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C’è nessuno che allatta al seno?

C'è nessuno che allatta?

È da un po’ che penso a cosa scrivere in questo post, ma, ricercando in rete il materiale di riferimento, continuo a cambiare idea su cosa dire. Ci sono tante cose che mi frullano per la testa su questo argomento, ma è difficile rimanere stringati. Allora per semplicità mi concentro su di me (che alcuni mi dicono essere una mia specialità…) e su quello che (non) vedo.

C’è nessuno che allatta al seno? Non parlo del mondo virtuale e dei molti forum (compreso il nostro) dove si incontrano mamme che allattano, ma di quello reale.

“Allattare in pubblico” è un concetto per poche esaltate e per forum specialistici o un qualcosa che accade per davvero?

Ho dato un’occhiata a qualche statistica (non recentissima… tutte risalgono al massimo al 2008): in America sembra che 3-4 su 10 madri allattino esclusivamente per 3 mesi e 1-1,5 su 10 per 6 mesi; in Italia la situazione non è molto diversa. Questa statistica riguarda la regione Lombardia e qui dicono che al momento della prima vaccinazione solo il 40% delle donne allatta esclusivamente e questa percentuale scende a meno del 20% per la seconda vaccinazione (i documenti che ho citato sono ricchissimi di informazioni per chi è interessato).

Di certo, non sono in molte ad allattare, ma se mi dovessi affidare a quello che vedo in giro, direi che nessuna allatta, dato che solo rarissimamente ho visto mamme “in azione”. Al contrario, spesso vedo bambini che succhiano (latte o altro) dal biberon. Chiaramente mi direte che una mica si mette con le tette al vento alla prima occasione e che un minimo di pudore ci vuole. Sono d’accordissimo, forse; tuttavia ciò non toglie che da quando ho cominciato a farci caso, ovvero in concomitanza con la nascita della mia prima figlia, avrei dovuto imbattermi in qualcuna che lo faceva, ma invece no. Ad esempio, poco tempo fa siamo andati all’Ikea: siccome era il fine settimana c’erano moltissime famiglie, alcune con bambini molto piccoli; di una decina di bambini che ho visto, tutti mangiavano dal biberon (mi dicono che c’era una madre che allattava, ma non l’ho vista); magari alcuni prendevano il latte materno tirato, ma mi sembra poco probabile.
Quindi, riassumendo, le statistiche dicono che in poche allattano e di questi poche non ne ho vista nessuna. Hhmmm…

Un’altra cosa che mi ha colpito è come neanche al cinema o in televisione mi sia capitato di vedere molte scene di allattamento.

Dopo una ricerca piuttosto laboriosa ho trovato due siti (purtroppo in inglese) che contengono dei titoli: li trovate qui (c’era anche un altro link, ma non funziona più 🙁 ). Devo ammettere che molti dei film riportati non li ho mai sentiti, altri li conosco, ma sono in costume (per cui contano relativamente poco per motivi… storici). Nelle liste succitate mi sembra che manchi la serie televisiva animata (riservata ai grandi) “I Griffin” (“Family Guy” in inglese) nella quale Lois, la madre, ancora allatta il figlio Stewie nonostante abbia un anno (al contrario di Marge dei Simpson che da non so quanti anni dà il biberon a Maggie). Personalmente, a me Family Guy piace molto perché totalmente grottesca e irriverente, ma proprio per questa sua caratteristica il fatto che ci siano scene di allattamento non vuol dire certo che il messaggio che trasmettono sia che, come dicono nei paesi anglosassoni, “breast is best” (ovvero, il seno è la cosa migliore che ci sia), ma al massimo che “certo che quelli sono tutti matti… figurati, la madre, quasi psicotica, allatta ancora!!”
Un altro film che mi viene in mente è Shrek III dove (Spoiler alert!!) alla fine si vedono Shrek e Fiona, i due orchi protagonisti, che hanno dato alla luce n orchetti, i quali però vengono rigorosamente allattati con il biberon. Essendo questo un film orientato per i più piccini, i produttori probabilmente hanno pensato che sarebbe stato un po’ troppo osé mostrare una scena di allattamento, considerato anche che Fiona avrebbe dovuto mostrare n x 2 tette…

