29-06-2011, 10:19 10
Capisco capisco, io sbroccavo quando me lo faceva anche solo una volta. Poi mi sono detta, passerà. Ora è la mia filosofia e la applico a tutte le sue piccole manie.
Comunque Dario per esempio ha fatto un periodo che all'asilo mangiava tutto e a casa solo stelline all'olio. Per il verde anche lui va a periodi. Spesso glielo camuffo con il rosso (per esempio taccole, zucchine in umido) e visto che per il pomodoro va matto, spesso funziona!
Insomma cara, porta pazienza, taaaanta pazienza! Chissà quante cose passano per la testa a questi puffetti, sono piccolissimi, un sacco di cose da imparare e da mandar giù, da qualche parte il meccanismo può incepparsi...Per i ripetuti "no" tipici dell'età, la settimana scorsa sono andata ad un interessante riunione con la psicologa dell'asilo e riassumendo: il "no" dei bimbi è un buon segno, perché è un modo per affermare la propria identità e autonomia. Sono divisi tra il voler fare tutto da soli e allo stesso tempo impauriti dal fatto che non sono più una cosa sola con la mamma. Si discuteva anche del fatto che siamo noi genitori i primi a dire troppo spesso "no" ed è per questo che imparano a dirlo prima del "sì".
I consigli sono stati di essere più elastici, perché spesso noi mettiamo delle regole a cose sulle quali in realtà potremmo essere molto più flessibili. C'era una mamma disperata perché ogni mattina la figlia di tre anni faceva storie perché voleva mettersi un paio di mutande piuttosto che un altro. Il tutto si è risolto lasciandoglielo fare: insomma se mette le mutande nere invece di quelle rosa chi se ne frega no?!
Ecco...piccoli esempi di contrasti familiari.
Forza e tienici aggiornati!
Comunque Dario per esempio ha fatto un periodo che all'asilo mangiava tutto e a casa solo stelline all'olio. Per il verde anche lui va a periodi. Spesso glielo camuffo con il rosso (per esempio taccole, zucchine in umido) e visto che per il pomodoro va matto, spesso funziona!
Insomma cara, porta pazienza, taaaanta pazienza! Chissà quante cose passano per la testa a questi puffetti, sono piccolissimi, un sacco di cose da imparare e da mandar giù, da qualche parte il meccanismo può incepparsi...Per i ripetuti "no" tipici dell'età, la settimana scorsa sono andata ad un interessante riunione con la psicologa dell'asilo e riassumendo: il "no" dei bimbi è un buon segno, perché è un modo per affermare la propria identità e autonomia. Sono divisi tra il voler fare tutto da soli e allo stesso tempo impauriti dal fatto che non sono più una cosa sola con la mamma. Si discuteva anche del fatto che siamo noi genitori i primi a dire troppo spesso "no" ed è per questo che imparano a dirlo prima del "sì".
I consigli sono stati di essere più elastici, perché spesso noi mettiamo delle regole a cose sulle quali in realtà potremmo essere molto più flessibili. C'era una mamma disperata perché ogni mattina la figlia di tre anni faceva storie perché voleva mettersi un paio di mutande piuttosto che un altro. Il tutto si è risolto lasciandoglielo fare: insomma se mette le mutande nere invece di quelle rosa chi se ne frega no?!
Ecco...piccoli esempi di contrasti familiari.
Forza e tienici aggiornati!