Diciamocelo: uno delle cose più belle dell’autosvezzamento è poter andare a mangiare fuori con i bambini così… “nature” 🙂 come si va a fare una passeggiata, cioè – per chi ha subito l’imprinting dello svezzamento tradizionale – senza doversi portare dietro thermos e barattolini! Non per niente un sacco di mamme che sono passate dalle pappe all’autosvezzamento vivono questa cosa proprio come una liberazione.
Insomma, uscire a mangiare fuori con i bambini, che sia al ristorante o a casa di amici o parenti, si può fare senza doversi portare dietro mezza cucina e senza richiedere trattamenti speciali, e può essere improvvisato senza farsi tanti problemi.
Al ristorante
Andare al ristorante con un bambino autosvezzante può essere una cosa divertentissima, ve lo assicuro… Non solo per il senso di libertà che dà il sapere che ci si può fermare ovunque e in ogni momento, quanto per gli sguardi stupefatti che in genere la gente lancia a bambini di 8 mesi che “addentano” una fetta di pizza! Credetemi, è veramente uno spasso 😀
Per onor di verità, però, per quanto si sia easy e proni all’improvvisazione, secondo me un minimo di attrezzatura per pranzare con il piccoletto tuttavia ci vuole. Noi non siamo mai stati dei grandi frequentatori di ristoranti e l’esperienza non è molto vasta, però vi posso lasciare alcune considerazioni e un consiglio o due.
Le cose che personalmente ho trovato davvero utili sono:
- Il seggiolone tascabile di stoffa.
Di norma cercavamo un locale che avesse un seggiolone, ma a volte o questo seggiolone è di quelli senza barra tra le gambe, e rischi di trovarti il pupo sotto al tavolo, o è di quelli super ingombranti, oppure non c’è proprio… Allora in questi casi sfodero dalla borsa il mio bel seggiolone di stoffa tascabile: in pratica un aggeggio che si attacca ad una qualsiasi sedia normale e tiene il bambino saldamente al suo posto. Questo è davvero una delle poche cose che credo siano davvero utili e che consiglierei a chiunque. Per noi è stato un must delle vacanze.
Oltre alla versione da grande distribuzione (link Amazon), se ne trovano anche fatti a mano, oppure si possono reperire cartamodelli per farseli da soli, come questo.
L’unico neo è che il bambino sta seduto molto in basso rispetto al tavolo, per cui è ideale per situazioni più sportive del ristorante, tipo al bar o in gelateria. Male che va c’è sempre il classico cuscino o l’elenco del telefono (ma si trovano ancora?) a venirci in aiuto.
- Bavaglino coprente o grembiulino
Qui trovi alcuni esempi di bavaglino/grembiulino. Copre tutto, e dei vestiti che ci sono sotto davvero non c’è da preoccuparsi. Eh sì, ne siamo stati grandi fan ma… puntualmente ce lo scordavamo!! Allora ci arrangiavamo con una soluzione alternativa, tipo alla maniera ruspante: tovagliolo legato intorno al collo :-D. E se è bello grande magari si riesce anche a legarlo dietro la schiena o vi potete lanciare in qualche legatura-origami che faccia al caso vostro 🙂
Insomma, ci si arrangia. (Altre idee le trovi nella pagina del “Cosa vi serve“)
E per finire, un po’ di santa pazienza e tanti sorrisi colpevoli e rassegnati da regalare al cameriere di turno in cambio del caos che inevitabilmente troverà attorno alla sedia di vostro figlio… Ma mettiamola così: la tovaglia e i tovaglioli li lava la lavanderia, quindi un po’ di pasticciamenti tutto sommato non creano danno a nessuno; se poi uno ha l’accortezza di ripulire un minimo durante il pranzo e dopo aver finito, direi che poter mangiare tutti insieme scegliendo dal menu quello che ci piace di più invece che passare il tempo ad intrattenere un piccolino che si annoia perché non ha niente da fare mentre gli altri mangiano… è impagabile.
Cosa ordinare?
Noi abbiamo fatto così: finché eravamo in 3, ordinavamo solo per noi adulti cose che fossero facilmente gestibili dalla bambina, cioè cibo adatto sia per formato che consistenza, quindi magari invece degli spaghetti allo scoglio si prendeva la pasta corta locale con i gamberetti, per dire; quando siamo diventati in 4 abbiamo cominciato ordinando per 3 con gli stessi principi.
Da casa portavamo sempre della frutta, ad esempio una banana o dei frutti di bosco d’estate, da sfoderare a fine pasto!
Per il piccolo autosvezzante è sufficiente farsi portare un piatto in più in cui mettere a disposizione assaggi vari o da mettere davanti; questo chiaramente dipende dall’età. Un bicchiere, un cucchiaino o una forchetta e il gioco è fatto. Anzi, no, il gioco sta per iniziare!
