(12-04-2011, 03:46 15)ameliaedaniele Ha scritto: Dopo ha mangiato mezza pera grattuggiata (io l'altra metà).
Per la pera, è una di quelle cose che puoi osare di dare a pezzi o anche in mano da ciucciare (tagliata a spicchi o listelloni) perché soprattutto se ben matura si squaglia facilmente in bocca e può essere anzi un buon "esercizio" per lui. E così pure la banana.
Citazione: Alle 14,30 ha saltato la poppata.Quella precedente era stata alle 11 e abbiamo pranzato alle 12,30. Qui leggo di offrire sempre il latte prima degli alimenti complementari, ma credo si intenda di non saltare le poppate se il bimbo chiede, giusto?! Io tengo di solito come orario per il pranzo le 12-12,30 e indipendentemente dalle poppate lui si mette a tavola con noi. Va bene?
Probabilmente quello in blu lo leggi perché la maggior parte delle persone già predisposte ad avviarsi sulla strada dell'alimentazione complementare a richiesta (AS) ha anche fatto allattamento (LM o LA) a richiesta e quindi non ci sono orari fissi per le poppate. Dal momento che il bambino è capace di autoregolarsi assumendo sia latte che alimenti solidi a richiesta, dando il seno sia prima che dopo, si garantisce che alla fine del suo pasto (latte/assaggi/latte) avrà assunto tutti gli elementi nutritivi e i liquidi di cui necessita (naturalmente non si dovrà pretendere che tempo e "voracità" delle poppate siano mai una volta uguale all'altra! dipende da quanto e cosa mangiano durante il pasto solido).
Non serve lasciar "saltare" una poppata pensando che il bambino mangi di più a tavola (anzi, potrebbe arrivare a tavola con troppa fame e innervosito-il mio per esempio in quei casi non vuole assaggi, ma pretenderebbe una minestra semiliquida da ingurgitare più velocemente), anche perché almeno fino all'anno (ma anche oltre)
l'alimento più completo per lui sarà sempre il latte, tutti gli altri sono più poveri (di solito di ben più di un elemento nutritivo) e quindi la cosa migliore è che abbia la possibilità di assaggiare quello che vuole, senza che tu ti debba avventurae a tentare "bilanciamenti" della dieta perché tanto poi completerà il pasto e la giusta proporzione fra i nutrienti regolandosi da solo con il latte che ha assunto prima e vorrà assumere, eventualmente, dopo.
Ora non so cosa ti può consigliare qualcuna che ha esperienza di allattamento ad orari......come adeguarli all'AS (e cioè come renderli più elastici).
NB. AS, e quindi lasciare che il bambino assaggi i cibi, si associa con la buona pratica di non insistere MAI perché mangi e/o finisca un intero pasto, e assecondare il suo appetito quando ha fame, la regola dei pasti principali è solo una sovrastruttura culturale che non sempre è salutare, ma soprattutto a cui avrà tempo di adattarsi automaticamente crescendo.
Quello che conta di più in questa fase del suo sviluppo è che abbia modo di costruirsi un buon rapporto con il cibo, come qualcosa di piacevole (senza costrizioni e imposizioni) da una parte, e con equilibrio dall'altra, cioè il cibo è fondamentalmente qualcosa che serve in base alle necessità del nostro corpo: niente di più sano, no?
Pensa, che loro, ancora, questa capacità di autoregolarsi (se non si danno troppe tentazioni di artificialmente dolce o saporito) ce l'anno dalla nascita ed è un peccato non lasciarla sviluppare, così come si fa "tradizionalmente" costringendoli in quantità, proporzioni e tempi!!!