24-06-2010, 02:33 14
magari mi sbaglio, ma credo che le pomate a base di arnica siano ben poco diluite
cito da http://www.pharbenia.it/ebbsc/cms/it/Sch...rnica.html
"Somministrazione giornaliera: L'uso di questa pianta va fatto solo per via topica (esterna), perchè può essere tossica se assunta per bocca. Si utilizzeranno quindi pomate, creme o gel all'Arnica, da frizionare delicatamente sulle parti infiammate e dolenti."
Ri-cito da http://it.wikipedia.org/wiki/Omeopatia
La diluizione, concetto fondamentale e sul quale si appuntano le critiche maggiori, viene detta in omeopatia potenza. Le potenze sono in realtà diluizioni 1 a 100 (potenze centesimali o potenze C o anche CH) o diluizioni 1 a 10 (potenze decimali o potenze D o anche DH). In una diluizione C una parte di sostanza viene diluita in 99 parti di diluente e successivamente dinamizzata, ovvero agitata con forza secondo un procedimento chiamato dagli omeopati succussione; in una diluizione D, invece, una parte di sostanza viene diluita in 9 parti di diluente e sottoposta poi alla stessa dinamizzazione.
(...)Una potenza 12D, utilizzata abbastanza comunemente in omeopatia, equivale invece ad una concentrazione nella quale la concentrazione è una parte su un milione di milioni 10(12) che equivale ad esempio ad un millimetro cubo su mille metri cubi.
Numerosi preparati omeopatici sono diluiti a potenze ancora maggiori, in qualche caso sino a 30C ed oltre.
(...)Le critiche maggiori all'omeopatia vertono sul fatto che a potenze elevate e in particolare a partire proprio da 12C o dal 24D, le leggi della chimica provano che il prodotto finale è così diluito da non contenere più neppure una molecola della sostanza di partenza. Infatti il numero di molecole contenuto in una mole di sostanza è fissato dal numero di Avogadro che è uguale a circa 1024 molecole/mole (6,02214179(30) 1023 mol -1): mediante una diluizione 12C o una 24D della stessa mole di sostanza si raggiungerebbero quindi livelli di concentrazione che prevederebbero mediamente al più una sola molecola del farmaco. L'eventuale effetto terapeutico del rimedio omeopatico, pertanto, non sarebbe legato alla presenza fisica del farmaco, ma a qualcos'altro, che gli stessi sostenitori dell'omeopatia non caratterizzano.
A fronte di questi dati, gli omeopati credono nella c.d. memoria dell'acqua. Secondo tale tesi le molecole per un determinato periodo di tempo, anche dopo numerose trasformazioni e a grande distanza dal luogo di origine, conserverebbero una geometria molecolare derivata dagli elementi chimici con cui sono venute a contatto. Secondo i sostenitori di questa teoria, una possibile spiegazione è nella corenza interna dei campi elettromagnetici prevista dalla QED.[3][4] La soluzione diluita, secondo questi, conserverebbe l'informazione del principio attivo e gli stessi effetti terapeutici di una dose maggiore. Senza l'effetto memoria dell'acqua, le concentrazioni di principio attivo in queste soluzioni acquose sarebbero così basse, da essere prive di effetti terapeutici.[5] Non esiste tuttavia alcune prova scientifica della presunta "memoria dell'acqua".
Comunque per carità, sono d'accordo sul fatto che alcune cose non sono dimostrabili ma funzionino. A me personalmente i granuli non hanno mai fatto un bel niente sul mal di schiena, mentre sull'allergia anche se non prendo niente un giorno starnutisco e un giorno no (a casaccio), quindi non credo abbiano avuto nessun effetto.
Finchè ci si cura l'allergia ad ogni modo va benissimo tutto, l'importante è mantenere un minimo di criterio ed evitare di tentare di curarci infezioni batteriche o tumori o chissà cosa. Oppure farlo lo stesso, ma con coscienza.
