13-03-2011, 08:40 20
da accanita viaggiatrice quale sono sempre stata non potevo pensare di festeggiare il primo compleanno del mio bimbo senza nemmeno fargli fare il suo primo viaggio... e così prendo l'ardua decisione e per Natale regalo al socio i biglietti per un volo marsiglia-siviglia. Franco ha ormai 10 mesi e noi abbiamo iniziato a capire come funziona, soprattutto è finalmente quasi sparito il panico da mammainesperta "oddio e se poi piange come faccio cosa avrà come lo calmo AIUTO".
Decidiamo di integrare la vacanza con un paio di giorni a marsiglia, io non ci sono mai stata e il socio ne ha un buon ricordo. E allora perchè no!
Primo simpatico imprevisto al momento di prenotare il treno mentone-marsiglia (abitiamo vicino al confine): proprio in quel weekend la tratta ferroviaria nizza-cannes è chiusa per lavori... e così iniziamo il nostro viaggio alla grande: macchina fino a mentone, treno fino a nizza, poi bus fino a cannes, pranzo a cannes e di nuovo treno fino a marsiglia. Un viaggio infinito! Franco si dimostra un vero pellegrino, dorme nei viaggi noiosi e la sera è più brillante di noi.
Marsiglia in effetti è una bella città, si gira bene e volentieri e offre attrattive gastronomiche niente male, sia per noi sia per la piccola fognetta che spazzola bouillabaisse, crepes e aioli come se niente fosse. Appunto per il prossimo viaggio: cercare una meta dove il cibo costi poco! Colti da un momento di ispirazione andiamo anche a vedere la cattedrale in cima alla collina con il trenino, finalmente abbiamo la scusa di avere con noi il bimbo a cui NON SI PUO' negare il giro sul trenino povera creatura... dormirà tutto il tempo. E vabbè.
All'alba del terzo giorno ci avviamo sotto una fine e molesta pioggerella a prendere l'aereo per Siviglia, e scopriamo che viaggiare con un bimbo piccolo da almeno due ottimi vantaggi: ti imbarcano per primo e soprattutto non controllano (nemmeno Ryanair!) che i bagagli a mano entrino effettivamente nelle dimensioni richieste. Considerando quanto costa imbarcare i bagagli all'ultimo momento e il fatto che avremmo dovuto strizzare le borse e saltellarci sopra per incastrarle nel malefico misura-bagagli-a-mano... Evviva!
L'aereo parte con due ore di ritardo, e arriviamo a Siviglia (caldo, sole, brezzolina... un altro pianeta) all'una passata. L'areoporto è in mezzo al nulla e vista la calca per prendere il bus optiamo per un taxi. Arriviamo in centro che sono praticamente le due, io fornisco tetta in continuazione a Franco nel terrore che da un momento all'altro decida di arrabbiarsi seriamente per il ritardo del pranzo, e invece sereno e tranquillo si siede a tavola con noi alle 2:30 dimostrandoci chiaramente la sua suprema adattabilità. E forse anche che quello è il posto dove vorrebbe stare sempre: in giro! Pranziamo a solomillo (una specie di gazpacho con quintali d'aglio, buonissimo) e polpette di carne di maiale, e iniziamo a pensare che probabilmente sarà prudente da li in avanti ordinare 3 menu, se non vogliamo fare la fame...
I giorni sivigliani trascorrono meravigliosamente, l'unica accortezza per il piccolo viaggiatore è che almeno un paio d'ore durante al giorno lo lasciamo scorrazzare libero in camera (dato che gattona forse liberarlo in mezzo alla piazza non è il caso... per il primo giorno! inutile dire che abbiamo cambiato idea di fronte al primo prato). Siviglia è una città favolosa, ha strade e monumenti eccezionali, e si mangia meravigliosamente. Franco è evidentemente nel posto giusto, il che vuol dire che ci toccherà portarlo in viaggio più spesso. Ce ne faremo una ragione...
