Delle volte mi chiedo, i bambini schizzinosi sono una cosa inevitabile per molti di noi, oppure c’è chi questi bambini schizzinosi in fondo in fondo un po’ se li merita? ciao Sono Andrea di autosvezzamento.it e in questo articolo voglio fare alcune riflessioni sull’esistenza dei bambini schizzinosi ed del perché, anche se mossi dalle migliori intenzioni, certe volte sembra che davvero ce l’andiamo a cercare. Per far questo devo mettere parecchia carne al fuoco, ma abbiate pazienza e rimanete con me fino alla fine, altrimenti finisce che vi perdete i pezzi.
Quello che state leggendo è la trascrizione del video (che trovate qui) uscito l’altro giorno sul canale YouTube.
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Piccola storia vera: circa un mese fa ho partecipato a una discussione su Facebook che mi è rimasta davvero impressa. Si è svolta sulla pagina, che ve lo dico a fare, di un nutrizionista, non mi chiedete chi fosse che non importa. Una madre aveva postato la domanda chiedendo quante verdure dovrebbe mangiare un bambino, aggiungendo che il proprio figlio adesso non so che età avesse, un anno un anno e mezzo una cosa del genere, mangiava tante verdure. Apriti cielo: guardando le tabelle si è scoperto che mangiava troppe verdure. Troppe verdure? È possibile mangiare troppe verdure? Beh, in generale presumo di sì, dopo tutto puoi bere troppa acqua o respirare troppa aria e andare in iperventilazione. Sicuramente si può fare troppo di qualunque cosa. Ma in questo caso? Ok, a questo bambino piacevano le verdure, ma da quanto veniva descritto onestamente a me non sarebbe neanche venuto in mente di fare la domanda, figuriamoci ipotizzare di ricevere una risposta di questo genere. Eppure le sante tabelle, che non ho verificato di persona, prendo per vero le informazioni che state date, questo dicevano.
Ma il punto cruciale per me non è tanto quello che dicono le tabelle, ma l’aver PENSATO la domanda. Per quanto bene intenzionati fossero sia il genitore che il nutrizionista che ha dato il consiglio non posso non chiedermi, ma allora è proprio vero che i figli schizzinosi ce li cerchiamo, li creiamo e facciamo del nostro meglio per produrli!
In quella discussione ho detto proprio così aggiungendo che invece di ringraziare il cielo e di accendere un cero in ringraziamento del fatto che tuo figlio mangia – per il momento – le verdure, ti metti a cercare il pelo nell’uovo su quante ne mangia, scoprendo che ne mangia troppe e che bisogna diminuire (neanche a dirlo, sono stato preso a male parole).
Ora questo racconto chiaramente non è dimostrazione di niente; riferisco soltanto una conversione che c’è stata e non dico che tutti facciano così o che in tanti facciano così; non lo so. Però in quanti di noi chi più chi meno hanno cominciato a mettere bocca su quanto, sul cosa, su come, i propri figli mangiano. Alzate la mano se lo avete fatto e chi è senza peccato scagli la prima pietra!
Capisco che vogliamo fare del nostro meglio per i nostri figli, però siamo sicuri che questo è davvero il meglio che possiamo fare? Siamo sicuri che sia veramente utile, che ne valga la pena? Dire che siccome qualcuno ha detto che un bambino di tot mesi o anni debba mangiare un minimo di questo e un massimo di quello allora se non ci adeguiamo succederà chissà cosa? Qui stiamo trattando il cibo come medicina! Non ci sono mezzi termini. È equivalente a dire che se prendi che ne so 3 antibiotici al giorno Poi ti passa l’infezione, oppure, non lo so, se prendi i supplementi proteici ti vengono i muscoloni. Il discorso non è poi così diverso. Mangia un tot di questo un tot di quello un tot di quell’altro e vivrai una vita lunga e serena. Dopotutto quanti sono quelli che fanno i soldi proprio su claim (di solito farlocchi) di questo genere? Sono in tantissimi!
Premetto che voglio fare riferimento solo ed esclusivamente a persone, enti e professionisti SERI, lasciando da parte i ciarlatani e le influencer di Instagram che rappresentano un problema completamente diverso del quale non mi voglio minimamente occupare. Il problema è, su cosa si basano i claim che affermano che dobbiamo comportarci in un certo modo, mangiare in un certo modo e avere una determinata dieta? Ogni tanto viene fuori lo studio che ci dice che l’alimento X fa bene e che l’alimento Y fa male, poi dopo un po’ si scambiano le parti e via così all’infinito. Chi ci capisce niente? C’è qualcuno che ci capisce davvero qualcosa? Il problema è che bisogna rendersi conto che in termini di alimentazione di cosa effettivamente ci faccia bene o ci faccia male se ne sa poco e niente.
