Per me sicuramente è l'unica strada possibile: al solo pensiero di dovermi armare di misurini e bilancini, pappine e farine etc mi viene l'orticaria, e poi mi sembra proprio un controsenso: Anna è già abituata a tutti i sapori della cucina di casa nostra, che senso ha obbligarla a farsi pacere quelle schifezze insipide per poi ri-obbligarla, una volta che si sarà abituata al non-sapore, a riprendere confidenza col gusto dei cibi?