Forzare un bambino a mangiare: alcuni esempi (due li ho visti in prima persona) di genitori che, all’ora dei pasti, trovano indispensabile inserire anche la pratica di attività sportive, ludiche o di intrattenimento vario per assicurarsi che i figli mangino (di più):
- Devo rincorrere mio figlio per tutta casa per farlo mangiare
- All’ora dei pasti guardiamo sempre il suo cartone animato preferito altrimenti niente
- Se non la distraggo con qualcosa non apre la bocca
- Lo so è sbagliato, ma mio figlio è inappetente, quindi devo fare i salti mortali per farlo mangiare.
È giusto, in alcuni casi, ricorrere a trucchi, distrazioni, rincorse per tutta casa per far mangiare un bambino?
La risposta breve è: NO, MAI
La risposta più lunga e dettagliata è: ASSOLUTAMENTE NO. MAI. IN NESSUN CASO!
Quando se ne parla di solito la maggioranza è d’accordo che non sono cose da farsi, ma dopo un po’ arrivano quelli che dicono (a titolo di esempio… l’elenco potrebbe essere molto più lungo):
- sì, ma nel mio caso…,
- sì, però…
- fate presto a parlare, voi
- ogni bambino è a sé
Alcuni esempi di risposte che possiamo darci quando veniamo presi dalla tentazione di insistere sono:
- Il bambino non finisce il biberon. Pace… il prossimo lo farò un po’ più piccolo
- Non cresce… come faccio? Mica deve mangiare per forza; adesso butto la bilancia!
- Il bambino non finisce il piatto. È segno che non gli va. Mangerà più tardi.
- Non c’è verso… quello che gli metto davanti non lo mangia… Forse è talmente abituato a me che insisto, che tutta questa tiritera è ormai diventata parte della routine
- Ecc, ecc.
Forzare un bambino a mangiare? Un “dialogo”
1) È controproducente
I genitori devono imparare da subito che non solo è inutile forzare qualcuno a mangiare, ma è controproducente in quanto rischia di trasformare quella che è un’attività normale in qualcosa più simile a una punizione che a un’attività piacevole.
“Si, hai ragione, ma nel mio caso…”,
“No!”
2) E se capitasse anche a voi?
Pensare di sapere quanto una persona deve mangiare più della persona stessa è davvero presuntuoso. Voi sareste contenti se qualcuno vi inseguisse per casa con una forchetta piena?
“Però il mio bambino…”,
“No!”
3) Bisogna scoprire la causa, non nascondere i sintomi.
Se è vero che un bambino non mangia e deperisce, allora bisogna scoprire cosa c’è che non va. Di certo il problema non si cura facendo le corse dentro casa cantando “I tre piccoli porcellin”; un tale atteggiamento può solo peggiorare le cose a lungo termine o creare problemi laddove problemi non c’erano.
“Ma il pediatra mi ha detto…”,
“No!”
4) I bambini non stanno lì per manipolare i genitori
Insistendo, specialmente con bambini molto piccoli, si accetta che il bambino sia capace di non mangiare, anche se affamato, per farci dispetto… Non c’è bisogno di sottolineare quanto sia assurda una cosa del genere. Se un bambino di pochi mesi o di pochi anni non mangia, lo fa semplicemente perché non gli va e insistendo possiamo solo peggiorare le cose. È vero che negli adolescenti o negli adulti si possono instaurare meccanismi psicologici deleteri o addirittura distruttivi nel proprio rapporto con il cibo, ma anche in quel caso il problema si risolve curandone le cause, non il sintomo.
“Fai presto a parlare…”,
“No!”
5) L’alimentazione non deve essere vissuta come un obbligo
Vogliamo poi parlare dei video (inadatti per i deboli di cuore e/o stomaco…) che abbiamo mostrato parlando di Svezzamento, che disastro? Vi piacerebbe essere quel genitore che non solo fa piangere il bambino che mangia, ma ne ride? E la rete è piena di video così, quindi non si parla di pochi genitori “con problemi”, ma di un modo di vedere l’alimentazione della (prima) infanzia in modo distorto e quasi patologico.
“Ma scusa,…”
“No!”
