli il mio latte un'oretta prima di andare a tavola, ma non ho risolto...
3) lo so, mi direte che il mio latte compensa tutto ma io penso ai bei pasti che faceva G e mi sembra che F con il poco che riesce effettivamente a buttare giù mangi in modo così scorretto e incompleto, e ho paura che gli manchi qualcosa, e che quel povero pancino soffra alle prese con i pezzettoni intero che gli arrivano...
4) ma la cosa che più mi preoccupa è: come faccio con il nido? Io purtroppo a settembre devo tornare a lavoro e dovrò inserirlo dalla mattina se 16:00. Oggi ha mangiato forse tre rigatoni alle zucchine, un pezzettino piccolissimo di rombo al forno e qualche fagiolini. Temo che non sarà mai in grado di fare un pasto senza il mio latte da qui a settembre... come faccio? Qualcuno ha qualche consiglio?
Vi racconto un po' di me: sono la mamma di due bimbi, G di 4 anni e F, sei mesi e mezzo.
Con G ho avuto un'esperienza di autosvezzamento felicissima e facilissima. Lui è stato a tavola con noi da quando è stato in grado, e da quando ha dimostrato interesse ha iniziato ad assaggiare dai nostri piatti. Gli piaceva provare la consistenza del nostro cibo, ma si faceva anche imboccare molto volentieri: così io, che con lui ho iniziato a cucinare sano ed equilibrato per tutti, un po' prediligevo cibo adatti da dare con il cucchiaio (zuppe, vellutata, era inverno!) un po' frullavo, tritavo, sminuzzavo. Dopo i pasti offrivo il seno a G, ma lui molto presto smise di attaccarsi, mi faceva capire che era sazio - continuava a prendere il mio latte fuori dai pasti principali e la notte, ma a 8 mesi faceva pranzo e cena completi senza bisogno di me.
Ed eccoci a oggi. Lo so, lo so che ogni bimbo è diverso, ma io sono arrivata allo svezzamento di F piena di aspettative. F è precoce, curioso, solare, vivace. Sta seduto bene e striscia per terra da quando aveva poco più di 5 mesi (prima di G). Lo abbiamo messo a tavola visto che era in grado, è a 5 mesi e 20 giorni era chiaro che era curiosissimo di confrontarsi con ciò che vedeva nei nostri piatti. Fin da allora F assaggia qualunque cosa con grande piacere ed entusiasmo, ma del cucchiaio non me vuole sapere. O meglio, vuole prenderlo in mano lui. Non si fa imboccare: ha ancora presente il riflesso di estrusione, me ne sono accorta, ma soprattutto vuole vedere cosa mangia e usare le mani. Dopo due tre cucchiaiate piange, si domenica sul seggiolone, si rifiuta di mangiare. Ed io potrei anche insistere ma voglio che la scoperta del cibo sia una cosa bella, non un braccio di ferro in cui magari vinco perché sono più grossa!!! Così siamo passati agli assaggi gestiti da lui. Cucino qualunque cosa a bastoncini, pure le lenticchie. Devo dire che per essere così piccolino è molto bravo con il suo pugnetto prensile! Però, non riesco a stare tranquilla (giuro che ci provo) per i seguenti motivi:
1) ogni volta che mangia fa un disastro. A casa chi Se ne frega, ma è estate, andremo in campagna dai nonni (Che non aiuteranno e staranno tutto il tempo a dire che finirà per strozzarsi) andremo al mare, andremo in pizzeria... come faccio a farlo mangiare fuori o in casa di altri..?
2) a inizio pasto è allegro e tutto contento, quasi sempre a un certo punto si stufa, inizia a lamentarsi, si butta verso di me... cosa può volere? Ho pensato che gli forse gli viene il nervoso perché non si sfama quanto vorrebbe e ho iniziato a dargli il mio latte un'oretta prima di andare a tavola, ma non ho risolto...
3) lo so, mi direte che il mio latte compensa tutto ma io penso ai bei pasti che faceva G e mi sembra che F con il poco che riesce effettivamente a buttare giù mangi in modo così scorretto e incompleto, e ho paura che gli manchi qualcosa, e che quel povero pancino soffra alle prese con i pezzettoni intero che gli arrivano...
4) ma la cosa che più mi preoccupa è: come faccio con il nido? Io purtroppo a settembre devo tornare a lavoro e dovrò inserirlo dalla mattina se 16:00. Oggi ha mangiato forse tre rigatoni alle zucchine, un pezzettino piccolissimo di rombo al forno e qualche fagiolini. Temo che non sarà mai in grado di fare un pasto senza il mio latte da qui a settembre... come faccio? Qualcuno ha qualche consiglio?