Ci sono alimenti che tutta la famiglia dovrebbe evitare per avere un’alimentazione più sana? Esiste un’alimentazione che favorisce il cancro, una sorta di “alimentazione cancerogena”? Domanda importante ma alla quale è difficile rispondere in maniera anche vagamente esaustiva. Tuttavia ci viene in aiuto una newsletter che ho ricevuto qualche tempo fa. Me l’ha mandata la AIRC, l’associazione italiana per la ricerca sul cancro, ed era dedicata al tema “Ci sono alimenti da eliminare del tutto dalla dieta per prevenire il cancro?”
Quello che state leggendo è la trascrizione del video (che trovate qui o cliccando sull’immagine in alto) uscito l’altro giorno sul canale YouTube.
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Ciao sono Andrea di autosvezzamento.it e in questo articolo vi voglio raccontare in breve cosa dice l’AIRC su alimentazione e tumori.
Esiste un’alimentazione cancerogena?
Esistono alimenti da eliminare per prevenire il cancro?
La risposta è che in presenza di determinate patologie eliminare del tutto uno o più componenti della dieta può effettivamente essere necessario, però IN PRESENZA di patologie, ma in linea generale le cosiddette “diete senza” – vi ricordo, dice l’AIRC – non servono e anzi possono provocare danni alla salute. Cominciamo ad esempio con la dieta “Senza zucchero”: al momento non ci sono prove scientifiche certe di un legame diretto tra consumo di zucchero e aumento del rischio di tumori.
Chiaramente gli zuccheri in eccesso possono portare un aumento di peso e questo è un noto fattore di rischio per diverse patologie. Tuttavia eliminare del tutto gli zuccheri dalla dieta è non solo un impresa ardua, ma un’azione priva il senso e possibilmente persino pericolosa per la salute. Al momento i dati scientifici disponibili non permettono di affermare che seguire una dieta senza zuccheri possa ridurre il rischio di sviluppare un tumore o possa migliorare la sopravvivenza di chi ha già ricevuto la diagnosi in questo senso.
È vero sì che si vedono degli studi che potrebbero collegare lo zucchero alle cellule tumorali, ma in questo momento si parla soltanto di ipotesi sperimentali che non possono essere applicate alla tavola di tutti i giorni. Tra l’altro l’organismo produce zuccheri anche da altri macronutrienti anche se si smette di introdurli con la dieta.
E per quanto riguarda i grassi? I grassi sono spesso sotto accusa. Certo che non bisogna abusarne per 100000 motivi diversi. Tuttavia il rischio di tumore, spiega l’AIRC, non è così strettamente legato al consumo di grassi, almeno in modo diretto. Anche l’aumento del rischio di tumore legato al consumo eccessivo di carni rosse e lavorate, identificato già nel 2015, non sembra essere legato alla presenza di grassi ma a quella di altre sostanze come ad esempio il ferro contenuto nei globuli rossi. Una cosa però è certa, dare un taglio netto a zuccheri e grassi in eccesso aiuta a prevenire l’aumento di peso. Tuttavia, capite bene, “dare un taglio” non equivale a dire “abolire”.
Ma cosa significa consumare zuccheri e grassi in eccesso? Per saperne di più possiamo consultare le tabelle dei LARN, che ho cito sempre anch’io, e che ci danno quantomeno delle linee indicative sui consumi medi o auspicabili o talvolta massimi di determinati macronutrienti. Per fare un esempio in persone adulte senza particolari problemi di salute le calorie all’interno della dieta quotidiana dovrebbero provenire per il 60% dagli zuccheri e dal 25 – 35% dai grassi.
Però facciamo attenzione che zuccheri e grassi non sono tutti uguali. Ad esempio, tra gli zuccheri quelli più pericolosi per la salute, quindi da ridurre, sono quelli aggiunti che mettiamo nel cibo e bevande, o meglio, come dicevo in un altro video sono i cosiddetti “zuccheri liberi”, ovvero non solo il “classico” zucchero bianco, ma anche gli zuccheri che provengono da frutta processata, succhi di frutta, estratti, centrifugati o anche, cosa che ha causato molto scalpore, gli omogeneizzati.