Non escludiamo il fatto che quello che gli diamo da mangiare non gli piaccia. Date baby food al bambino? Voi per primi lo mangereste? Se non sapete cosa c’è dentro, leggete La questione cibo.
6) E l’obesità? Può cominciare da piccoli
Abbiamo già accennato ai problemi potenziali causati da una cattiva alimentazione in un altro post dove si è messo in evidenza quanto sia grave il problema dell’obesità infantile in Italia. Tuttavia anche se i genitori mangiano i migliori cibi disponibili su questa terra, adottando con i propri figli un regime di “alimentazione (anche velatamente) forzata” di certo non stanno gettando le basi per un rapporto sano con il cibo.
Ovviamente non sto dicendo che far prendere al bambino più o meno a forza un cucchiaino extra di cibo sia la causa di tutti i mali di questo mondo, ma di sicuro non aiuta né i genitori, né il bambino a vivere più sereni e non c’è dubbio che ci sono rischi che questo atteggiamento si sviluppi in qualcosa di pericoloso più in là negli anni.
“Ma,…”,
“NO!““
Il bello di condividere la tavola con i genitori è che non ci sono sprechi… se ogni volta che apro un omogeneizzato un cucchiaino va in pancia e il resto nel secchio è facile farsi prendere la mano… (mentre le ditte produttrici gioiscono, ma questo è argomento per un altro post). Su questo argomento leggete anche perché le diete non funzionano (e sì, c’entra con quello che diciamo, anche se si parla di alimentazione di adulti.) per capire meglio perché è assurdo pensare di sapere quanto debba mangiare un’altra persona.
– Ma allora?
Quindi che fare se il bambino non mangia (quanto vorremmo)? Niente…
“…”,
“Ancora non hai capito? NO!!“
Siete stati testimoni di rincorse dentro casa? Avete vissuto in prima persona momenti tipo “mangiane uno per la mamma e uno per il papà”? Come al solito, raccontateci la vostra esperienza e diteci se pensate sia giusto dar da mangiare per forza a qualcuno.
Se ci siete passati, se avuto problemi di alimentazione, l’autosvezzamento ha risolto il problema? Secondo voi, forzare un bambino a mangiare è mai la risposta?
171 risposte
da piccola mi ricordo che mi saziavo subito e non sopportavo il senso di pancia “piena” che avevo dopo aver mangiato troppo. non smetterò mai di ringraziare i miei genitori che non mi hanno praticamente mai forzato a finire quello che avevo nel piatto. nonostante questo, una volta terminata l’adolescenza non sono mai stata schizzinosa, anzi: mangio praticamente di tutto, compresi trippe e fegato 🙂 molti miei coetanei, abituati a da piccoli a dover mangiare tutto “perché altrimenti poi si viziavano”, alla fine sono diventati veramente schizzinosi!
ok sono d’accordo e ho sempre fatto così quando era più piccolo. Ma io mi chiedo se sia giusto e da assecondare un bambino di tre anni che si rifiuti di stare a tavola perché vuole fare altro, si rifiuti di assaggiare un piatto (che nella maggioranza dei casi ha già mangiato altre volte). Oltre tutto capita che se lo costringo a stare a tavola e ad assaggiare poi continui da solo altre forchettate, e sì a volte lo costringo ad assaggiare per rispetto a chi cucina e mi chiedo se io stia sbagliando o meno, anzi sono sicura di stare sbagliando perché il costringere presuppone un ricatto ma veramente mi infastidisce un bambino (anche mio marito se lo facesse) che non voglia assaggiare e scansi il piatto dopo che tu ci hai perso la serata a cucinare (certo no me lo ha chiesto nessuno ma se non lo facessi si andrebbe di cibi precotti o surgelati). Probabilmente mi devo mettere l’anima in pace direte voi e lasciar correre e buttare un terzo della cena nel cassonetto. Poi passi l’assaggio o meno ma sullo stare almeno un po’ a tavola con la famiglia non transigo. Purtroppo la tv accesa coni cartoni a casa mia c’è spesso ma è indipendente dalla mia volontà. Altra cosa spesso si rifiuta di fare colazione, lascio correre ma non si dice che la colazione sia un pasto che i bambini (e gli adulti) non devono saltare?? Altra cosa è normale mandare un bambino a letto la sera con solo al massimo una mela nella pancia ? La mia paura è che prenda abitudini alimentari sballate, nel senso: non faccio colazione poi magari alle 10 ho fame, non ceno poi magari alle 11 di notte ho fame e fosse un bambino di 6 anni si accorgerebbe del nesso causale ma a 3 anni no e non va guidato in questo? Non è che la casa è una tavola calda h24, una volta è successo che non ha cenato per nulla per poi avere fame alle 9 di sera quando magari è l’ora di andare a dormire. Eco io mi chiedo quotidianamente dove sia il limite tra una educazione autoritaria e una che pazientemente lasci fare aspettando tempi migliori. Ecco dopo che ho postato questo sfogo sembro la Crudelia Demon dell’autosvezzamento e sparatemi pure, ma veramente negli ultimi mesi la tavola sta diventando per me quello che non volevo diventasse e sto pure perdendo la voglia di cucinare.
