21-04-2012, 02:59 14
(21-04-2012, 11:13 11)madregeisha Ha scritto: Scusate di nuovo l'OT ma mettere un bimbo a tavola vuol dire renderlo partecipe al pasto facendolo assistere a ció che accade a tavola . La stessa cosa non puó dirsi per il seno, il bambino è in presenza della madre e sa che la madre ha la tetta, quindi se non chiede, per un motivo o per un altro in quel momento non vuole. Poi capisco, come dice Valina, che nella pratica la mamma non sia pronta a lasciar "andare" il figlio perché siamo umani e sbagliamo , ma se si parla di rispetto dell'individualitá del piccolo io non ci vedo differenza fra proposta di cibo e proposta di tetta. E credo che proprio perchè i bimbi si auto regolano nei loro bisogni , questo non possa riguardare solo il bisogno di cibo solido , ma anche quello di latte, di coccola, di mamma.
E se nella pratica tutti sbagliamo, nella teoria mi sembra giusto evidenziare l'importanza della richiesta non solo nell'alimentazione ma anche con la tetta, anche considerati gli innumerevoli aspetti psicologici ed emotivi che sono strettamente connessi non solo al rapporto col cibo, ma ancor di più a quello con la madre.
La premessa è che comunque io non ho offerto per quanto fossi spiazzata dalla non richiesta.
In ogni caso soprattutto con i bimbi grandicelli (dove il linguaggio è più sviluppato) non credo ci sia niente di male nel proporre, tetta o cibo che sia...D'altronde la proposta è una comunicazione e anche gli adulti comunicano in continuazione. Io a mio marito dico a tavola: "Vuoi ancora pasta? Vuoi la verdura?" Non per questo credo di non rispettare la sua individualità nè tantomeno la sua certa capacità di regolarsi. Lo stesso faccio con D. e assolutamente rispetto ogni sua decisione perchè mi fido di lui (o meglio so che è lui che sa ciò di cui ha bisogno).
Nel caso della colazione, chi non allatta non prepara il biberon finchè il bimbo non lo reclama? Credo che, nella quotidianità di chi lavora, si dia per scontato che il bimbo faccia colazione, si prepari il biberon e poi si lasci fare al bimbo a seconda della propria fame. Non so se sbaglio ma a me sembra la stessa cosa.
A volte ho la sensazione che l'importanza della richiesta a tutti i costi falsi un pò la naturalità dei rapporti. Il fatto che una mamma sia sempre in ascolto dei bisogni del proprio figlio non deve negare la possibilità di un'aperta comunicazione verbale, anche a riguardo del cibo.