Gettiamo poi un velo pietoso sulla fiction RAI di qualche anno fa sulla Madonna (se ne è discusso anche sul forum) dove, abbandonando una tradizione millenaria di scene di “Madonna con bambino”, chiaramente ritenuta inadatta per il pubblico italiano, invece del latte materno il bambino Gesù viene nutrito a steroidi tanto è grande e paffuto a mezzora dalla nascita. 🙂

Insomma, sembrerebbe che nei programmi riservati ai grandi l’allattamento sia possibile, ma solo per persone con problemi, mentre in quelli per i più piccini sia più indicato l’uso del biberon. Certo questi sono solo tre esempi, ma sono quelli che mi sono rimasti impressi nella vita di tutti i giorni e che non ho dovuto cercare in rete.

Comunque “lo sanno tutti” che per i bambini non è bello pensare all’allattamento, dopo tutto molte bambole non vengono corredate di biberon? Almeno quella che hanno regalato alla nostra prima figlia lo era… E aveva pure il ciuccio. Vogliamo poi parlare del bigliettino che mia madre mi ha spedito in occasione della nascita della mia seconda figlia? C’erano solo due immagini, ma si contavano due biberon (e 3 ciucci).
Per non parlare del pupazzetto raffigurante un cucciolo di cane, portato da Babbo Natale quest’anno, che è venuto corredato di biberon al posto del collare…

allattamento e marketing

Forse sarò stato sfortunato e forse non è vero che sono poche le mamme che allattano (anche se in numeri parlano chiaro), ma mi sembra proprio che nell’immaginario collettivo (o forse dovrei dire nel MIO immaginario) la posizione predefinita è che se c’è un lattante, c’è un biberon.

Chiaramente se uno va in certi posti le possibilità di incontrare donne allattanti aumenta vertiginosamente. Ad esempio, quando vado a presentare Autosvezzamento per tutti, è normale vedere donne che allattano. Anni fa andai a un incontro organizzato da Alessandra Bortolotti che presentava “E se poi prende il vizio“, e anche lì in “tante” allattavano. Mi è capitato anche di vedere qualcuna che allattava in spiaggia (non più di due volte però). Il problema però rimane quello che (non) vedi tutti i giorni e i messaggi che a televisione, la pubblicità e il marketing in generale ci inviano.

Qualcuna che allatta c’è, ma rimane nascosto, semplicemente perché sono in poche, non perché si nascondano, e questo è un problema per le generazioni future.

Per le mie figlie la norma sembra essere proprio il biberon. Vedremo cosa accadrà quando cresceranno e si troveranno con figli loro.

 

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493 risposte

  1. Prima che il bimbo arrivasse, ero sicura che non avrei mai allattato im pubblico. Poi ho passato il primo mese chiusa in camera ad allattare, mentre nella mia cucina i miei amici e parenti cenavano. Ho iniziato da lì a superare l’imbarazzo, pensando che ero a casa mia e se qualcuno si fosse sentito infastidito… C’era la porta. Dopo, ho imparato ad allattare davvero OVUNQUE. nei centri commerciali, in spiaggia, in piscina, nei ristoranti (e la poppata della sera dura un bel po’). E io che non avevo nemmeno fai fatto topless… Non mi è mai capitato che qualcuno mi dicesse che era inopportuno (credo di avere un’espressione piuttosto truce, forse nessuno osa!), anzi quando al ristorante ho chiesto angoli appartati per allattare, in 3 occasioni mi è stato risposto “ma è la cosa più naturale, che problema c’è?” E via di tette al vento cercando di coprirmi alla bell’e meglio con un lembo di tovaglia!

  2. Io allatto ovunque… sabato anche in Chiesa ad un matrimonio (upps… blasfemia? comunque mi sono messa in fondo e ho coperto il seno con un fazzoletto :D)
    Però in effetti è vero, non vedo tante mamme che allattano in giro.
    Una volta ho sentito una ragazza che diceva che quando era in giro preferiva tirarsi il latte e allattare il pupo col biberon… forse c’è troppo pudore e vergogna di allattare in pubblico?