Poi, una volta che il bambino è cresciuto e inizia a mangiare quantità grandi abbastanza perché ci sia bisogno di ordinare qualcosa in più, invece di ricorrere al menu per bambini (che è comunque indirizzato a bambini più grandi, ovvero per quando sono diventati iperselettivi) provate a chiedere al cameriere di darvi una mezza porzione di un qualsiasi piatto del menu: mezza porzione, mezzo prezzo 😉
A casa di amici o parenti
Se andate a cena a casa d’altri e vi scoccia l’idea di rendergli il pavimento impraticabile e la tovaglia un campo di battaglia, vi propongo questa idea: se usate uno di quei seggiolini che si attaccano al tavolo, procuratevi una tovaglietta di plastica da incastrarci sotto in modo che il bambino possa pasticciare là sopra: proteggerà la tovaglia e vi farà sentire meno in imbarazzo. Per il pavimento, potete giocare d’anticipo e chiedere al padrone di casa un telo da mettere sotto il seggiolone o la sedia. In linea di massima, probabilmente vale la pena mettere a conoscenza l’oste di quello che potrebbe accadere e spiegargli in due parole come funziona l’autosvezzamento: aiuta il padrone di casa a stare più tranquillo e a godersi lo spettacolo insieme a voi nonché a limitare l’imbarazzo per il macello!
Tuttavia non raccontiamoci frottole, alcuni criticheranno senza sosta, molti durante il pasto, con battute e frecciatine o con critiche schiette, altrettanti lo faranno dopo che ve ne sarete andati 🙂 Che ci vogliamo fare? Niente, se sapete che il terreno è minato andate preparati, le osservazioni e le domande sono sempre le stesse:
“Ma così stozza…! Oddio… Oddio! Oddioddioddio! Aiuto! Mettilo a testa in giù!!!”
“Ma che roba…” scuote la testa “guarda lì che macello… Vieni qua, stellina di nonna, vieeeeni qua che ti pulisco tutto il facciiiino…. eeecco fatto… ohhh… Eeehhh! Sì! Bravo! La mamma ti fa sporcare tutto-povero-pucci-pucci-della-nonna…”
“Ma perché non lo aiuti? Ha fame, non vedi? Non vedi che non ce la fa? Ma perché lo devi torturare così e fargli fare tutta sta fatica-io-non-lo-so-se-ti-pare-una-cosa-da-fare-bla-bla-bla… ”
“Non gli farà male mangiare la banana così… intera? Ha solo 13 mesi…”
“E il limoncello a fine pasto non glielo dai?” ghigno.
E via discorrendo, il repertorio è lungo (raccontatecele, dai :D)
Ma altri se la godranno alla grande a vedere il piccoletto mangiarsi da solo manciate di fagiolini 🙂 e lo racconteranno in giro e per anni a venire! Dopo tutto è solo dando l’esempio che si cambia il mondo.
Insomma, mangiare fuori con i bambini autosvezzanti richiede davvero poca preparazione.
È facile e rilassante? Dipende. Può essere molto facile oppure un po’ un’impresa a seconda del bambino che ti è toccato in gestione. Con la piccola BM, ad esempio, era facile mantenere una decenza, lei era calma e tranquilla (ah, bei tempi…). Ma con C, che faceva dei lanci del giavellotto con cibo e posate, sarò onesta e vi dirò che… uscire a cena è stato decisamente più complicato e stressante. Però il punto è: sarebbe stato diverso se le avessimo imposto uno svezzamento più “da caserma”? La mia risposta è: no, sarebbe stato peggio. E così per qualche mese ci siamo goduti la nostra piccola selvaggia più in casa che fuori.
E voi come vi attrezzate per mangiare fuori con il vostro piccolo autosvezzante?
Raccontatecelo nei commenti e ricordate che con le vostre storie aiuterete chi verrà dopo di voi.
104 risposte
Dategli tutto quello che offre la casa o il ristorante senza farvi influenzare dagli sguardi allucinati di tutti quelli che Bi circondano .. Basterà poi il sorriso contento del vostro bimbo/a con in bocca una pennetta al sugo o alla carbonara x acquietare tutti i commensali ;)))
ecco mi guardano come una mamma sciagurata e incosciente…
Anche io alza sedia, pagato sui 30€ della Prenatal, con vassoio, utilissimo per non sporcare troppo la tovaglia visto che ancora non usa il piatto.
Io x le uscite ho preso un alzasedia tipo questo:
Il mio é della Poupy e l’ho pagato 29€ trovato al supermercato Bennet
http://www.bellamamma.it/product/sack-n-seat-seggiolino-portatile-leggero-di-tessuto
Ylenia Tarroni, credo questo post sia per te 🙂
Voce un po’ controcorrente: il seggiolone di stoffa mi era sembrato sulla carta una gran cosa, tanto da farmelo regalare, ma invece mia figlia, forse perche’ si trovava troppo in basso non lo ha mai apprezzato molto. In realta’ lei e’ voluta sempre stare in braccio a noi…. Devo dire che questo non ha mai reso i pasti particolarmente rilassanti :-). Per lei non abbiamo quasi mai ordinato apposta ma sempre scelto per noi qualcosa che pensavamo potesse piacerle. Al primo bambino invece (non AS- ma cucina familiare dall’anno) se non ordinavamo qualcosa apposta (e non dal menu bimbi) rimanevamo digiuni noi.
I menu bambini credo siano una contaminazione americana…dove hanno un loro perchè…le porzioni da adulti sono delle quantità impressionanti…quelle da bambini un po’ più decenti
Inoltre io ho un’osteria e le mezze porzioni per i bimbi le faccio e pagano la metà’ …
Spesso prendere il menù bebè lo paghi di più che un primo piatto da adulti, più goloso e appetibile per mio figlio!