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molto interessante.
Innanzitutto mi chiedo chi abbia condotto lo studio "Nutrintake": questo è il nome dello studio o c'è di mezzo qualche azienda privata che non vende più i suoi prodotti come prima?
Mi lascia perplessa anche il commento di Corsello: su quali basi parla di malnutrizione?
Chi sono questi malnutriti, i bambini poveri, o tutti i bambini che non vengono svezzati a baby-food?
Su quali basi e/o prove si parla di malnutrizione, questi bambini sono stati seguiti? sono state fatte delle analisi cliniche e/o economiche/sociali/culturali?
Il controsenso è che ci sono prodotti palesemente destinati ai bambini, basti pensare alle patatine con regalino, all'ovetto di cioccolato, allo yogurt con smarties, ai succhi di frutta con più zucchero che frutta... per finire ai sofficini di Carletto. Però dall'articolo mi sembra che venga biasimato il non-ricorso al baby-food, piuttosto che l'ignoranza di genitori e pediatri, e vengono tollerate (se non addirittura incentivate) pubblicità che servono sì a fare quattrini, ma rovinano la salute dei più piccoli.
Poi, se il problema fosse invece dovuto ad una difficoltà socio-economica (il che è possibilissimo, perchè in Italia ci sono delle famiglie che vivono in condizioni inconcepibili), allora ritengo si debba agire con urgenza in modo mirato, ma non regalando omogeneizzati o latte artificiale, come avviene in alcuni comuni!
A.
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Articoli così escono periodicamente.Il titolo é fuorviante per cui farò la segnalazione alla mia consulente LLL o all' ibfan.Per il resto é un cliché il messaggio per cui le famiglie non hanno soldi per acquistare baby food,credo fermamente che le famiglie non siano sceme e l'oasi plasmon (per dirne una) non fa più fesso nessuno.Il baby food sta affondando.Lo vedo dai rappresentanti che passano di qua.
Ale 17/07/2010
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Ah sì, l'indagine non è recentissima, mi pare di alcuni mesi fa, comunque era di una società di marketing che analizzava le motivazioni del crollo delle vendite nel ramo baby food.
Infatti la stessa pirla di saggezza viene pubblicata su una rivista di economia
http://news.supermoney.eu/donna-mamma/20...49381.html
con un titolo poi... ma si rendono conto che fanno dei collegamenti senza alcun senso logico???
La catena illogica sarebbe: siccome i bambini mangiano troppe porcherie da adulti, diamogli le porcherie quelle apposta per i bambini... ah ma se sono allattati ne mangiano poche... ahhhh... beh allora allattiamoli meno no?
Loro fanno il loro sporco mestiere ma la cosa preoccupante è che la gente ci crede!
Mi scuso, non era questa la ricerca di marketing che avevo visto mesi fa, ma un'altra molto simile:
http://www.matercom.it/13-dal-mondo-mate...a-matercom
Viene comunque da chiedersi se pensarle come strettamente legate tra loro significhi essere malfidati...
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina...
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 21-12-2013, 07:27 19 da
BeaG.)
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si parla di cibo confezionato per adulti, però, non di desco famigliare. Un conto è dare a un bimbo la pizza sugerlata per cena, un conto è preparare un piatto di pasta normale con un sugo alle verdure e un filo di parmigiano. Il latte vaccino prima dell'anno poi si sa che non è da dare in sostituzione delle poppate. Penso che a parte qualche assaggio nessuna di noi lo faccia. Io ho svezzato Amelia in modo tradizionale, con le pappe, ma mai le ho dato baby food, in accordo proprio con la pediatra tra l'altro!!!
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infatti il problema non è tanto quello che dice, che alla fine come dice Ameliadaniele è verità, ma quello che sembra voler far credere tra le righe: chi allatta svezza male e se non compri babyfood sei un tirchio che risparmia sulla salute del figlio....questo lo trovo veramente grave!
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E certo, perchè l'alternativa per loro è tra cibo industriale per bambini e cibo industriale per adulti... l'idea di alimentarsi con ingredienti freschi evidentemente non è contemplata...
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Beh se la statistica sull'allattamento fosse corretta (nel senso da dati ufficiali, fatta da che campioni ecc) allora in questo paese si sono fatti passi da gigante: 80% di allattamenti a sei mesi e 9% oltre i due anni! :-)
Concordo che il baco nell'articolo sia nell'equazione no baby food= cibo confezionato per adulti. Quello sicuramente non fa bene e io penso che faccia meno bene ai bambini che agli adulti soprattutto perché insegna a mangiare in una certa maniera. Comunque se l'industria del baby food è in crisi io sono solo contenta :-)
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(12-01-2014, 11:19 11)luciandsamu Ha scritto: (21-12-2013, 10:47 10)AntonellaC Ha scritto: molto interessante.
Innanzitutto mi chiedo chi abbia condotto lo studio "Nutrintake": questo è il nome dello studio o c'è di mezzo qualche azienda privata che non vende più i suoi prodotti come prima?
Ecco chi ci sta dietro: ho appena visto la famosa ricerca citata scritta in piccolo nello stacchetto su real time a proposito delle presunte carenze di ferro nei bambini da 1 a 3 anni inserito a panino nella pubblicità dei primi mille giorni della marca blu
Mhhh interessante... mi spieghi meglio se puoi, che non ho la TV?
Intendi che durante una trasmissione c'è stata un'interruzione pubblicitaria e in essa hai notato la scritta in piccolo, oppure che nella trasmissione si parlava di questo?
Grazie
Beatrice + Grande(2001) + Piccola(2008)