Una giornata la dedichiamo a Cordoba, che però nonostante la meravigliosa Mezquita ci sembra un po' troppo turistica (tipo i dintorni di fontana di trevi, souvenir-souvenir-souvenir) ed è già (purtroppo) tempo di rientrare.
Come prima esperienza è stata eccezionale, e speriamo sia la prima di una lunga serie!!
Decidiamo di integrare la vacanza con un paio di giorni a marsiglia, io non ci sono mai stata e il socio ne ha un buon ricordo. E allora perchè no!
Primo simpatico imprevisto al momento di prenotare il treno mentone-marsiglia (abitiamo vicino al confine): proprio in quel weekend la tratta ferroviaria nizza-cannes è chiusa per lavori... e così iniziamo il nostro viaggio alla grande: macchina fino a mentone, treno fino a nizza, poi bus fino a cannes, pranzo a cannes e di nuovo treno fino a marsiglia. Un viaggio infinito! Franco si dimostra un vero pellegrino, dorme nei viaggi noiosi e la sera è più brillante di noi.
Marsiglia in effetti è una bella città, si gira bene e volentieri e offre attrattive gastronomiche niente male, sia per noi sia per la piccola fognetta che spazzola bouillabaisse, crepes e aioli come se niente fosse. Appunto per il prossimo viaggio: cercare una meta dove il cibo costi poco! Colti da un momento di ispirazione andiamo anche a vedere la cattedrale in cima alla collina con il trenino, finalmente abbiamo la scusa di avere con noi il bimbo a cui NON SI PUO' negare il giro sul trenino povera creatura... dormirà tutto il tempo. E vabbè.
All'alba del terzo giorno ci avviamo sotto una fine e molesta pioggerella a prendere l'aereo per Siviglia, e scopriamo che viaggiare con un bimbo piccolo da almeno due ottimi vantaggi: ti imbarcano per primo e soprattutto non controllano (nemmeno Ryanair!) che i bagagli a mano entrino effettivamente nelle dimensioni richieste. Considerando quanto costa imbarcare i bagagli all'ultimo momento e il fatto che avremmo dovuto strizzare le borse e saltellarci sopra per incastrarle nel malefico misura-bagagli-a-mano... Evviva!
L'aereo parte con due ore di ritardo, e arriviamo a Siviglia (caldo, sole, brezzolina... un altro pianeta) all'una passata. L'areoporto è in mezzo al nulla e vista la calca per prendere il bus optiamo per un taxi. Arriviamo in centro che sono praticamente le due, io fornisco tetta in continuazione a Franco nel terrore che da un momento all'altro decida di arrabbiarsi seriamente per il ritardo del pranzo, e invece sereno e tranquillo si siede a tavola con noi alle 2:30 dimostrandoci chiaramente la sua suprema adattabilità. E forse anche che quello è il posto dove vorrebbe stare sempre: in giro! Pranziamo a solomillo (una specie di gazpacho con quintali d'aglio, buonissimo) e polpette di carne di maiale, e iniziamo a pensare che probabilmente sarà prudente da li in avanti ordinare 3 menu, se non vogliamo fare la fame...
I giorni sivigliani trascorrono meravigliosamente, l'unica accortezza per il piccolo viaggiatore è che almeno un paio d'ore durante al giorno lo lasciamo scorrazzare libero in camera (dato che gattona forse liberarlo in mezzo alla piazza non è il caso... per il primo giorno! inutile dire che abbiamo cambiato idea di fronte al primo prato). Siviglia è una città favolosa, ha strade e monumenti eccezionali, e si mangia meravigliosamente. Franco è evidentemente nel posto giusto, il che vuol dire che ci toccherà portarlo in viaggio più spesso. Ce ne faremo una ragione...
Una giornata la dedichiamo a Cordoba, che però nonostante la meravigliosa Mezquita ci sembra un po' troppo turistica (tipo i dintorni di fontana di trevi, souvenir-souvenir-souvenir) ed è già (purtroppo) tempo di rientrare.
Come prima esperienza è stata eccezionale, e speriamo sia la prima di una lunga serie!!