Questo semplicemente perché non puoi fare uno studio sugli umani prendendo, che ne so, 20000 adulti a cui fai mangiare carne a pranzo cena colazione in condizioni controllate per 20 anni, mentre a un altro gruppo per vent’anni e nelle stesse condizioni controllate, non fai mangiare carne e vedi quello che succede. Non lo puoi fare sia per ragioni etiche che pratiche. Ogni volta che si vedono studi di relativi all’alimentazione sono sempre studio osservazionali: di solito sono studi dove gli individui, i cui comportamento vogliamo studiare, riempiono un questionario rispondendo a determinate domande. Il problema è che la gente, molto spesso inconsapevolmente, non dice il vero. Un po’ perché non si ricorda, un po’ perché le domande sono complesse, un po’ perché ha un bias inconscio e via dicendo. Non è che voglia essere negativo per forza, è semplicemente un dato di fatto. Noi siamo una fonte di informazione inaffidabile per cui gli studi fatti così, anche se sono il meglio che possiamo fare, hanno una validità molto bassa.
Ad esempio sicuramente vi ricorderete dell’associazione sulla ricerca sul cancro che aveva detto che le carni trasformate sono cancerogene e che la carne rossa è probabilmente cancerogena, e, di conseguenza, ci invitava a cambiare le nostre abitudini. Di recente è uscito un altro studio che ha guardato agli stessi dati e non è che sia arrivato una conclusione diversa, ovvero non ci dice che possiamo mangiare quanta carne ci pare ,quando ci pare; ha semplicemente detto che la qualità delle evidenze è talmente scadente che è difficile se non impossibile raggiungere un conclusione valida.
Vi faccio un altro esempio più vicino ai temi di questo canale: in un altro articolo ho parlato del documento pubblicato dall’EFSA sull’introduzione dell’alimentazione complementare prima dei sei mesi. Quello è un documento molto lungo, sono oltre 240 pagine, e raccoglie un sacco di studi. Però se ci mettiamo a vedere la qualità degli studi che hanno preso in considerazione quello che viene fuori e che, nella stragrande maggioranza dei casi, la qualità delle evidenze è da bassa a molto bassa, oppure bassa, o se siamo fortunati da bassa o moderata. Il trend sembra che quando cerchiamo una correlazione, un effetto specifico, la qualità delle evidenze è scarsa. Quando invece vogliamo vedere che un effetto non c’è la qualità delle evidenze diventa Maggiore. Ad esempio ho trovato 4 casi di evidenze di qualità alta, tre dei quali sono relativi a un’assenza di effetto mentre solo uno, in cui si parlava di bambini a rischio di carenza di ferro, si diceva che effettivamente sarebbe meglio cominciare con l’alimentazione complementare prima dei sei mesi; in questo caso si è trovata, pare, una differenza significativa.
Più in generale, se ci mettiamo a cercare troveremo sicuramente che per ogni determinato alimento è vera una determinata cosa ed è vero esattamente l’opposto. Oppure nel tempo le cose cambiano per cui si raggiunge prima una conclusione e poi la conclusione opposta. E la confusione regna sovrana. Ma allora che cosa dobbiamo fare? L’unica cosa sensata da fare e assicurarsi, NOI, di mangiare una dieta varia. E per fare, NOI, una dieta varia diamo un’occhiata alla piramide alimentare che anche se magari non ha una base scientifica particolarmente valida comunque ci dà un aiuto visuale per assisterci in una variazione del menu. Più variamo, e meno ci ingozziamo, e meglio è per tutti, e specialmente per i nostri figli i quali saranno guidati, come sempre, dal nostro esempio. E non serve sapere altro. le tabelle che citavo l’inizio servono magari a livello di popolazione, per grandi gruppi di individui, ma per il singolo lasciano il tempo che trovano.
Quindi non poniamoci domande inutili. Tuo figlio mangia troppe verdure? Ringrazia il cielo; domani probabilmente comincerà a scansarle come se fossero muffa allo stato puro. Non creiamo problemi laddove non esistono e non complichiamoci la vita senza un vero bisogno. I bambini fanno gli schizzinosi naturalmente, senza noi genitori a dargli una mano. E ai professionisti che mi dicono che mio figlio mangia troppe verdure e bisogna diminuirle perché così dicono le tabelle rispondo ma andate a ca…