  3. Io allatto ovunque: ufficio, negozi, ristoranti, case di amici, chiese (in mezzo alla gente)…. Una volta ho chiesto anche di poter usare il confessionale per allattare, era comodo e insonorizzato e il bimbo si è addormentato subito. Anche ora che è passato l’anno continuiamo con allegria. Basta uno scialle strategico (perché il bimbo tende a spogliarmi tutta) e non si vede nulla. Chi se ne acciorge dice solo : che amore!

  4. Grazie! Questi bimbi sono molto sorprendenti, curiosi, vispi e reattivi, stiamo scoprendo molto gradualmente l’autosvezzamento e l’idea dell’allattamento prolungato ci piace tanto.
    Già chiedono verbalmente il seno invece di piangere: uno dice diplomaticamente MMA-MMA e l’altro direttamente TTE-TTA…
    Temo però che crescendo possiamo essere malvisti perché qui non è ancora considerato “normale” attaccare bimbi grandicelli al seno… ma non intendo rinunciarci né nasconderci perché penso che abbiamo intrapreso un bel percorso condiviso e pacifico. Vedremo, magari non sarà poi così problematici e forse contribuiremo a far cambiare idea a qualcuno con la nostra testimonianza 😉

  5. Ciao, sono una bimamma di prematuri che non è stato possibile allattare al seno nel 1′ mese di vita di incubatrice, in cui sono stati nutriti a orario con sondino nasogastrico e biberon di latte artificiale in dosi prestabilite.
    Per i primi 3 mesi mi sono sforzata di produrre più latte che lacrime col tiralatte elettrico, superando gradualmente il distacco da separazione dai bimbi e gli ingorghi mammari.
    Ciuccio, paracapezzoli, bilancia, inesperienza, regole orarie, modalità e suggerimenti esterni a tratti ci aiutavano ma condizionavano, limitavano ma davano sicurezza, consolavano ma ostacolavano.
    Poi invidiando la serenità dei gattini con la loro mamma gatta ho deciso di ricercarla riappropriandoci della nostra natura: abbandonare progressivamente ciò che ci impedisce di ascoltare le esigenze dei cuccioli e assecondare il nostro istinto di mammiferi via via ci fa scoprire nuovi equilibri di richieste e risposte sempre più soddisfacenti.
    E così al 4′ mese siamo riusciti ad arrivare all’allattamento esclusivo “spudorato” a richiesta e proprio dove ci capita: trovo che la praticità di questo gesto d’amore e accudimento alla luce del sole sia diventato sempre più piacevole gioioso e rilassante per tutti e 4. Inoltre ho la sensazione che la nostra testimonianza di serenità susciti tenerezza, meravigli per la sua semplicità, trasmetta amore e conquisti umanamente chi ci guarda.

  6. Non è solo fortuna, sai. È perseveranza, è resistere al primo mese quando magari il seno ti fa così male che ogni volta che il bimbo puppa è una piccola tortura, è lottare con tiralatte impacchi argilla perchè il seno diventa pieno di sassi se hai troppo latte, è il non poter delegare mai perchè devi essere sempre presente…. Allattare non è ‘fortuna’, è un atto d’amore costante e non è sempre bello e facile! Ho partorito la mia terza bimba cinque giorni fa e dalla clinica di cinque partorienti solo io sono uscita allattando la piccola!, le altre avevano desistito perchè ‘faceva male’ e ‘avevano i taglietti’, parole testuali!
    Non è certo questione di mamme di serie a o b, però un pò di merito io me lo prendo

  7. Che una mamma abbia scritto…mi scuso per avere messo l’indicativo al posto del congiuntivo. Così non si dirà che non sò scrivere,ahah.

  8. Riguardo Chiarafdn
    Con il termine troll, nel gergo di internet, e, in particolare, delle comunità virtuali, si indica una persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l’obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi. (fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

    Chiara, che lo sappia o no, é un troll. Consiglio caldamente di ignorarla.

    baci a tutte/i !

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