Quando si inizia l’autosvezzamento e il bambino ha solo 6 mesi, tutto sembra andare così incredibilmente piano, sembra non succedere niente. Così ci si trova ad immaginare come andranno le cose: quand’è che mangerà come noi? Come sarà quando userà le dita come pinzette? Come sarà quando inizierà a voler usare le posate? E tra 2 mesi cosa succederà? Che bambino sarà quando avrà 2 anni? In altre parole, ma è vero che l’autosvezzamento finisce?
Oggi ChiaraC ci racconta la storia sua e di Sofia regalandoci per un attimo un’immagine del futuro anche nostro e dei nostri bimbi.
“Il mio autosvezzamento”, è il titolo del diario alimentare che avevo iniziato, quasi due anni fa, quando Sofia aveva iniziato a mangiare con noi. Il diario è durato poco, devo dire, ma tuttora rileggerlo mi emoziona.
Proprio l’altro giorno, (in un momento di nostalgia?) mi sono guardata tutti i video e le foto di Sofia “autosvezzante”. All’inizio infatti era una grossa novità, e se guardo le foto e i video di quando aveva 6-8 mesi devo dire che il 90% forse sono “scene di ordinario disastro in cucina”, ma quante soddisfazioni! Poi iniziano a calare, poi arrivano altre tappe “interessanti” (tipo i primi passi) e poi pian piano, il fatto che mangi, che mangi con noi, diventa così parte della normalità che di foto non ce ne sono ovviamente più.
È incredibile come riguardandole si vedano tante piccole tappe. Anche cose che non ricordavo o che non avevo notato al tempo. Dalle prime colazioni insieme, mentre si mangiucchiava un biscotto, ai primi (santi subito) fusilli. Poi c’è il video in cui commentiamo sotto (sì, non riuscivamo mai a stare zitti) “mah… ne avrà mangiati 10 o 12!”.
Si vedono le richieste, dapprima faceva una sorta di movimento con le braccia in alto, e un verso veramente caratteristico, il mese dopo (tipo a 8 mesi), quando il piatto era vuoto me lo dava indietro. Addirittura (e questa non l’avevo mai notata!) una richiesta precisa di parmigiano sulla pasta! Il papà si stava mettendo il parmigiano, e lei ripete prima il gesto del papà, e poi indica il parmigiano (e poi papà glielo dà).
Poi si vede come selezionava da un piattino con frittata, broccoli e carote, la sola frittata. Come cambiava la presa, da manciate intere, a una sviluppatissima presa a pinza (10 mesi), mentre tirava su uno a uno i mirtilli (nonna di sottofondo in visibilio).
Dalla prima tagliatella, data per prova, a quello che è passato alla storia come “the Spaghetti incident” (eravamo fuori, a una specie di self service, e la cosa che mi è sembrata più “sana” era la pasta, ma il formato era solo spaghetti (!) e con un sugo alla “specie di ragù”(!!) credo che quella volta mi sono quasi pentita anche io di non avere un vasetto dietro). E poi tecniche sviluppatissime, con tagliatelle, linguine e spaghetti.
Il progredire dell’apparecchiatura, da un piattino con 3 pezzi di fusillo sopra, a un piattino con una bella manciata di pasta e forchetta a corredo. E i primi esperimenti con la forchetta (che mi hanno fatto illudere… per molto tempo lo strumento preferito sono state le mani).
E poi, il video di settembre, un anno appena compiuto, mentre si mangia con eleganza della frutta un pezzetto alla volta; li mette in bocca e li manda giù (altra nonna di sottofondo stupita). Sempre di settembre la colazione con uno dei primi “pucciamenti” di biscotto nel latte. E sempre dello stesso periodo foto orgogliosa con la sua melina intera fra le mani.
È vero, l’autosvezzamento finisce (prima o poi…)
È stato veramente emozionante rivederli (assieme a lei anche). Sofia ha un ottimo rapporto con la tavola e col cibo. Mangia tutto, ha i suoi gusti, ora ovviamente si fa ben capire (beh, si è sempre fatta ben capire, a quanto pare). Io la classifico come una “mangiona”, anche se devo dire non ho idea di quanto mangi, a parte pasta o riso, che di solito conto 50 grammi per lei. Ma non è nemmeno questo che volevo dire. Guardando ieri le foto, e quindi rivivendo questo percorso di crescita, ci siamo resi conto che per noi è stato divertente, sì, proprio divertente.
Non è mai stato fonte di ansie, ci siamo proprio sempre messi lì a tavola, e ci siamo gustati lo spettacolo, perché questo è stato, di vederla pian piano incuriosirsi, avvicinarsi e partecipare alla tavola. Non riesco ad immaginare come potrebbe essere stato altrimenti. Sofia, felicemente autosvezzata, e in attesa di una (quasi sicuramente) sorellina. Finito di vedere i video ci siamo detti: chissà come sarà, fra poco meno di un anno, quando inizierà anche l’altra. Sarà interessante!
Quale spot migliore? W l’autosvezzamento!!!
5 risposte
Un racconto veramente molto bello, emozionante, ben scritto. un abbraccio a Chiara e Sofia (e al papà!).
per ora pure noi ci divertiamo un sacco…non vedo l’ora di raccontarvi il finale!!
noi in realtà abbiamo iniziato lo svezzamento in modo tradizionale, ma sempre un po’ “easy”, cioè non controllavo mai precisamente le dosi e le davo da assaggiare anche quello che mangiavamo noi. verso gli 8 mesi ha iniziato a rifiutare le pappe e voleva la pasta al sugo! l’ho assecondata, le davo la pasta, la verdura cotta tagliata a pezzettini, la frittata, il pesce al forno… lei mangiava tutto con le mani e non voleva essere imboccata, se non con cose troppo liquide come lo yogurt. insomma, ho fatto un autosvezzamento “fai da te” e me ne sono resa conto soltanto dopo 🙂 adesso ha due anni e mezzo, da qualche mese usa le posate, ma non sempre, e io le ricordo gentilmente che le dovrebbe usare, ma senza insistere troppo, convinta che piano piano scoprirà da sé che è più comodo usarle. tant’è vero che quando usa le posate alla fine del pasto mi dice “guarda mamma! mani tutte pulite!” mangia di tutto, ogni tanto rifiuta qualcosa che non le piace, quando è sazia mi dice “no voio più” e io non la forzo mai. alla fine non so quanto mangia, però è alta 97 cm e pesa 15 chili 🙂 a tavola è allegra, sta seduta composta, chiacchiera mentre mangia e si diverte. insomma, per me è un’esperienza positiva! speriamo che anche con il secondo/a in arrivo ad agosto vada tutto così bene 🙂
@Giulia Sandrin ho fatto qualcosa di simile col mio primo figlio 4 anni fa, quando ancora non si sentiva parlare di AS. un metodo pratico e un’esperienza positiva che ho poi seguito anche con il secondo ma ancora più libera da paure e paranoie… sapendo già bene cosa un bambino di 7-8 mesi è in grado di gestire e mangiare. 😉
Bellissimo racconto Chiara! Sofia è una meraviglia!
È verissimo quello che dici: ogni scoperta dei nostri bimbi autosvezzanti è un’emozione per i genitori ed è davvero uno spasso starli a guardare mentre esplorano, prima, e gustano, poi, il cibo vero!
Complimenti! E tanti auguri per la cucciola in arrivo!