In quest’articolo non soffermo volutamente sull’utilità vera o presunta dei latti di proseguimento. Per chi fosse interessato, l’argomento è stato giù trattato nell’articolo che riportava il parere dell’EFSA che i latte di crescita non hanno un valore aggiunto riepetto a una dieta varia, in quello dove abbiamo parlato del PreciNutri della Mellin, e in un’intervista che abbiamo fatto a una nutrizionista dell’ospedale Burlo di Trieste.
Se vi è capitato di vedere una pubblicità della Aptamil o uno dei loro prodotti in vendita, avrete forse notato che da qualche tempo questa marca punta molto sul fatto che contenga Pronutra+™.
Ma cos’è questo Pronutra+™?
Risposta breve (se non volte leggere il resto dell’articolo): niente… una supercazzola
Risposta lunga
Sul sito web Atamil leggiamo:
Pronutra+™
una miscela esclusiva di ingredienti selezionatiPronutra+™ contiene le vitamine A,C e D che contribuiscono al normale funzionamento del sistema immunitario, olio di pesce e GOS/FOS
ma questa spiegazione non è particolarmente chiara. Tuttavia se togliamo i claim salutistici rimaniamo con: “Pronutra+, una miscela di ingredienti (che) contiene vitamine, olio di pesce e GOS/FOS“.
Per chi non li dovesse conoscere, i GOS (o galattooligosaccaridi) e i FOS (o fruttoligosaccaridi) sono dei carboidrati cosiddetti speciali meglio conosciuti come prebiotici. Non sono digeribili e una volta che si trovano nell’intestino favoriscono la moltiplicazione di batteri “buoni”.
Nelle tabelle nutrizionali si trovano raggruppati all’interno della fibra alimentare.
Messa così è più chiaro che il Pronutra+ è semplicemente una serie di ingredienti che si trovano nel loro latte raggruppati assieme e a cui è stato dato un nome di fantasia. Potrei fare la stessa cosa con la ricetta del mio dolce preferito e dire che contiene ProSquisito+, composto da una miscela particolarissima di limone, per un gusto migliorato, latte, per il calcio, e fecola per extra leggerezza.
Il motivo per cui la Danone, a cui appartiene il marchio Aptamil, utilizza questo nome sulle loro confezioni è semplicemente per idealizzare il prodotto, in quanto, contenendo il “Pronutra+” deve essere necessariamente più buono degli altri – come se il concetto di “Pronutra+” fosse conosciuto da tutti e corrispondesse a un qualcosa di ben definito.
C’è tuttavia un altro aspetto interessante che val la pena di sottolineare. Pronutra+ è un marchio che è stato registrato dalla Nutricia (che appartiene sempre alla Danone) nel 2012, come possiamo vedere qui. Tuttavia in commercio c’è tutta una serie di “Pronutra” diversi. Ad esempio qui si parla di integratori a base di proteine; invece si parla di integratori per il fitness che utilizzano il nome ProNutra (questa non è pubblicità, il link non è affiliato e il prodotto è stato scelto totalmente a caso).
Onestamente non so come mai si possa usare uno stesso marchio, nonostante sia stato registrato, per indicare più di una cosa. Probabilmente dipende dalla nazione in cui ci si trova e prova che un marchio anche se registrato non è automaticamente protetto in tutto il mondo. Tuttavia per quanto ci riguarda i motivi legali che permettono o meno di farlo poco importano.
Ben più importante, dal punto di vista del consumatore, è la confusione potenziale che può creare. Ad esempio, sulla pagina Facebook dell’AptaClub (che rappresenta la più recente incursione del brand Aptamil sui social) più di una volta ho letto che il Pronutra è una proteina, si usa in medicina, serve a questo o quello, ecc. Tutte queste informazioni vengono in parte dalla pubblicità dell’Aptamil e in parte dalla descrizione di prodotti che non hanno nulla a che fare con il baby food. il problema è che è difficile rendersi conto che ci troviamo davanti a un caso di omonimia di marchi. Nel dubbio ho anche chiesto al servizio consumatori Aptamil che mi ha detto che senza ombra di dubbio il loro Pronutra non ha nulla a che fare con proteine, integratori o fitness.
