COS'È L'AUTOSVEZZAMENTO E PERCHÉ È DAVVERO PER TUTTI.
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autosvezzamento per tutti


carriera e maternità
#31

Concordo sugli orari di lavoro, i nostri sono flessibili ed é una fortuna (a turno andiamo a prenderla all´asilo alle 4.30). E in effetti da quello che vedo qui (Germania) 4.30-5.30 é l´ora di punta di traffico... se non sbaglio in Olanda chi ha figli ha diritto a un giorno libero a settimana, anche questo sarebbe molto bello.
A me piace lavorare e a mia figlia piace andare all´asilo. Ma abbiamo orari che ci permettono una routine "normale", tipo cenare tutti assieme presto la sera...

001_wub Sofia 9/9/10
Olivia 6/7/13 001_wub
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#32

(25-01-2013, 04:46 16)Alexandra Ha scritto:  davvero 390 giorni di congedo all'80% dello stipendio non sono tutela per la famiglia?

Ma in che Nazione vivi?In italia non è di certo così

10900 Ale 17/07/2010
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#33

ecco, gli orari. Io lavoro in banca, ho chiesto il part time l'anno scorso (8,25.16,55 per due giorni e 8,25-13,40 per i restanti tre) ma ancora non me l'hanno consesso; da poco in alcune grosse filiali della mia banca l'orario di lavoro è diventato o 8-16,30 o 11,48-20 o 8-17,30 per tre giorni, 8-17 per il quarto giorno e 9-13 il sabato (quindi un giorno di riposo intero tocca non nel fine settimana, ma durante la settimana). I nuovi orari sono a dir poco inconciliabili con la famiglia, non li porti a scuola e non li vai a prendere sul primo turno, li porti a scuola la mattina, ma non solo non li riprendi, ma non ci ceni nemmeno assieme la sera, il che vuol dire metterli a nanna e basta, con il secondo e perderti un giorno intero assieme con il turno del sabato (oltre a non portarli e non andarli a prendere se non per un solo giorno). La chiamano flessibilità e work balance life. Mah. Ahhh, i turni sono di un mese e non è possibile fare un cambio turno.
In pratica ti costringono a stare a casa per ogni minima stupidata, perchè basta una riunione, un colloquio con gli insegnanti o una malattia per mandare l'intera organizzazione a rane, senza contare che perdi un mucchio di tempo con la famiglia. Ovviamente non ci pensano che i bambini il pomeriggio la scuola la finiscono presto e che magari non tutti si possono permettere di lasciare i bambini dalle 16 alle 20... a chi poi?
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#34

Ameliaedaniele capisco il tuo sconforto ma vedrai che in qualche modo farete.Io lavoro anche il sabato e la sera quando faccio full time faccio 17/20,30 (+ la mattina 9/13).L'unico giorno libero "intero" é la domenica .Però il papi turnista ha un sabato+domenica libero solo una volta al mese.Cerca di ottenere il partime perché aiuta tantissimo,ma ricordati che troverai sempre tempo per i tuoi figli!

10900 Ale 17/07/2010
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#35

(25-01-2013, 07:04 19)cancy Ha scritto:  
(25-01-2013, 04:46 16)Alexandra Ha scritto:  davvero 390 giorni di congedo all'80% dello stipendio non sono tutela per la famiglia?

Ma in che Nazione vivi?In italia non è di certo così

No, io vivo in Italia, ma facevo riferimento agli articoli linkati - riguardanti i paese scandinavi - che erano criticati come non tutela della famiglia bensì della produzione. E' ovvio che si tutela la vita economica del paese, ma se la si tutela rendendo possibile ai papà e alle mamme di occuparsi dei bimbi per poi tornare al lavoro podendoli affidare a strutture valide, per me va bene.

