[Elis]

Ciao a tutte, eccomi con un po' di tempo per scrivere delle prime settimane con Giulio ed Emma. Sul parto non mi dilungo, é stato un altro cesareo e sorprendentemente questa volta non ho patito per nulla! Dopo una settimana non ho piú avuto bisogno di nessun antidolorifico, e ora (a due settimane) faccio tutto, compreso guidare...quindi non é vero che per il secondo cesareo si patisce di piú!
Veniamo a Giulietto, che era la mia preoccupazione maggiore! Alla fine abbiamo deciso di farlo venire tutti i giorni in ospedale, anche se i primi due ero a letto con la flebo. E devo dire che é andata bene cosí. Gli avevo parlato parecchio dell'arrivo di Emma (non troppo presto peró, ma solo da quando la pancia era davvero molto visibile), gli avevo stampato foto di quando lui era piccolo e comperato un paio di libri sulla nascita dei fratelli e la pancia della mamma. Due settimane prima ho cominciato a dirgli che sarei stata in ospedale qualche giorno, per fare uscire dalla pancia la sorellina, che lui sarebbe stato con il papá e che poteva venirmi a trovare quando voleva. Insomma, penso che il venirmi a trovare tutti i giorni (sono stata in tutto 5) gli sia servito per cominciare ad accettare l'idea di Emma, senza che fosse troppo presente come avrebbe potuto esserlo a casa. Il giorno in cui siamo uscite dall'ospedale é venuto a prenderci anche lui, e quindi anche l'arrivo a casa é stato "graduale".
Per ora Giulio é tranquillo, anche perché Emma non richiede molte attenzioni (per fortuna mangia e dorme sempre), quindi io mi sto dedicando a Giulietto (quasi) come prima. Con lei é gentile, le chiede se vuole giocare con le sue macchinine o con la bici...ma non la tocca, non le si avvicina. Mi chiede invece, ogni tanto, di prenderla in braccio. L'unico problema é l'asilo: la mattina fa un sacco di storie per andarci, perché chiaramente vuole stare con me e vedere che cosa accade a casa. Io per ora non lo sto forzando e se piange e mi dice che proprio non vuole andare lo tengo a casa (dove peraltro si stufa terribilmente ormai!).
Voglio quindi rassicurare tutte le pance in attesa del secondo bimbo: come sempre, se si parla tanto ai piccoli, li si coinvolge, li si aiuta a dare un nome alle emozioni, tutto diventa piú facile! Almeno per ora...