La domanda a cui non riesco a trovare risposta è perché la Danone, tra tante parole esistenti o inventate che poteva scegliere, abbia dovuto utilizzare qualcosa di già esistente (il Pronutra composto di proteine è in commercio dal 2002). Semplice svista o desiderio di utilizzare un nome già utilizzato nel campo medico e degli integratori? Chi lo sa…
Ma il Pronutra non si ferma solo al latte…
In Italia le pappe lattee dell’Aptamil vanno ancora con il marchio Milupa mentre, ad esempio, nel Regno Unito riportano solo il nome Aptamil.
Al di là degli ingredienti della pappa, notiamo che la versione inglese contiene Pronutravi+™, mentre l’italiana… no. Quindi gli italiani sono più sfigati perché devono accontentarsi di un prodotto inferiore? Vallo a sapere…
In ogni caso è interessante come prodotti simili di una stessa marca e indirizzati a una fascia di pubblico identica possano essere presentati in modo diverso a seconda del paese in cui ti trovi.
Per chi è interessato sul sito Aptamil inglese trovate la descrizione del Pronutravi+™ che è uguale al Pronutra+™.
La versione italiana non sembra essere stata addizionata con il ferro, quindi forse la differenza è che i cervelli inglesi si svilupperanno meglio (mentre in Italia ci concentriamo sul sistema immunitario) 😀 😀 Però tranquilli… leggendo la tabella nutrizionale vedo che il ferro c’è. 🙂
Potremmo passare ore a leggere le due liste degli ingredienti per cercare di capire le differenze, se ce ne sono, tra questi due prodotti, ma onestamente non credo proprio ne valga la pena. Quello che invece è importante ricordare è che “Pronutra+” è solo ed esclusivamente un nome di fantasia creato dal brand Aptamil per idealizzare i suoi prodotti e far credere che chissà cosa contengono.
Se poi vi trovate in Australia, le opzioni sono ancora diverse…
Lì non solo abbiamo il Pronutra+ (a destra nell’immagine), ma anche il Profutura!!
Se ci spostiamo a Singapore, il latte Mamil (sempre della famiglia Danone) sfoggia la sua varietà di PreciNutri:
Se leggete tutti vari nomi registrati inclusi nella versione locale di PreciNutri vi renderete conto come quella italiana faccia davvero ridere. Possibile che la Mellin non si potesse permettere di aggiungere nel logo almeno UN marchio registrato? Ma che figura ci facciamo… Forse dovremmo far partire una petizione. 🙂
In conclusione,
si scrive:
PreciNutri, PreciCARE, PreciEAZY-D, PreciQ, PreciGROW,
Pronutra, Pronutravi, Profutura, ecc.,
ma si legge…
SUPERCAZZOLA!
A tutti quelli che pensano che tutto ciò non è importante, che è solo pubblicità, che i genitori non sono tanto fessi da lasciarsi influenzare, ecc. ecc. ricordo quanto segue: la Danone nel primo trimestre dei 2015 ha visto in Europa un incremento delle vendite di cibi per neonati superiore al 10% registrando 1,22 miliardi di euro di fatturato, mica bruscolini…
26 risposte
Eh si, fortuna che c’è internet così diventiamo tutti dottori
Negli anni 70 facevano la pubblicità del dentifricio Colgate + Gardol e tutti giù a comprarlo perché non era semplice dentifricio! Il nostro vantaggio è che non siamo la prima generazione a venire frodata così e oggi internet ci consente di informarci. I nostri genitori abboccavano e basta
Sul sito web della Plasmon dicono “trattamento termico breve e delicato”; vai a sapere che vuol dire. In ogni caso è vero che i SdN contengono più frutta di quelli “normali”, anche se non sono convinto che ci dicano tutto… Ad esempio c’è troppo zucchero e fibra al loro interno e da qualche parte deve pur venire. /Andrea
Giorgia GM, tutto il baby food c’entra… Se ci sono claim che alcuni cibi sono migliori di altri bisogna indagare.
Da qui a dire, a ma al mio devo dare il babyfood X altrimenti gli manca il nutriente Y e gli succede Z il passo è mooooolto breve 🙂
Ma che c’entra con l’autosvezzamento?
Nel mio caso il pediatra mi ha detto di comprare il meno caro perché x legge sono tutti uguali