Ciao a tutti, anche se sembra ieri, sono passati ben 4 anni e mezzo dall’uscita della prima edizione di “Autosvezzamento per tutti”, ed oggi ti presento finalmente la nuova edizione, ampiamente riveduta e corretta, di Autosvezzamento per tutti.
Ma che bisogno c’è di una nuova edizione?
Perché negli anni ho ricevuto tanti commenti, sia in privato, sia sotto forma di recensione su Amazon, molti lusinghieri, alcuni non così tanto, che mi hanno aiutato a trovare un modo per migliorare il mio libro. Così ho cercato di fare mie molte delle osservazioni, positive e negative, che mi sono state fatte, mantenendo però quella che è la natura di “Autosvezzamento per tutti”.
Quindi vediamo cosa NON è cambiato
Come dico in quarta di copertina,
“Autosvezzamento per tutti non è solo un libro di ricette, né un manuale sull’autosvezzamento, ma una guida per aiutare i genitori ad affrontare serenamente il passaggio dei propri figli dall’alimentazione solo lattea a quella solida.”
Questa idea di base non la potevo abbandonare, perché va contro quello in cui fermamente credo, ovvero che i genitori devono poter essere messi in grado di fare le loro scelte ragionate assieme ai loro bimbi, e non limitarsi a seguire un “decalogo per un buon autosvezzamento”. Di regole e regolette ce ne sono fin troppe in giro, invece quello che serve è aiutare le mamme e i papà a rendersi conto che, sì, sono in grado di crescere i loro figli. In questo senso mi piace pensare che “Autosvezzamento per tutti” sia un libro un po’ diverso da tanti altri.
I riferimenti allo svezzamento “tradizionale” rimangono al minimo. Non potevo non nominarlo affatto, ma dato che non mi interessa fare paragoni, peraltro impossibili, ho fatto del mio meglio per non dilungarmici.
Ma allora, in che modo Autosvezzamento per tutti È cambiato?
In questa edizione i contenuti risultano più facilmente fruibili. La grafica è più moderna e la copertina è stata rinfrescata. Diverse parti sono state modificate, un po’ per aggiornarne i contenuti, e un po’ per rendere il discorso più chiaro. In generale ho riorganizzato il contenuto del libro per consentirne una lettura più semplice e fluida. Tutta la bibliografia è stata controllata e aggiornata per renderla facilmente consultabile; se voleste approfondire ulteriormente alcuni argomenti, è lì che vi aspetta.
Il libro è sempre diviso in due parti, ma ora la distinzione tra le due è più netta: nella prima parlo di argomenti relativi all’alimentazione complementare, mentre la seconda è dedicata esclusivamente alle ricette.
Ricette (con aglio e peperoncino?)
La prima ricetta non è cambiata e questo tengo a precisarlo. Ad aprire le danze c’è ancora la pasta aglio olio e peperoncino, nonostante abbia scatenato tanti reazioni negative. A mio avviso però è importante in quanto è quasi un simbolo di come i bambini possono mangiare quello che mangiano i genitori; anche l’aglio; anche il peperoncino. Per un po’ ho pensato che sarebbe stato più facile eliminarla senza fare tanto chiasso, ma alla fine credo che il libro ne avrebbe, nel complesso, risentito, per cui, alla fine, l’ho voluta lasciare nel posto di onore di “prima ricetta”.
Ricordo anche che le ricette, tutte provate “sul campo” da genitori a da bambini, valgono per tutti. Sono ricette per tutta la famiglia che i genitori cucinano per loro stessi e che se i bambini, specialmente all’inizio di questo percorso, vogliono assaggiarle, non ci sono problemi. Quindi sono per tutti, sono DAVVERO adatte a tutti, dai 6 mesi fino ai 101 anni, anche se c’è l’aglio!
Insomma, questo libro serve a chiarire cosa sia l’alimentazione complementare a richiesta, o autosvezzamento, e a convincere i dubbiosi che sia DAVVERO per tutti. È certamente per tutti i bambini, ma anche per tutti i genitori, anche quelli che non se ne rendono ancora conto.
Quindi, buona lettura, e se avete commenti da fare, sia positivi che negativi, ma meglio positivi, mandatemeli via email o come recensione su Amazon.
Ciao e alla prossima!
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