Io mi arrabbio come una matta quando arrivano in pronto soccorso le persone mezze morte il sabato sera perchè è tutta la settimana che cercano di curarsi la cistite con la medicina alternativa, ma questo è un altro discorso...[/u]
cito da http://www.pharbenia.it/ebbsc/cms/it/Sch...rnica.html
"Somministrazione giornaliera: L'uso di questa pianta va fatto solo per via topica (esterna), perchè può essere tossica se assunta per bocca. Si utilizzeranno quindi pomate, creme o gel all'Arnica, da frizionare delicatamente sulle parti infiammate e dolenti."
Ri-cito da http://it.wikipedia.org/wiki/Omeopatia
La diluizione, concetto fondamentale e sul quale si appuntano le critiche maggiori, viene detta in omeopatia potenza. Le potenze sono in realtà diluizioni 1 a 100 (potenze centesimali o potenze C o anche CH) o diluizioni 1 a 10 (potenze decimali o potenze D o anche DH). In una diluizione C una parte di sostanza viene diluita in 99 parti di diluente e successivamente dinamizzata, ovvero agitata con forza secondo un procedimento chiamato dagli omeopati succussione; in una diluizione D, invece, una parte di sostanza viene diluita in 9 parti di diluente e sottoposta poi alla stessa dinamizzazione.
(...)Una potenza 12D, utilizzata abbastanza comunemente in omeopatia, equivale invece ad una concentrazione nella quale la concentrazione è una parte su un milione di milioni 10(12) che equivale ad esempio ad un millimetro cubo su mille metri cubi.
Numerosi preparati omeopatici sono diluiti a potenze ancora maggiori, in qualche caso sino a 30C ed oltre.
(...)Le critiche maggiori all'omeopatia vertono sul fatto che a potenze elevate e in particolare a partire proprio da 12C o dal 24D, le leggi della chimica provano che il prodotto finale è così diluito da non contenere più neppure una molecola della sostanza di partenza. Infatti il numero di molecole contenuto in una mole di sostanza è fissato dal numero di Avogadro che è uguale a circa 1024 molecole/mole (6,02214179(30) 1023 mol -1): mediante una diluizione 12C o una 24D della stessa mole di sostanza si raggiungerebbero quindi livelli di concentrazione che prevederebbero mediamente al più una sola molecola del farmaco. L'eventuale effetto terapeutico del rimedio omeopatico, pertanto, non sarebbe legato alla presenza fisica del farmaco, ma a qualcos'altro, che gli stessi sostenitori dell'omeopatia non caratterizzano.
A fronte di questi dati, gli omeopati credono nella c.d. memoria dell'acqua. Secondo tale tesi le molecole per un determinato periodo di tempo, anche dopo numerose trasformazioni e a grande distanza dal luogo di origine, conserverebbero una geometria molecolare derivata dagli elementi chimici con cui sono venute a contatto. Secondo i sostenitori di questa teoria, una possibile spiegazione è nella corenza interna dei campi elettromagnetici prevista dalla QED.[3][4] La soluzione diluita, secondo questi, conserverebbe l'informazione del principio attivo e gli stessi effetti terapeutici di una dose maggiore. Senza l'effetto memoria dell'acqua, le concentrazioni di principio attivo in queste soluzioni acquose sarebbero così basse, da essere prive di effetti terapeutici.[5] Non esiste tuttavia alcune prova scientifica della presunta "memoria dell'acqua".
Comunque per carità, sono d'accordo sul fatto che alcune cose non sono dimostrabili ma funzionino. A me personalmente i granuli non hanno mai fatto un bel niente sul mal di schiena, mentre sull'allergia anche se non prendo niente un giorno starnutisco e un giorno no (a casaccio), quindi non credo abbiano avuto nessun effetto.
Finchè ci si cura l'allergia ad ogni modo va benissimo tutto, l'importante è mantenere un minimo di criterio ed evitare di tentare di curarci infezioni batteriche o tumori o chissà cosa. Oppure farlo lo stesso, ma con coscienza.
Io mi arrabbio come una matta quando arrivano in pronto soccorso le persone mezze morte il sabato sera perchè è tutta la settimana che cercano di curarsi la cistite con la medicina alternativa, ma questo è un altro discorso...[/u]