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Un secondo svezzamento: rieducare alla tavola

Svezzare di nuovo un bambino già grande è possibile? Ovviamente non parlo di svezzare nel senso classico del termine, ma di una specie di secondo svezzamento; mi riferisco all’approccio verso il cibo in senso generale, di bambini di magari 3 o 4 anni, che insieme alle loro famiglie vivono il momento del pasto in maniera conflittuale e che spesso non mangiano “cibo normale”. Che hanno un rapporto difficile con il mangiare, rapporto che è iniziato tanto tempo prima, durante lo svezzamento, e che si è incancrenito al punto che sembra impensabile che possa essere diverso da come è.
Ma è possibile ritornare indietro, percorrere i passi che non abbiamo percorso anni fa e riscoprire un modo tutto nuovo di concepire il mangiare?

Questa è la storia di Antonella, in risposta a un’email della newsletter 🙂

Più leggo e più capisco quanto siamo tutti o quasi tanto indietro negli anni sul “dar da mangiare” ai propri figli. Io sono mamma di 2 bimbe, una di 3 e mezzo e una di quasi 3 mesi . Da quando ho SCOPERTO l’autosvezzamento mi sono resa conto di aver impostato molto male l’approccio della mia prima figlia con il “cibo normale”, e di quanto io mi sia fatta influenzare – e non poco – da mamma, parenti, pediatra e chi più ne ha più ne metta.

A oggi mia figlia “grande” ha un pessimo rapporto con il cibo e tutti dicono che è molto magra, compresa la pediatra, e soprattutto mia mamma, anche se a me non sembra (14kg per 1 metro e fa 4 anni a febbraio).

A. è nata a 37 settimane e già da lì tutti con l’ansia, tutti credevano che fosse deboluccia e piccola, anche se pesava già ben 3 kg e 110g, altro che piccola! Fin da subito le ho dato il mio latte, tutto bene: la bimba gradiva molto e cresceva bene. Poi ho iniziato con i vasetti di frutta e poco dopo, verso il quinto mese, con la ricettina.

All’inizio la bimba gradiva, anche perché alternavo e aggiungevo di volta in volta ingredienti al “calderone”. Non ricordo bene quando, ha iniziato a essere curiosa del nostro cibo, insomma del cibo normale, e a volersi sedere a tavola con noi (perché lei le sue pappe le mangiava da sola sempre prima che mangiassimo noi tutti), ma per la maggiore andavano omogeneizzati e pasta per bambini, il classico baby food.

Il fatto è che vivendo con i miei, la mia bimba non mangiava mai abbastanza. Questa cosa l’hanno fatta pure con me da piccola, infatti a oggi il mio rapporto con il cibo è di compensazione, se sono triste, arrabbiata, depressa, ecc, mi butto sul cibo, e da bimba normopeso che ero ho iniziato a essere la più cicciotta e ora sono obesa (160cm per 95kg) a 30 anni!

L’ho sempre costretta a mangiare di più di quanto le fosse effettivamente necessario, risultato? All’ora dei pasti nervosa e schifata! So che è colpa mia e che ora che ho scoperto il vero approccio verso il cibo la sto “risvezzando”, e non è per dire… È un vero e proprio “secondo svezzamento”.

Sto cercando di migliorare anche il mio di rapporto con il cibo, non obbligo più nessuno a mangiare, soprattutto mia figlia, che è una bimba allegra, attiva e per niente deperita, ha un fisico longilineo, beata lei! Mi sono resa finalmente conto che mangia ciò che le serve e che le piace, e che a volte ho esagerato anche a farle mangiare “schifezze” del tipo gelati, cioccolato, caramelle, fast food, ma sto cercando di evitare o quanto meno ridurre il tutto.

Lei adesso sta scoprendo veramente cosa significa mangiare per vera sua fame e non perché deve. La lascio libera di scegliere cosa, come e quanto mangiare, e senza più obbligarla, tanto se mangia meno o mangia poco o per niente non è detto che farà sempre così, anche io non ho sempre la stessa fame a ogni pasto, no? E allora perché diavolo dovrebbe mangiare lei per forza tutto?

Mi sento un po’ in colpa per come ho impostato il “primo svezzamento” ma sono certa che da quando ho adottato il “secondo” la mia bimba è più serena e lo sono anche io!

Anche sul come mangiare è cambiato tutto, fino a circa un mese fa lei voleva essere imboccata, perché io e tutti lo abbiamo sempre fatto. Errore gravissimo, direi, ma rimediabile: adesso mangia da sola e sa che io non la imbocco più, se vuole mangiare mangia da sola e mangia con me e ciò che mangio io. Fino a poco fa non mangiava cibo normale, ma spesso ancora la pastina con l’omogeneizzato o con il formaggino (cose che non le darò più)!

L’altro giorno ha mangiato una coscia di pollo da sola e con le mani, una grossa novità per lei, non gliel’ho mai fatto fare, e mi ha detto: “Mamma è bellissimo mangiare con le mani!” Mi sono emozionata molto, ma allo stesso tempo mi sono chiesta: “Perché non glie l’ho mai fatto fare?”.

Per via degli stereotipi dei bimbi perfetti che non si devono sporcare, ecc ecc.

