Io tendo ad allontanare le questioni che riguardano la morte, specie se di un genitore. Le separazioni non sono piccole morti, per me. So che ci sono anni di psicologia, pedagogia, psicopedagogia ecc ecc ma io ho la mamma che perse la sua a poco meno di tre anni (mia figlia ha gli stessi anni e non ci posso proprio pensare!). Ne porta ancora segni molto forti, ovviamente. Perciò sicuramente affronterò il discorso della possibilità che qualcuno se ne vada per sempre, ma posticiperò quello della morte di un genitore a quando vedrò a tutti gli effetti che lei sa senza ombra di dubbio che noi ci siamo. Che non scompariamo andando nell'altra stanza a dormire. Che torniamo sempre da lei. Spero che la fortuna mi assita (tiè).
Meglio allora imparare a gestire i propri impulsi (Alexandra, non ti quoto ancora perché senno qualcuno crederà che mi paghi!!) come la rabbia che ultimamente me la fa diventare come un pomodoro urlante.
E poi pian piano c'è tutto un mondo di emozioni ed accadimenti da imparare! E anche la scelta è vastissima.
Noi per ora adoriamo cose tipo: Una zuppa di sasso, La mia giornata (che non è un racconto, ma un insieme di suggerimenti quotidiani), Federico (ma che meraviglia!!) e poi due libri con cd. Uno è
Le giocastrocche, l'altro
Me la Canti. Vi inviterei a prendere in considerazione questi ultimi due.
Il primo cantato molto bene da bambini di un coro. Musicalmente non particolarmente elaborato, ma ben fatto, con canzoni che ascoltano anche all'asilo. I disegni non mi fanno impazzire. La piccola Lo adora e mi trovo a cantare spesso "Ero in cucina, giravo la polenta, il bruco me l'ha spenta, il bruco me l'ha spenta!"
Il secondo è molto interessante. Musicalmente meno adatto all'apparenza ad un bambino, ma poi chi siamo noi per deciderlo?? Bossanove, un tango... con protagonisti vegetali, emozioni... forse meno diretto per un bambino piccolo ma ci sta arrivando "Ciliegie regine" e "Pop pop pop pop corn" mi tocca impararle!!!
Devo farmi una ricerca su libri che parlano di allegria, dello stare insieme e del piacere delle scoperte. In barba ai fattacci brutti!
e moooolto meno casinisti di certe atmosfere dello zecchino d'oro (senza nulla togliere...)