[Alexandra]

Sì, sono d'accordo, ma 30 g (cruda o cotta?) sono un boccone, non di più. Non credo che la cotoletta, per piccina che fosse, potesse pesare 30g.

La cotoletta forse si (tolto l'osso e il grasso), altre carni, in effetti, ne dubito molto . E poi bisogna stare attenti, qualcuno parla di 30/50 di proteine della carne, e questo significa in realtà circa 100g. Ma i 30g credo siano piuttosto una media, comunque non si mangia sempre solo quella.

Comunque, al di là di pesi e misure, il mio punto è che non si vuole far passare il messaggio che senza carne non si vive e che va mangiata come il pane, o, ancora meglio, come l'acqua.
Se io bambino vedo mio padre che mangia mattina e sera un pezzetto anche piccolo di carne vengo su con l'idea che senza carne un pasto non sia un pasto.
Per esempio, se mangiamo sempre a tavola o davanti la televisione o mentre facciamo il bagno, il bambino crescerà sapendo che il posto normale per mangiare è la tavola, avanti la televisione o nella vasca da bagno.

verissimo! è una cosa che non riguarda solo la carne, del resto, e che mi ha sempre colpito in Italia, perché non l'ho mai incontrato altrove: Dalle mamme che chiedono al figlio cresciuto e andato via da casa "mangi, almeno?", ai nonni che inseguono un bimbo con il secondo dopo che si è fatto fuori un piatto di tortellini che basterebbe a sfamare me, dalle persone che dicono "non ho mangiato" quando hanno scofanato n panini, a commenti del tipo "ma un uovo al tegamino (con pane, burro optional, un'insalata, delle verdure) non è mangiare", sembra che "mangiare" sia legato ad un discorso di quantità, di volume, di forme, al pentolone di spezzatino, al piattone di pastasciutta, che mi sfugge completamente. Per me, se hai mangiato antipasto, primo, secondo e dessert, non hai "mangiato", ti sei strafogato nella maniera più esagerata! (e Dio sa che non ho difficoltà a far fuori il tutto, anche se sono salumi, pappardelle al ragù di lepre, fiorentina XXL, patate al forno e torta al cioccolato ). Ma per me, mangiare significa "assumere cibo in modo da non avere più fame" - ecco, per esempio, un gelato non mi basterebbe, avrei una fame becera dopo 1 ora, ma è comunque "mangiare".
Se non mangio carne per un pò, divento cattiva, il mio corpo ne ha bisogno, ma da lì a dire che un pasto è valido solo se c'è carne (e magari bella cucinata in salsa, morbida morbida, non un miserabile bistecchino alla piastra, che bisogna usare i denti, eh!).

Chicca: un autore del primo '900 accusava le donne che lavoravano di essere responsabili dello sgretolamento delle proprie famiglie e del dilagare del vizio, incitando gli uomini a disertare il focolare a favore del bar, perchè non avevano il tempo di stare per ore a cucinare il "pot-au-feu" (bollito di manzo con le verdure), che avrebbe riempito lo stomaco e soddisfatto l'anima del pater familias come non lo poteva fare un cibo cucinato veloce. Senza manzo, niente salvezza!