Ale e Cucciola (1/1/11)
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#36

Riporto su questo topic per raccontare la mia: io farò 32 anni tra qualche mese e mio figlio ha compiuto oggi i 7 mesi. Da quasi 8 anni sono sposata e vivo a torino e ho più o meno sempre lavorato, seppur per brevi periodi e sempre da precaria. Nella mia "sfortuna" lavorativa sono stata fortunata perchè sono rimasta incinta proprio quando la mia (ex?) capa, dopo una serie di lavoretti fuori regione (liguria soprattutto) andati avanti per qualche anno, mi aveva assunta (sempre come collaboratrice a progetto) per un anno. Sono entrata in maternità a fine novembre scorso, ma in realtà non andavo più a lavorare da settembre perchè eravamo in un momento di molta magra (lavoravo in uno studio tecnico ed eravamo solo io e la mia titolare) e il mio contratto sarebbe scaduto solo un mese dopo. Adesso la situazione è più o meno questa: la prossima settimana torno per la ventordicesima volta all'inps a chiedere dove cavolo sono i 2 euri di maternità che mi spettano (visto che in pensione probabilmente non ci andrò mai, almeno che i contributi versati in questi anni servano a qualcosa!) e che loro non mi vogliono dare perchè la mia titolare sta ancora pagando i miei contributi che sono oggetto di rateizzazione (ho chiesto un po' in giro, mio babbo fa il consulente del lavoro e tutti mi hanno detto che, contributi o no, loro sti soldi dovrebbero darmeli, aspetto da ormai 10 mesi!) e con la mia titolare mi sono sentita di recente via mail dicendole anche cose poco carine perchè la prima versione che mi avevano dato all'inps era che dal 2009 ad oggi lei non mi aveva mai versato i contributi. Mio marito ci mantiene egregiamente, mi ritengo molto fortunata per questo, ma a me piaceva il mio lavoro e mi piacerebbe un giorno poter tornare a farlo, solo che proprio non riesco a vedere le condizioni per cui questo possa accadere. Non adesso. E se la scelta sarà l'ennesimo contratto a progetto a 1000 euro al mese e a 15 km da casa, senza grandi appoggi (i miei suoceri iniziano ad avere una certa età e non me la sentirei proprio di tirarli in ballo nell'accudimento del nipote, mio suocero, per dire, in 7 mesi l'ha preso in braccio una volta!) e lavorando per pagarci il nido io sinceramente preferisco stare a casa. Se avessi un posto di lavoro da mantenere, con delle prospettive di crescita o anche solo di mantenimento lo farei, ma così mi sembra proprio buttare via del tempo che posso passare con mio figlio per una cosa che non mi porterà da nessuna parte. E chi mi assume adesso che ho un figlio e che, magari, potrei farne un altro a breve (che sarebbe anche il nostro desiderio)? La risposta ovviamente ve la date da sola e me la sono data anche io. Come dite voi le politiche per il lavoro sono terribili, mio marito ha usufruito del famoso congedo obbligatorio istituito da poco solo perchè ha portato lui la circolare al suo datore di lavoro che è caduto dalle nuvole e, nota bene, i giorni in questione sono credo 3 di cui uno obbligatoriamente è il giorno della nascita del pargolo.
Come potete evincere sono un po' abbacchiata da questo punto di vista, ma non dispero, quest'inverno speravo di mandare qualche cv e magari qualcosa esce fuori.
Visto che siamo in tema lettura io sto leggendo a pezzi "di mamma ce n'è più d'una" di loredana lipperini, lettura interessante, ma sicuramente meno scorrevole di quello che pensavo
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#37

(28-05-2012, 02:44 14)alessimdon Ha scritto:  
(28-05-2012, 02:30 14)madregeisha Ha scritto:  
(27-05-2012, 06:10 18)Valina Ha scritto:  Parlai tempo fa con un responsabile assunzioni di una grossa catena di supermercati. Disse che a parità di requisiti, lui doveva scegliere di assumere l'uomo perché non a rischio di maternità, per ordini superiori. Se, invece, i requisiti fossero stati migliori nel caso della donna avrebbe assunto quest'ultima. Ero incinta e suscettibile, ne venne fuori una questione infinita.
Purtroppo non si comprende che i figli sono un potenziale futuro...

