[Le83]

@Valina: sinceramente più che andare d'accordo (visto che litighiamo tipo cane e gatto), trovo che siamo due persone che combaciano perfettamente, ossia due metà che si completano. Di questioni su cui litigare ce n'è parecchie, ma nessuno (spero di parlare anche per lui) credo si sia dovuto "mettere da parte" quando si parla di Serena. Forse è perchè lui si fida molto di me, non lo so, e non tende a prevalere.
Questo nostro rapporto complementare però è un'arma a doppio taglio: Serena lo percepisce e quando io sono sola con lei, soprattutto quando il padre va via per giorni, si vede che c'è qualcosa che non va, c'è molto più nervosismo, manca qualcosa nell'equilibrio, quindi probabilmente in casa mia c'è una situazione diversa.
Certo io capisco prima quando Serena è stanca o ha fame, per mio marito ancora non è automatico, ma credo che sia anche perchè io passo molto più tempo con lei, non semplicemente perchè io sono la mamma. Forse sono io che non sono abbastanza mammifero
Ho detto tante cose, ma non so mica se mi sono fatta capire

[Alexandra]

Secondo me il punto è: chi si occupa del figlio?
Se io mi occupassi delle mie figlie al 95% invece che al 50%, allora vorrei avere potere decisionale anch'esso al 95%, perché ovviamente tutte le decisioni che vanno prese me le devo sobbarcare io. Quindi se sono io a volere allattare/non allattare, farla dormire così oppure cosò, svezzarla a pappe o farla autosvezzare... se il tempo ce lo passo io in maniera quasi esclusiva e i problemi me li smazzo io, è ovvio che voglio che si faccia come più mi si confà.
Allo stesso tempo è verissimo anche che c'è bisogno di opposizione perché dalle discussioni esca qualcosa di costruttivo, per cui uno che mi dice sempre sì sì sì (e qualcuno di voi avrà già intuito che a me questo NON succede!! ) non necessariamente è più utile al benessere della famiglia e di conseguenza alla sua serenità e felicità.

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Ah, comunque - anche se l'ho negato a lungo - adesso posso dire che è verissimo che le madri hanno davvero quel filo invisibile che crea un legame tutto particolare con i figli e che per quanto siano bravi (no, i padri perfetti non esistono, così come le madri perfette) loro non potranno MAI MAI MAI capire.

Concordo con Ax. La mia politica è semplice e basilare: chi fa decide come e cosa. Chi non ha mai cucinato una pappetta (stramaledettissima pappetta) o pulito dopo aver dato da mangiare all'esserino, o addirittura preteso, quelle volte che è stato incaricato di occuparsi del pranzo di detto esserino, che fosse tutto pronto all'uso, ha diritto zero a pronunciarsi sul come, cosa, quanto o altro mangi, e se si azzarda a criticare si espone a risposte poco cortesi.

Per me, il padre non può e non deve pretendere che la madre faccia come dice lui. deve fare lui, in diretta, rimboccarsi le maniche, guardare il proprio figlio negli occhi, ascoltarlo come si ascolta una persona, cogliendo tutto quello che ha di suo e unico, e fare, lui, mettendoci tutta la dolcezza del suo essere. Chi non fa e non passa le ore e i minuti a vedere da vicino cosa fa e come reagisce il bambino non è che uno spettatore, e non è capace che di dare voce a immagini standard o pensieri teorici, per quanto possa essere grande la propia buona volontà.

Sul MAI MAI MAI invece, errore. esiste il papà che capisce molto meglio della mamma. Tutto sta nella capacità di ascolto, di stare calmo e capire col cuore invece che partire con le idee, e questo non è detto che un uomo non ne sia capace, più di alcune donne. Il "filo magico" c'è in una madre che passa molto tempo con il bimbo e lo accudisce con tutta se stessa, corpo e mente, ma mica sono tutte così, le mamme.