31-01-2012, 10:59 22
La rabbia la comprendo e credo anche che in certi casi sia sana e penso anche che alzare la voce faccia bene a noi e probabilmente anche ai nostri bimbi. Sono in linea con Ax.
Conosco una coppia di conoscenti con un bambino che non è stato mai rimproverato seriamente. I toni dei genitori sono sempre stati pacati. Per lo loro stessa ammissione hanno scelto (a tavolino) un metodo di educazione che non prevedeva ceffoni, alzata di voce, rimproveri severi. Il metodo scelto, in breve, consiste nello spiegare al piccolo (teppista) che certe cose non si fanno, con un tono di voce molto poco autoritario, più o meno come lo sto raccontando a voi per iscritto (senza pathos). Ho assistito a scene in cui il bimbo in questione prendeva a sediate in testa una sua quasi coetanea e vedere i suoi genitori dirgli (testuali parole): tesoro, questa cosa non si fa, le fai male e lasciarlo lì a fare la stessa cosa di prima (i genitori della bimba hanno deciso di non intervenire e allontanare la piccola, io avrei schiumato ma con loro mica col bimbo). Mi sono state raccontate scene ancora più inquietanti in cui il piccolo minacciava di tagliarsi con un coltello e poco dopo lanciare lo stesso coltello addosso ai commensali, senza che i genitori alzassero un dito o un urlo per non turbarlo e per evitare inutili stress. Il bimbo in questione è cresciuto ed ora ha circa 7 anni, ha seri problemi relazionali e non riesce ad andare bene a scuola. Con l'aiuto di una psicologa è uscito fuori che il bambino non riconosce alcuna autorità e pertanto è spaesato, disorientato e non riesce a capire cosa realmente è pericoloso e cosa no, cosa è lecito e cosa no e soprattutto avrebbe voglia di essere schiaffeggiato (pensa tu!). Vi tralascio episodi inquietanti di autolesionismo (che però sono stati determinanti per convincere i genitori a farsi aiutare da assistenti sociali). I genitori pure sono in cura, ovviamente. Ci tengo a dire che i genitori sono persone laureate, colte e brave persone. Ovviamente vi ho raccontato di una situazione molto particolare, ma mi ha molto colpito. Forse sono andata fuori topic ma tutto ciò era per dire che gli insulti gratuiti no, non li tollero, ma uno scatto di rabbia lo comprendo a fondo.
Scusate la lunghezza del post.
Conosco una coppia di conoscenti con un bambino che non è stato mai rimproverato seriamente. I toni dei genitori sono sempre stati pacati. Per lo loro stessa ammissione hanno scelto (a tavolino) un metodo di educazione che non prevedeva ceffoni, alzata di voce, rimproveri severi. Il metodo scelto, in breve, consiste nello spiegare al piccolo (teppista) che certe cose non si fanno, con un tono di voce molto poco autoritario, più o meno come lo sto raccontando a voi per iscritto (senza pathos). Ho assistito a scene in cui il bimbo in questione prendeva a sediate in testa una sua quasi coetanea e vedere i suoi genitori dirgli (testuali parole): tesoro, questa cosa non si fa, le fai male e lasciarlo lì a fare la stessa cosa di prima (i genitori della bimba hanno deciso di non intervenire e allontanare la piccola, io avrei schiumato ma con loro mica col bimbo). Mi sono state raccontate scene ancora più inquietanti in cui il piccolo minacciava di tagliarsi con un coltello e poco dopo lanciare lo stesso coltello addosso ai commensali, senza che i genitori alzassero un dito o un urlo per non turbarlo e per evitare inutili stress. Il bimbo in questione è cresciuto ed ora ha circa 7 anni, ha seri problemi relazionali e non riesce ad andare bene a scuola. Con l'aiuto di una psicologa è uscito fuori che il bambino non riconosce alcuna autorità e pertanto è spaesato, disorientato e non riesce a capire cosa realmente è pericoloso e cosa no, cosa è lecito e cosa no e soprattutto avrebbe voglia di essere schiaffeggiato (pensa tu!). Vi tralascio episodi inquietanti di autolesionismo (che però sono stati determinanti per convincere i genitori a farsi aiutare da assistenti sociali). I genitori pure sono in cura, ovviamente. Ci tengo a dire che i genitori sono persone laureate, colte e brave persone. Ovviamente vi ho raccontato di una situazione molto particolare, ma mi ha molto colpito. Forse sono andata fuori topic ma tutto ciò era per dire che gli insulti gratuiti no, non li tollero, ma uno scatto di rabbia lo comprendo a fondo.
Scusate la lunghezza del post.