(04-01-2012, 02:49 14)ax76 Ha scritto: Ma "buono" in questo caso non è il contrario di cattivo, ma il sinonimo di tranquillo. È una domanda che io trovo del tuttoinnocente, perché è chiaramente l'equivalente di "sentito che vento, signora mia?" e è detta con l'intento di simpatizzare con la fatiche materne.
Secondo me è un modo di dire, certo.
E come prendersela con una persona qualunque che non mostra che queste, di categorie, per parlare di un bambino!
A me però crea fastidio perché sotto c'è la solita idea distorta del bambino chenon chiede il contatto con la mamma, che non piage se ha bisogno di qualcosa, quello che dove lo metti sta e possibilmente dorme e non si fa sentire per non disturbare i grandi.......il bambino 'modello' delle varie teorie, dagli anni venti a Estivill.
C'è l'idea strisciante che il bambino è un piccolo diavoletto pronto a fagocitare i genitori se non gli si fa capire subito quali sono le regole a cui deve sottostare, quello che cerca di viziarsi ad ogni occasione.
Io, ripeto, da questo punto di vista sono fortunata: l'ltimo dell'anno mi hanno fatto i complimenti per quanto sono stati tranquilli.
Ma la puericultrice del nido il piccolo lo aveva già etichettato appena nato, come ho detto prima, e sarebbe rimasta della stessa idea vedendo quanto calore e contatto, e allattamento e coccole hanno creato la magia di renderlo sereno e fiducioso anche quando non ci sono, per il semplice fatto che sa che ci sono.
I neonati ideali, quelli comunemente detti da subito 'buoni', invece, sono quelli che non chiedono contatto e se lo chiedono non devono essere accontentati così da capire subito che, come dice Gonzales, la mamma e le coccole non arrivano quando ne hanno bisogno, ma quando lo vogliono gli altri. E imparano a non chiedere.
Io tutto questo lo detesto, ma certo non mi metto a disquisirne per strada!
Poi, non so se vi è capitato, ma di solito chi mi chiede se è un bambino buono, non me lo chiede per modo di dire, ma con l'aria di aspettarsi una risposta seria.
Parlo soprattutto del piccolo, per il grande il discorso si articola meglio.
Ma col piccolo me lo chiedevano, soprattutto all'inizio, con esitazione come temendo di mettere il dito nella piaga......perché, si sà, i neonati 'fagocitano'!