(26-03-2010, 12:48 00)claudio mangialavori Ha scritto: Mannaggia!! Non so come si fa a "citare" parte degli interventi di altri!!! Me Lo insegnate, per favore.
Si preme il "Reply" grande in fondo a destra della finestra dove compare il messaggio a cui si vuole rispondere. NOn si preme il "New Reply" che sta sotto a sinistra né si usa "risposta veloce"
(26-03-2010, 12:48 00)claudio mangialavori Ha scritto: Ho capito che andiamo sul personale... ed allora sul personale ti rispondo, anche se "un signolo non fa statistica" sia ben inteso!!!
Non c'è niente da dire, messaggio molto bello (già vedo la coda di mamme che cambiano pediatraEm0100Em0100), però un po' rimango perplesso.
Come ho già detto altrove in questo forum, mi sembra che la falla dell'argomento "allattamento a richiesta" e "dormire insieme" (per favore, sarà un termine tecnico, ma se c'è la parola italiana perché non usarla?) sia che si presuppone che
1) il bambino sia buono
2) la mamma sia a disposizione
Passati i primi giorni/settimane di vita, ovvero dopo che si comincia a produrre il latte con regolarità, qual è il vantaggio della tetta al vento in tutti i momenti? Se il bambino è buono, ripeto, il problema non si pone: quello che fai, fai bene; ma se il bambino è (come è stato eufemisticamente definito) "ad alta richiesta" che si fa? Passare da una situazione "controllata" a una "meno controllata" è facile (anche se spesso non necessario), ma l'opposto non è certamente vero.
In giro si leggono MOLTE storie di mamme che non ne possono più, che vengono sfinite dai figli, che non dormono mai e così via... che consiglio si può dare a queste mamme?
Dormire insieme magari a qualcuno piace (devo ammettere che io non sono tra questi), ma se poi ti trovi in una situazione ingestibile che si è ormai sclerotizzata dopo mesi di insegnamento "inadatto" che è stato fornito al bambino, che fai? All'inizio sembra tutto facile e tutto è rose e fiori, ma purtroppo i bambini non vengono fuori con il cartellino con una gradazione da 1 a 5 stelle a seconda della loro angelicità.
Nel nostro caso, BM (che si becca un punteggio massimo per angelicità) non ci ha mai dato alcuna indicazione di voler dormire con noi e noi non l'abbiamo mai incoraggiata in questo senso, neanche all'inizio (infatti usavamo il lettino accanto al lettone così stava a portata di tetta)... ognuno aveva il suo spazio. Ora che ha quasi 9 mesi praticamente chiede di andare nel letto suo quando è stanca così si può addormentare in pace.
All'inizio la tentazione di metterla nel letto c'è stata, soprattutto quando si lamentava in eterno (o così sembrava) ed il sottoscritto ha passato diverse ore vicino al suo lettino a farle shh shh, a prenderla in braccio, ecc. ecc. (con il senno di poi sappiamo ora che il problema era che la centrale del latte non funzionava bene). L'avremmo potuta mettere a dormire nel letto (ma avrebbe aiutato a risolvere il "problema"? Non ne sono sicuro), ma abbiamo resistito alla tentazione (la chiamo così perché l'unica vera ragione era di poter dormire qualche ora in pace), ma mi continuavo a ripetere: "vuoi che la bambina dormi con te per i prossimi n mesi?" e mi continuavo a rispondere di no. Comunque il problema è durato relativamente poco, dato che si è cominciata a regolarizzare quasi subito (chiaramente con momenti in cui "regrediva").
Vero che probabilmente allattamento a richiesta, dormire insieme e autosvezzamento sono come Qui, Quo e Qua i i tre porcellini, ma mentre non riesco a trovare lati negativi nell'autosvezzamento, trovo che l'allattamento a richiesta e il dormire insieme possano causare
dei problemi a lungo andare.
Il panegirico sulla Hogg lo rimandiamo ad altra data:Em3600: