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Da 5 anni viviamo nel mio paese d'origine situato in collina-campagna. Avevamo preso questa decisione prima di sposarci, dopo anni di vita nei centri urbani, sia io che mio marito eravamo concordi sul fatto che crescere una famiglia in un ambiente piú legato alla natura fosse cosa buona. Io sono riuscita a portare il mio lavoro con me, mio marito invece continua a lavorare a 40 km da qui e in città, lavoro che col tempo si é fatto sempre sempre più intenso. Sta fuori casa mediamente 12 ore giorno, quindi non pranza con noi e tante volte non c'é neanche a cena. Ora per 'riavvicinare' la famiglia si pensava di tornare a vivere in città, avremmo il papà ad ogni pranzo e un'ora in piú al mattino e alla sera. Quello che peró mi preoccupa e che mi frena é: come'é essere genitori di città? Quale scotto pagano i bambini con smog, traffico, stress, parcheggi, bus Etc? Qui facciamo tutto a piedi o in bici per intenderci... E che pro ci trovate invece? Ho proprio bisogno di consigli da genitori, perché io ci ho vissuto 12 anni, quindi conosco bene... E' l'aspetto pancione in poi che mi manca (e poi mi piacerebbe ingrandire la famiglia...) quindi dev'essere una scelta presa senza rimpianti!
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io abito in un paesino di 6000 abitanti, ma prima che iniziassero a costruirci l'autostrada fuori casa eravamo 3000. Ora è un "paese fantasma", praticamente un dormitorio della città vicina senza infrastrutture e mezzi pubblici. La campagna che io ricordo e dove andavo a scorazzare da bambina non esiste più.
Se hai alla tua portata un posto pieno di campi, colline, erba, boschi e natura tienitelo stretto, perchè secondo me i bambini ci soffrono eccome.
Mio marito lavora dalle 6 alle 19, in proprio, a volte sotto casa ma spesso fuori e pranzare insieme è utopia, perchè io sono in ufficio, Amelia alla materna e il piccolo con la nonna. Mio marito mangia dove capita e cosa capita e se riusciamo la sera ceniamo tutti insieme. E sottolineo se.
Il papà ci sarà nel fine settimana, la notte, vi godete l'ora che insieme passate la sera, quando è in ferie. I bambini crescono, stanno anche loro fuori casa, hanno bisogno di genitori "presenti con la mente" più che con il corpo. Diventa importante poter uscire di casa da soli, il cane, il giardino, un eventuale orto da coltivare... insomma, io se potessi scappare da traffico e smog ci farei la firma!
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Noi siamo cittadini, viviamo in (quasi) centro a Torino e ti dirò che non è male. Ci spostiamo parecchio a piedi e in bus, soprattutto in fascia che è più comodo (e soprattutto meno a contatto con i gas di scarico), ma devo dire che anche quando siamo col passeggino ho notato che c'è parecchio rispetto e attenzione. Non mi pare stressato dagli spostamenti coi mezzi, anzi fa amicizia con le vecchiette, osserva tutto, guarda fuori dal finestrino, fissa le persone. Direi piuttosto che mi pare divertito, o comunque è una cosa che oramai gli è rientrata nella normalità.
Non posso dire che Torino sia un'oasi verde, ma il centro è tutto isola pedonale (quasi tutto) e soprattutto ci sono parecchi parchi, vicino casa abbiamo i giardini reali, non è grandissimo, ma se ci va di fare una passeggiatina rinfrescante (in sti giorni un caldo apocalittico) va più che bene; quando abbiamo avuto più tempo siamo stati, invece, anche intere giornate (con pranzo compreso) al Valentino che è molto più grande. Contiamo la prossima primavera di riprendere le bici (che sono state parcheggiate in cantina da quando sono rimasta incinta) e farci delle passeggiate anche con Domenico.
E poi che altro... ultimamente stiamo sperimentando le uscite da separati: io al cinema e lui a casa con Domenico (se il piccolo dovesse avere una crisi da HOVOGLIADITETTA ci metto poco a tornare), e lui a teatro (se Domenico dovesse precipitare dal mobile dove si è arrampicato, può mollare tutto e venirci in soccorso, perchè a me nel frattempo verrebbe un infarto).
Devo dire che in generale non mi pare un bimbo che si vive male il fatto di stare in città, probabilmente perchè è sempre stato così o, più in generale, perchè i bimbi si abituano a tutto.
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Ma il papa' che ne pensa del non poter vedere e vivere con i suoi bambini?
E' vero: vivere nel verde e in un posto a misura d'uomo e' meglio per tutti, ma a me non piacerebbe se ci dovessi stare sola, e soprattutto se il papa' si perdesse tutto (o quasi) della vita dei suoi bambini. I figli non sono solo delle mamme (o di uno dei genitori, in generale). Io vivo a Napoli, e vi lascio immaginare. Smadonno un giorno si e l'altro pure perche' la vita e' complicatissima, e i bambini sono gli ultimi nelle priorita' di chiunque... Ma alla fine, se vuoi, degli spazi te li ricavi, che siano "fisici" o "mentali" (per me e' importante la rete di amicizie ed affetti che abbiamo)
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Potrebbe non essere possibile e al giorno d'oggi si sente poco...fare partime il papi?Cosi potreste restare in campagna ma vederlo di più.Se siete in italia ricordatevi che esiste il congedo parentale fino ai 3 anni del bimbo,le condizioni etc etc sono sul sito dell'inps
Ale 17/07/2010
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-10-2011, 11:19 11 da
cancy.)
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Dipende dalla città. Ci sono città che hanno grandi spazi verdi e un sacco di inizative comunali per i bambini. Lì, secondo me, si vive bene. Io adoro la campagna e la natura ma, come allessidmon, penso che è più importante un'ora in più col papà che il vivere in campagna.
Se la casa in campagna è vostra, potreste trascorrerci i week-end.
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Io sono nata a Genova e ora vivo a Milano. Sinceramente non mi sono mai fatta il problema di vivere in città, a volte col papà si sogna di andare a vivere in campagna, ma il fatto di poter avere il suo posto di lavoro a 10 minuti di auto da casa secondo me non ha prezzo: è sempre presente per Fabio e per me, quotidianamente e soprattutto in caso di emergenza!
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La città in questione é Bologna. Purtroppo mio marito, come me, é libero professionista, per noi diritti, congedi, INPS, sono mondi inesistenti: lavoriamo tanto finché il lavoro c'é, poi mah... Quindi non si può spostare, avvicinare o ridimensionare mannaggia! Le vie di mezzo sarebbero scomode ad entrambi, abbiamo pensato che se ci spostiamo andiamo proprio vicino vicino all'ufficio del babbo...