Però Valina scusa, la discriminazione quando è tale imbestialisce e sono d'accordo, ma ci sono casi in cui è inevitabile e tu che sei lavoratrice autonoma dovresti comprendere.
Insomma ti faccio un esempio. I miei genitori lavorano in proprio, avevano 3 dipendenti femmine sulla trentina, un paio di anni fa sono rimaste incinte praticamente tutte assieme, le prime due quasi contemporaneamente, la terza 3 o 4 mesi dopo. Lavorando in proprio credo che ti renderai ben conto di che cosa comporta questo per l'azienda.
Ma insomma hanno stetto i denti e in qualche modo sono riusciti a cavarsela e nessuno è stato discriminato, ricattato o simili.
Adesso però hanno bisogno di assumere un'altra persona in sostituzione di una delle tre ragazze che a seguito di una disgrazia è deceduta. Beh i miei non hanno alcuna intenzione di assumere una donna in "condizione di potenziale imminente gravidanza" e sinceramente non li posso biasimare per questo.

E io invece quoto Valina: se si rendesse il congedo obbligatorio per i padri sarebbe sorta di "scotto" da pagare TUTTI per il NOSTRO futuro. E se tutte smettessimo di fare figli perche' non ce li si puo' "consentire" allora a questo punto buttiamo dalla rupe tutti i vecchi che non sono piu' produttivi.

anch'io quoto valina...nella mia azienda siamo per la maggior parte donne, ma i capi sono quasi tutti uomini...strano, no?Angry
il tema carriera-maternità si divide in due:
1. cosa ti permette di fare il tuo datore di lavoro quando rimani incinta e al rientro (ti licenzia, demansiona, promuove ecc.) e qui dico a gran voce: se avete anche solo l'impressione di essere discriminate incazz...vi di brutto e andate dalle consigliere di parità a denunciare. se non per voi, per le nostre figlie!!!
2. cosa vuoi fare tu: vuoi rientrare subito al lavoro per dimostrare che sei quella di sempre nonostante la gravidanza? vuoi cercare di stare a casa il più possibile per non perderti le sue prime fasi di crescita? vuoi fare entrambe le cose e questo ti fa impazzire perchè non sai come (io sono in questa fase...Dodgy)?
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#38

Il mio capo appena gli ho detto che ero incinta mi ha risposto "sei un egoista che non pensa minimamente al lavoro, questo è grave"
E' andata a finire che per una serie di minacce d'aborto e problemi di salute (i dottori hanno sempre sostenuto che non potessi avere figli) sono stata a letto tutta la gravidanza... Bello smacco!
Cosa penso? A me il mio lavoro piace tantissimo e mi ci sono sempre dedicata con entusiasmo, ma il mio piccino e la mia famiglia sono la mia vera vita, a lavoro ci vado per quei cacchio di soldi che mi danno in cambio e perché è un diritto sacrosanto avere la propria indipendenza economica, ma fossi una che c'ha euro a palate col fischio che mi vedrebbero...
Ad una mia collega che al tempo aveva un contratto a termine è stato esplicitamente detto (sempre dal mio caro capo) che se intendeva usufruire del congedo non sarebbe stata assunta!
Eppure 'sta gente una mamma ce l'ha, mica saranno cresciuti tutti sotto i ponti! E tanti uomini che fanno carriera hanno dietro alle spalle donne con i così detti, che mandano avanti tutta la famiglia, anche lavorando.
Per queste cose mi scaldo sempre troppo lo sò, ma non c'è mai rispetto...
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#39

purtroppo è proprio così. Io però vedo che più le donne lavorano più le cose devono cambiare, perchè se non c'è mamma che ci arriva, deve esserci per forza papà. Quando farà i turni serali per forza di cose mio marito ci dovrà essere, perchè i bimbi non possono crescere con i nonni. Ha (abbiamo) rinunciato ad un lavoro ben retribuito per questo motivo perchè purtroppo lo portava lontano da casa per 6 mesi su 12 (trasferte in altri continenti). E quando non ci saranno i bimbi ci saranno i nostri genitori anziani e i nipotini. Mia suocera continua a dirmi che secondo lei non lavoreremo mai fino a settanta anni, ma io non la penso così. Non bastano i soldi che si prendono per mettere da parte abbastanza per sopravvivere senza pensione.
La triste e dura verità è che lavoreremo tutta la vita, come gli americani che non hanno i soldini per pagarsi la pensione privata (da loro la pensione statale non c'è) con in più lo smacco di aver pagato tutta la vita per le pensioni altrui.
Che c'entra direte voi? Ehhh, c'entra, se non trattassero così le donne lavorerebbe più gente e più volentieri, aumentando così i contributi versati... e forse non saremmo dove siamo ora!
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