No no, C’ude’ia b’utta e cattiva sonio io … Allora: la cena non la butti, la metti in un bel tupperware, e te la tieni in frigo o freezer per una sera in cui non avrai voglia di cucinare. Non forzare a mangiare non implica che devi dargli da mangiare altro. A Cucciola, che ha 2 anni neanche e mezzo, ho già detto chiaro e tondo: guarda che da mangiare non c’è altro. Non vuole le polpette, può mangiare i fagiolini verdi che sono in tavola, non vuole gli spinaci (che adora, ma per concorso di circostanze era la 3a sera di seguito), mangia solo la carne e il pane, nessun problema, la frutta non gliela nego mai, ma sa che non le farò la pasta o il riso o la sua amata “pappina” (fiocchi d’avena: eh si, a volte, a mio grande stupore, dice “no pasta, pappina!” poi ci fa ogni tipo di attività non alimentari, da manipolazioni plastiche a maschere di bellezza, ma stendiamo un velo pietoso …). Se si stufa di stare a tavola e se ne va, fino ad una certa ora resta in tavola il suo piatto (capita spesso se la pietanza è calda: ne mangia quel minimo necessario per placare la fame, poi aspetta che sia totalmente freddo), e può tornare a mangiarlo, ma ad un certo punto la cucina chiude e basta.
Erika come ti capisco,io ho avuto quello che adesso chiamano anoressia infantile,30anni fa x loro erano solo vizi e allora giù botte x mangiare con risultato che i primi bocconi li ho fatti in preadolescenza prob alle prime uscite di compleanni con amici. Ora vedo i miei che rincorrono la mia piccola e la costringono a mangiare con risultato che mangia poco e anch’io li sgrido.quando sta con noi o in giro mangia tutto e da sola. X fortuna ora sto aspettando il secondo così posso tenermela a casa,salvata in tempo!!! Del resto i miei non riescono neanche a far mangiare il proprio cane se non rompendo il cibo a pezzetti e mettendoglielo direttamente in bocca. Non aggiungo altro …
Io l’ho subito e ho impiegato anni ad iniziare un rapporto sano con il cibo e a non odiare certi cibi (i soliti che mi venivano propinati con menzogne). L’ho anche visto fare su mia figlia (la prima che mangia come un uccellino) dai miei genitori con mie urla ogni volta che li ho beccati e il ridicolo e’ che fanno la stessa cosa adesso con la seconda che invece mangia tutto e sempre (la chiamo il mio porcellino).
Io lo farei leggere a tutti quelli che mi hanno sempre detto,e che continuano a dirmi che mia figlia mangia troppo poco ed è troppo magra!
Naty Vincit Omnia, perché? Racconta. /Andrea
eh l avessero detto prima!
ad esempio il fatto che magari un dato alimento non è vero che non piace ma fa davvero male al bambino?
“Ho mal di pancia” non sempre è una scusa…
Ma credo rientri nello scoprire le cause 🙂
Con il piccolo mi devo concentrare..l’istinto e’ quello di insistere ma cerco di utilizzare la testa!!!
Andrea..mio marito mangia anche le gambe del tavolo!!!:-P