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Da più parti ho letto di questa finestra dei 4-6 mesi, entro la quale si hanno più speranze di rendere tolleranti agli alimenti potenzialmente allergizzanti i bimbi che potrebbero essere soggetti a rischio se vengono in contatto con tali alimenti
La cosa mi incuriosisce ma mi suona strana perchè la normalità è che il bambino sia pronto all'alimentazione complementare al latte dopo i 6 mesi,alcuni bambini addirittura dopo i 7-8
Camilla ora ha 5 mesi
È un soggetto da tenere in particolare attenzione (come tutti i bambini a dire il vero) in quanto affetta da dermatite atopica
In attesa che ci dia chiari segnali di intesse al cibo mi sto rileggendo Piermarini, anche lui ha un capitolo sulle allergie che potremmo estremamente e irrispettosamente riasumere nello stare manzi finchè non salta fuori l'allergia. Parla dei 4-6 mesi ma non ne ho ben capito il senso visto che in più parti del libro è chiarissimo che non si co
mincia prima dei 6 massimo 5 e mezzo in alcuni rari bambini che perdono i riflessi della lattazione in anticipo
Finora Camilla è intessata a stare a tavola con noi e ci studia nei movimenti, se le allungo qualcosa da annusare tira fuori la lingua e ne ''sporca'' la punta per annusare meglio
Io sto manza ma sti 4-6 mesi mi hanno messo la pulce nell'orecchio
Però se anche fosse non posso certo forzarla per renderla tollerante a qualcosa che non so nemmeno che cosa è
Che mi dite?
Il Vate sarebbe interpellabile?
Erika & Riccardo
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Questo è quanto ho finora capito sull'argomento, eventualmente qualcuno mi correggerà se dico qualche fesseria.
L'oms parla dei 6 mesi, ma dobbiamo ricordare che questa è una media, e che vengono presi in considerazione i bambini di tutto il mondo. Essendo una media, ci sarà qualcuno che comincia prima, e altri che cominciano dopo con l'alimentazione complementare. Per questo motivo, il momento in cui avverrà lo decide il bambino in primis, e i suoi genitori nel caso ci siano i presupposti (star seduto da solo, deglutire bene, ecc) e, ovviamente, se sono abbastanza tranquilli da non forzare, o non negare.
Sulla dermatite atopica non posso aiutarti; una volta su un forum c'era una mamma con la figlia con questo problema, ma non ho potuto seguire tutto.
La prudenza, in caso di allergie o intolleranze, suggerisce di iniziare con piccolissime quantità, ad esempio se si temono le uova si può offrire una pezzettino di biscotto che le contenga, se il dubbio riguarda le fragole si può offrire tre-quattro gocce di succo, e così via... poi si aspetta qualche giorno, e si sta a guardare se compaiono segni come bollicine, prurito, arrossamenti. Se il b. dovesse essere molto allergico ad una cosa, può darsi che si noti qualcosa da subito (es. una lieve difficoltà respiratoria, tipo un leggero affanno), ma con micro-quantità come queste dubito ci siano problemi.
Molti medici, in sospetto di allergie, preferiscono aspettare, ma abbiamo visto che è sbagliato, non ha senso ed è anche controproducente. Credo che parta da qui il consiglio di esporre a piccoli quantitativi di potenziali allergizzanti già dai 4 mesi, ma sempre se il b. lo desideri. Se Camilla non lo desidera ancora (anche se, a mio parere, il fatto che dia una leccatina è un ottimo inizio per valutare queste cose), magari inizierà a 6 mesi , o a 8, chi può dire? L'importante che non cominci a 2 anni (probabilmente in ambiente protetto) ma, come ripeto, a me sembra che abbia già iniziato.
A.
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Non mi ricordo bene dove (forse sul blog) ma ricordo un commento del Vate in cui diceva che ormai c'erano dubbi del legame tra dermatite atopica ed alimentazione (spero almeno di ricordare bene). Forse arkadian ci può aiutare a trovarlo?
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a me però la pediatra ha parlato della finestra 4-8 mesi, non 6!!! Ecco spiegato il mistero.
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Ameliaedaniele....ma la tua pediatra le sa tutte????? Fagli fare i corsi di aggiornamento agli altri pediatri; rinunciaci per il bene dell'umanità! Comunque questo 4-6 mesi aveva incuriosito anche me!
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C'è questa discussione
http://www.autosvezzamento.it/forum/Thre...i-conforto
comunque ho capito anch'io che non c'è relazione tra alimentazione e dermatite atopica.
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Leo soffre di dermatite dalla nascita, per fortuna non molto grave.
Da quello che ho potuto leggere finora pare appunto non ci sia correlazione con i cibi; dopo 2 anni di lotte ti posso dire con certezza che non ho mai notato miglioramenti o peggioramenti in base all'alimentazione, ma piú che altro in base alle stagioni (la priamvera é sempre terribile, l'estate migliora tantissimo) e agli indumenti arrossati.
So che la causa di tutto é la scarsa idratazione e rigenerazione del tessuto cutaneo, per cui gli strati di pelle che rimangono esposti con il normale ricambio cellulare sono deboli e irritabili, il che causa arrossamenti, lesioni e di conseguenza possibili infezioni. A naso mi verrebbe da dire che forse solo i liquidi potrebbero in qualche modo incidere sulla situazione, visto che si parla di scarsa idratazione...
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(18-06-2013, 03:56 15)alessimdon Ha scritto: Non mi ricordo bene dove (forse sul blog) ma ricordo un commento del Vate in cui diceva che ormai c'erano dubbi del legame tra dermatite atopica ed alimentazione (spero almeno di ricordare bene). Forse arkadian ci può aiutare a trovarlo?
Anch'io lo ricordavo, perché a suo tempo avevo lanciato un post disperata per la dermatite del mio piccolino e poi facendo una ricerca avevo trovato parecchia roba in giro per il forum.
Anche la mia ped aveva scartato la relazione col cibo e mi diceva di andare di crema al cortisone.
Alle fine su consiglio di una ''amica'' (
) sono andata da una ped che dopo un test sulle intolleranze mi ha tolto alcuni alimenti (appena tre a dire il vero), mi ha ordinato delle gocce omeopatiche (sinceramente non ci credo molto, ma se vedo che nulla funziona io sarei disposta ad andare anche da uno sciamano
), e mi ha consigliato una linea di prodotti (sapone e crema) che si ordinano solo via internet. E mi ha detto che avrei presto visto i risultati. Ebbene, tutto si è risolto. La pelle (il problema era localizzato soprattutto dalla vita in giù e qualcosina sulle braccia e sul collo) è tornata perfetta. Ora io non so esattamente cosa abbia funzionato, se la dieta più delle creme o le gocce o tutto l'insieme.
In seguito, ho conosciuto 2 coppie con figli anche grandicelli che soffrono di dermatite, io ho consigliato la stessa ped ovviamente però parlando con loro mi sorge il dubbio che ce ne siano di varia origine...
Certo che nulla va scartato e dato per scontato.
"scuterina" giugno 2008
"memeo" aprile 2012