La Charlot, e se facessi un passino avanti (o indietro) ancora?
Non imboccategli nessun 'fusillo' finché esplorandolo, giocandoci, lanciandolo non decide lui da solo che è degno di essere mangiato....1, 2, 10 volte, magari.
Poi in una seconda fase, dopo che in lui sarà scattato questo interruttore, capirai facilmente quanto desiderio avrà di mangiarne qualcuno più comodamente, imboccanto mentre lui tenterà di assaggiarsene uno da solo.......basta dargli tempo, a oltranza, e vedrai che non sarà così tanto!
Comunque, ti dico anche che:
mangiarne tre o quattro, sempre meglio che arrivi a farlo da solo all'inizio, èx un buon quantitativo visto che per lui è un 'in più' rispetto ai suoi pasti di latte; e, inoltre, anche a situazione inoltrata, l'incostanza è normalissima (solo a pranzo, o a cena, o a merenda, tutte a 'richiesta') finché, e ce ne vuole, non si sarà formata un suo concetto di 'pasto'.
Ciao
(06-11-2011, 05:43 17)StellaLuna Ha scritto: Ripeto, io con la mia bimba ho cominciato a vedere risultati proprio quando ho smesso di preoccuparmi del fatto che non mangiava..
Sembra un controsenso ma è così!
Prova a fingere di non interessarti a quel che fa a tavola, lascialo libero...
e ti dirò di più.
Il mio 16 mesi, ha superato da un po' quella prima fase, ma se ti dicessi che in questi giorni, dopo malattia da raffreddamento, e ora, agli sgoccioli (spero) di un lungo non meglio identificato virus intestinale, sono dovuta ripartire esattamente da qui?
Era anche un consiglio di Piermarini da qualche parte nel forum.
Parafrasandolo indegnamente suonava più o meno così:
col tempo, quando gli Autosvezzati/anti iniziano a p4tecipare con più regolarità ai pasti, (anche a 3, 4, 7 anni) noi genitori tendiamo ad avere delle aspettative in questo campo dimenticandoci i nostri principi ispiratori.
Rischiamo di introdurre il 'classico' sistema dell'insistere, imboccare e tutto ciò che a questi comportamenti è associato.
Invece non dovremmo mai dimenticarcene, e quando 'l'interferenza' inizia, perché allora è inevitabile, dovremmo ricordarcene e fare quel piccolo passo indietro, lasciargli più libertà e diminuire le porzioni, finché non riprendono il loro cammino.
Era un consiglio (come l'ho rielaborato io, però) su come correggere vizi di svezzamento.
Pensa che con questo consiglio, ho 'ripreso per i capelli' il rapporto con il cibo e i pasti di mio figlio di 4 anni, circa 8 mesi fà, che (non autosvezzato) è ripartito da zero e a fatica, ma da quasi subito, ha risposto positivamente al mio reset totale del mio modo di affrontare i SUOI pasti!