Non bisogna cadere nel tranello di pensare che, per dire, lo zucchero bianco sia peggiore dello zucchero integrale, o del succo di mela, o di quello che troviamo dentro un succo di frutta senza zucchero aggiunto. Questi tipi di zuccheri sono tutti uguali, per cui non facciamoci infinocchiare dall’idea che un prodotto dolcificato con il succo d’agave sia migliore di uno che contiene qualcos’altro. Sono entrambi da limitare nello stesso identico modo. Per maggiori informazioni e per una discussione più dettagliata vi rimando ai video dedicati.
Il discorso è simile per i grassi da ridurre che sono in particolare quelli saturi, anche se è impossibile eliminarli del tutto.
L’AIRC poi vuole spezzare una lancia in favore del glutine. Gli alimenti più spesso sotto accusa come nemici della salute sono quelli che lo contengono. Ancora una volta però il rischio di errori e fraintendimenti è alto, e anche se sugli scaffali dei supermercati sono sempre più numerosi prodotti gluten free, questi vengono ricercati e consumati da milioni di consumatori senza una reale necessità medica. Gli esperti dell’Associazione Italiana Celiachia spiegano che l’esclusione di alimenti che contengono glutine è necessario solo per chi soffre di celiachia, circa l’1% della popolazione in Italia e in Europa.
La maggior parte degli studi scientifici negano che vi sia un beneficio nel seguire una dieta senza glutine per celiaci quando celiaci non si è. Inoltre non è possibile escludere effetti collaterali derivanti una dieta priva di glutine, in primo luogo carenze nutrizionali. In ogni caso in termini di prevenzione oncologica non ci sono oggi dati che dimostrino un legame tra assunzione di glutine e aumento del rischio di tumori nella popolazione in generale.
Non possiamo poi non nominare latte e derivati che spesso vengono additati come nemici della salute per diverse ragioni, tra cui la presenza di lattosio per chi è intollerante. In questi casi è chiaramente necessario fare attenzione al consumo di latte e derivati. Tuttavia gli studi più recenti non hanno in genere osservato legami significativi tra il rischio di sviluppare un tumore e consumo di latticini anzi in alcuni casi sembra esserci un effetto protettivo contro i tumori. Una dieta che escluda a priori latte e latticini, ci ricorda sempre l’AIRC, potrebbe avere conseguenze sulla salute generale a partire dalla carenza di nutrienti essenziali come il calcio, oltre a NON portare vantaggi certi nella prevenzione oncologica.
In conclusione ridurre il rischio di sviluppare malattie tipiche dell’invecchiamento compresi alcuni tumori attraverso le scelte alimentari di tutti i giorni non è un’utopia, però i risultati non si ottengono eliminando un singolo alimento, ma adottando una dieta complessivamente varia ed equilibrata. Data la complessità dell’argomento è importante compiere sempre scelte consapevoli, a partire da leggere SEMPRE le etichette dei prodotti acquistati per sapere che cosa contengono. In caso di dubbio chiaramente rivolgersi al proprio medico. Eliminare uno o più alimenti dalla dieta, anche se con le migliori intenzioni, può essere un grave errore e portare a serie carenze nutrizionali.
L’aumento di prodotti che vantano sulla confezione di essere “senza qualcosa” possono aiutare la persona con una diagnosi di allergia o di celiachia, ma non la popolazione in generale che non soffre di questi disturbi. Inoltre spesso l’ingrediente sostitutivo non è migliore di quello eliminato. Ad esempio, come dicevo in precedenza, i prodotti senza zucchero: bisogna valutare bene con che cosa hanno sostituito lo zucchero, supponendo che lo zucchero sia stato veramente sostituito e non nascosto. L’organismo ha bisogno in realtà di una dieta equilibrata che contenga in giuste proporzioni tutti i nutrienti necessari al suo funzionamento.
Infine l’AIRC dice, e vi invito a scrivere tutto ciò in grandi lettere e appendere questa scritta in giro per casa,
E tu segui una “dieta senza”? Preferisci comprare “alimenti senza” perché effettivamente ne ricavi giovamento? Chi ti ha dato questo consiglio?
Dicci come la pensi sulla questione dell'”alimentazione cancerogena” e raccontaci la tua esperienza nei commenti.
Ciao e alla prossima.