ciao ciao!
Dopo tanto tempo scrivo di nuovo.
Siamo stati in ferie in Trentino anche quest'anno. Le nostre due settimane....ma che corsa per finire tutti i progetti di lavoro!
Siamo partiti di sabato e il venerdì sera alle nove dovevo ancora fare la valigia.
Che dire?
Sono partita che erano appena arrivati i primi risultati delle analisi del sangue di Leonardo, quelle più semplici, emocromo, ves, ecc.
Ho chiamato subito la pediatra per un confronto (qui i risultati sono mandati automaticamente anche al pediatra). E lei mi ha rassicurato. Avevo letto un valore del ferro un po' basso e in effetti, ha detto che gli manca un po' di ferro, probabilmente per il fatto che mangia poco ma non è anemico, ferritina ed emoglobina sono ok.
Mi ha detto di partire tranquilla che se ne sarebbe riparlato quando fossero disponibili anche i risultati relativi a celiachia e tiroide.
I risultati li ho trovati al ritorno dalla montagna e, come supponevo, nessuna celiachia e nessun problema alla tiroide! E via di pastasciutta e pizza! :-D
In montagna c'è stata una rivoluzione!
Un tempo dicevo che il mare stimola l'appetito? Mi sono dovuta ricredere! La montagna è stata miracolosa!
Sarà che Leonardo è un gran camminatore - il passeggino l'abbiamo portato ma praticamente è stato inutile, l'unica volta che l'abbiamo usato l'ha voluto spingere lui invece che salirci sopra - sarà che la temperatura più mite apre lo stomaco, di fatto Leonardo ha mangiato tantissimo. A partire da yogurt o panna cotta (fatta col latte di alpeggio, una goduria!), appena alzato, a seguire a metà mattina una banana o altro frutto a tiro, oppure pane o tutte due le cose insieme a distanza di un'oretta, o paste ai frutti di bosco - è discretamente goloso! - e poi pasta in porzioni quasi da adulto e secondo, contorno, frutta, non sempre e non sempre in questo ordine. E poi merenda e di nuovo cena. Insomma chi lo vedeva diceva: "ma quanto mangia questo bambino?!"
Ma la novità delle novità è stato il goodbye alla sua amata tetta. Dico goodbye perché ancora il distacco non è completo. Diciamo che ora la sera ci addormentiamo leggendo un libro o in braccio alla mamma e anche il pomeriggio più o meno facciamo uguale. Durante la notte però una ciucciatina, se capita, la facciamo ma più come rassicurazione che altro.
Abbiamo provato a vedere se fosse pronto ad abbandonare anche quella ma non lo è, piangeva forte a lungo e sinceramente non me la sono sentita di svegliare tutto il residence e di imporgli un distacco drastico. Lo conosco, ha i suoi tempi. Sono convinta che rassicurandolo, perderà anche questo ultima abitudine. Ma quanta malinconia per me! Non pensavo fosse così dura anche per la mamma! Finirò per rimpiangere le nottate insonni...ah ah ah!
In compenso i terrible twoes si sono fatti sentire in tutta la loro potenza! L'ho soprannominato scherzosamente "bizzolo", perché qualsiasi cosa vada contro le sue aspettative e intenzioni è una scena madre! A volte è davvero dura mantenere la calma, specialmente in contesti pubblici. Anche questa fase credo che sarà un periodo che ci metterà a dura prova come genitori e soprattutto educatori. Non è facile modellare il proprio comportamento affinché ci sia la giusta dose di autorevolezza ed empatia al contempo. Quando sono piccoli capricci riesco a gestirlo distraendolo dall'oggetto del capriccio.
Per ora abbiamo capito, però, che quando ci sono le crisi grosse - a volte pare gli prenda una crisi epilettica da quanto si arrabbia e dimena - è meglio lasciarlo sfogare e poi parlarci perché qualsiasi tipo di contatto durante la crisi non fa che accentuarla.
Altra cosa che abbiamo imparato è che, una volta spiegate le ragioni con calma e in parole a lui comprensibili di una decisione, non dobbiamo esitare nell'esecuzione. Gli diamo l'opportunità di agire autonomamente ma se non funziona, occorre agire noi tempestivamente, anche se poi capita che piange, perché ogni tentennamento per lui è un appiglio per perpetuare il suo comportamento. Cioè non è che con più tempo si convinca, anzi. Il messaggio che vogliamo far passare è quello di comprendere la sua situazione, di spiegargli quello che vogliamo fare e perché e che va fatto, a prescindere dalla sua volontà. Credo che così si acquisti in autorevolezza. Poi ogni situazione ha le sue sfumature.
Ad esempio ora ha iniziato a spazientirsi di più quando è a tavola e chiede di scendere dal seggiolone. Ma finché si mangia tutti deve stare a tavola - con le dovute eccezioni, ovviamente, la rigidità non serve mai a nulla, a mio avviso. Quindi glielo spieghiamo e se piange un po' pazienza.
Ogni giorno è una scoperta nuova.
Che altro dire, insomma, mangiando tanto avrà acquistato in peso di sicuro. Dico "avrà" perché non l'ho pesato e non so quantificare se non con il lavoro delle mie braccia quando lo prendo in collo. Non ingrassa, nel senso che non allarga, ma continua ad allungare. Ora, ahimè, si arrampica ovunque. Non è mai stato un bambino molto fisico, ma chiaramente ora ha le competenze per fare tutto quello che di più pericoloso ci può essere. Tipo stamattina scende dal seggiolone, mi giro un attimo ed era arrivato già a metà scalinata del piano di sopra. Ahimè ho delle scale in marmo abbastanza pericolose -
non c'è componente della famiglia che non ci sia caduto almeno una volta nella vita - che non posso chiudere o schermare perché sono aperte nel vuoto, da un lato per un tratto non c'è muro né ringhiera. Insomma, c'è da tenere gli occhi bene aperti!
Ha iniziato anche ad andare con le sue automobiline, cosa che per tanto tempo non gli è mai interessata, rispetto ad altri bambini, in questo era diverso. Menomale che la casa è grande e si è fatto tutto il giro dei corridori. :-D
Insomma, che altro dire?
Siamo tornati ieri e c'erano in auto 46 gradi, ovviamente ha mangiato pochissimo. E credo che con queste temperature mangeremo tutti poco...
un saluto!