Ha scoperto la pesca intera con la buccia, mangiata intera a morsi e non più fatta a fettine e mangiata con la forchetta, e anche la mela.
Sta riscoprendo tutto ciò che riguarda il mangiare per fame e non per forza, tra le facce attonite dei parenti che mi dicono che sono stupida a fare così, che è magra e che “deve” mangiare, piuttosto dalle un omogeneizzato!

Con Y. la mi seconda bimba, vorrei fare tutto il contrario di quello che ho fatto con A. Voglio e devo fare autosvezzamento con la seconda e a dire la verità non vedo l’ora, ma ovviamente aspetterò i suoi tempi! E niente secondo svezzamento!!

Grazie di aver creato il sito di Autosvezzamento.it, per me siete stati una salvezza, e forse anche per mia figlia, o per tutte e 2!

Vi ringrazio e non finirò mai di farlo per avermi illuminata, lo avete fatto veramente! Grazie, grazie, grazie!

Un abbraccio Antonella

I primi a doversi “risvezzare” sono i genitori: riconoscere che c’è qualcosa che non va nel nostro comportamento è il primo passo. Abbracciare una nuova consapevolezza è quello successivo.

Anche la vostra storia è simile a quella di Antonella?
Raccontatecela!

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31 risposte

  1. Anch’io situazione simile..il mio bimbo ha quasi 4 anni, con lo svezzamento ha iniziato a Mangiar e di tutto e poi si è bloccato..ha solo 4 piatti che mangia ma neanche sempre, a volte salta proprio il pasto. Io non lo forzo, mi siedo a tavola e gli propongo le sue alternative e se non vuole niente amen. Neanche all’asilo x emulazione riescono a farlo mangiare, non so che strategia adottare.

  2. Ciao a tutti e innanzitutto Auguri in questi giorni di Festa e Famiglia 🙂
    Con il mio bimbo di tre anni sono nella stessa situazione di Veronica, non vuole nemmeno toccare o avvicinarsi al cibo normale, non vuole più nemmeno il pappone con carne frullata, e da oltre un mese ormai si nutre di crackers e frutta a fatica… Chiedo il vs aiuto, come si fa un secondo svezzamento, come bisogna impostarlo? Si riesce a rimediare agli errori anche con bimbi ostinati e timorosi del cibo nuovo? Sono disperata lo confesso 🙁 grazie a tutti

    1. Ciao Ilaria e buone feste.

      Secondo me tutto si racchiude nella frase quando dici “da oltre un mese ormai si nutre di crackers e frutta ***a fatica…***”
      Cosa vuol dire” a fatica”? Ovvero, come si svolgono i vostri pasti? Così, a naso, mi viene da pensare che stati lì come gufi cercando di “invogliarlo” a mangiare qualcosa. Ti dico solo, se la situazione fosse invertita e qualcuno provasse a spingerti a mangiare qualcosa (che ti vada o meno poco importa… l’importante è la pressione esercitata), come reagiresti? Per dire, io di sicuro mi rifiuterei di mangiare 🙂
      Parti dal presupposto che i bambini non si lasciano morire di fame.
      Poi mettetevi a tavola tutti assieme. Sulla tavola ci sarà tutta una serie di cibi “normali” (compresi crackers e frutta se normalmente li mangiate), tu ti metti la benda di ordinanza che ti impedisce di vedere cosa accadde al di fuori del TUO piatto lasci che il bambino decida QUANDO e COSA mangiare tra quello che c’è in offerta. Le cose non cambieranno dall’oggi al domani, ma non vedo altre strade.
      Il tuo non è una questione di “secondo svezzamento”, ma semplicemente di imparare (TU) a fidarti del tuo bambino e di lasciarlo libero di decidere.
      Hai letto questo?
      http://www.autosvezzamento.it/se-il-bambino-non-mangia-non-forzatelo/

  3. Per quelli che le pappine non le vogliono lasciare e il genitore, un po’ per pigrizia e un po’ “purché il bambino mangi”, continua a farle indefinitamente. Qui arrivano moooolti messaggi di genitori di bambini grandicelli che non riescono ad abbandonare pappe e pappeine. /Andrea

    1. Stessa situazione. 3 anni a ottobre e non riesco a integrare la pasta al posto della pastina. Non assaggia nulla e mi arrendo nel fargli il brodo e gli omogeneizzati. Poi odia se sporca la tovaglia e non vuole assaggiare nulla che derivi dal mio piatto. E non so come fare, mi sento incapace.

      1. Ciao a tutti e innanzitutto Auguri in questi giorni di Festa e Famiglia 🙂
        Con il mio bimbo di tre anni sono nella stessa situazione di Veronica, non vuole nemmeno toccare o avvicinarsi al cibo normale, non vuole più nemmeno il pappone con carne frullata, e da oltre un mese ormai si nutre di crackers e frutta a fatica… Chiedo il vs aiuto, come si fa un secondo svezzamento, come bisogna impostarlo? Si riesce a rimediare agli errori anche con bimbi ostinati e timorosi del cibo nuovo? Sono disperata lo confesso 🙁 grazie a tutti

  4. Non capisco. Per me lo svezzamento tradizionale italiano è brodino-pappina-pure-roba sminuzzato, ma fino all’anno. Cosa vuol dire secondo svezzamento ai 3 anni?

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