6 ragioni perché non bisogna forzare a mangiare… nessuno!

Forzare un bambino a mangiare

Forzare un bambino a mangiare: alcuni esempi (due li ho visti in prima persona) di genitori che, all’ora dei pasti, trovano indispensabile inserire anche la pratica di attività sportive, ludiche o di intrattenimento vario per assicurarsi che i figli mangino (di più):

  • Devo rincorrere mio figlio per tutta casa per farlo mangiare
  • All’ora dei pasti guardiamo sempre il suo cartone animato preferito altrimenti niente
  • Se non la distraggo con qualcosa non apre la bocca
  • Lo so è sbagliato, ma mio figlio è inappetente, quindi devo fare i salti mortali per farlo mangiare.

È giusto, in alcuni casi, ricorrere a trucchi, distrazioni, rincorse per tutta casa per far mangiare un bambino?

La risposta breve è: NO, MAI

La risposta più lunga e dettagliata è: ASSOLUTAMENTE NO. MAI. IN NESSUN CASO!

Quando se ne parla di solito la maggioranza è d’accordo che non sono cose da farsi, ma dopo un po’ arrivano quelli che dicono (a titolo di esempio… l’elenco potrebbe essere molto più lungo):

  • sì, ma nel mio caso…,
  • sì, però…
  • fate presto a parlare, voi
  • ogni bambino è a sé

Alcuni esempi di risposte che possiamo darci quando veniamo presi dalla tentazione di insistere sono:

  • Il bambino non finisce il biberon. Pace… il prossimo lo farò un po’ più piccolo
  • Non cresce… come faccio? Mica deve mangiare per forza; adesso butto la bilancia!
  • Il bambino non finisce il piatto. È segno che non gli va. Mangerà più tardi.
  • Non c’è verso… quello che gli metto davanti non lo mangia…  Forse è talmente abituato a me che insisto, che tutta questa tiritera è ormai diventata parte della routine
  • Ecc, ecc.

Forzare un bambino a mangiare? Un “dialogo”

6 ragioni per non insistere che un bambino mangi di più

1) È controproducente

I genitori devono imparare da subito che non solo è inutile forzare qualcuno a mangiare, ma è controproducente in quanto rischia di trasformare quella che è un’attività normale in qualcosa più simile a una punizione che a un’attività piacevole.

“Si, hai ragione, ma nel mio caso…”,
   “No!”

2) E se capitasse anche a voi?

Pensare di sapere quanto una persona deve mangiare più della persona stessa è davvero presuntuoso. Voi sareste contenti se qualcuno vi inseguisse per casa con una forchetta piena?

“Però il mio bambino…”,
   “No!”

3) Bisogna scoprire la causa, non nascondere i sintomi.

Se è vero che un bambino non mangia e deperisce, allora bisogna scoprire cosa c’è che non va. Di certo il problema non si cura facendo le corse dentro casa cantando “I tre piccoli porcellin”; un tale atteggiamento può solo peggiorare le cose a lungo termine o creare problemi laddove problemi non c’erano.

“Ma il pediatra mi ha detto…”,
   “No!”

4) I bambini non stanno lì per manipolare i genitori

Insistendo, specialmente con bambini molto piccoli, si accetta che il bambino sia capace di non mangiare, anche se affamato, per farci dispetto… Non c’è bisogno di sottolineare quanto sia assurda una cosa del genere. Se un bambino di pochi mesi o di pochi anni non mangia, lo fa semplicemente perché non gli va e insistendo possiamo solo peggiorare le cose. È vero che negli adolescenti o negli adulti si possono instaurare meccanismi psicologici deleteri o addirittura distruttivi nel proprio rapporto con il cibo, ma anche in quel caso il problema si risolve curandone le cause, non il sintomo.

“Fai presto a parlare…”,
   “No!”

5) L’alimentazione non deve essere vissuta come un obbligo

Vogliamo poi parlare dei video (inadatti per i deboli di cuore e/o stomaco…) che abbiamo mostrato parlando di Svezzamento, che disastro? Vi piacerebbe essere quel genitore che non solo fa piangere il bambino che mangia, ma ne ride? E la rete è piena di video così, quindi non si parla di pochi genitori “con problemi”, ma di un modo di vedere l’alimentazione della (prima) infanzia in modo distorto e quasi patologico.

“Ma scusa,…”
   “No!”

Non escludiamo il fatto che quello che gli diamo da mangiare non gli piaccia. Date baby food al bambino? Voi per primi lo mangereste? Se non sapete cosa c’è dentro, leggete La questione cibo.

6) E l’obesità? Può cominciare da piccoli

Abbiamo già accennato ai problemi potenziali causati da una cattiva alimentazione in un altro post dove si è messo in evidenza quanto sia grave il problema dell’obesità infantile in Italia. Tuttavia anche se i genitori mangiano i migliori cibi disponibili su questa terra, adottando con i propri figli un regime di “alimentazione (anche velatamente) forzata” di certo non stanno gettando le basi per un rapporto sano con il cibo.

Ovviamente non sto dicendo che far prendere al bambino più o meno a forza un cucchiaino extra di cibo sia la causa di tutti i mali di questo mondo, ma di sicuro non aiuta né i genitori, né il bambino a vivere più sereni e non c’è dubbio che ci sono rischi che questo atteggiamento si sviluppi in qualcosa di pericoloso più in là negli anni.

“Ma,…”,
   “NO!

Il bello di condividere la tavola con i genitori è che non ci sono sprechi… se ogni volta che apro un omogeneizzato un cucchiaino va in pancia e il resto nel secchio è facile farsi prendere la mano… (mentre le ditte produttrici gioiscono, ma questo è argomento per un altro post). Su questo argomento leggete anche perché le diete non funzionano (e sì, c’entra con quello che diciamo, anche se si parla di alimentazione di adulti.) per capire meglio perché è assurdo pensare di sapere quanto debba mangiare un’altra persona.

– Ma allora?

Quindi che fare se il bambino non mangia (quanto vorremmo)? Niente…

“…”,
   “Ancora non hai capito? NO!!

Siete stati testimoni di rincorse dentro casa? Avete vissuto in prima persona momenti tipo “mangiane uno per la mamma e uno per il papà”? Come al solito, raccontateci la vostra esperienza e diteci se pensate sia giusto dar da mangiare per forza a qualcuno.

Se ci siete passati, se avuto problemi di alimentazione, l’autosvezzamento ha risolto il problema? Secondo voi, forzare un bambino a mangiare è mai la risposta?

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171 risposte

  1. Roberta Pinchetti, intendi che insisti che tuo marito mangi un po’ di più’? 😀 /A.

  2. Post Bellissimo ed importantissimo che dovrebbe essere attaccato in qualche posto in ogni casa dove sono i bambini, i genitori dovrebbero conoscerlo a memoria. Quello che io mi ricordo della mia infanzia sino le parole tipo: se non fai colazione svieni, ti sentirai male, se non mangi morirai, ti ammalerai, non si lascia il mangiare, bisogna mangiare tutto quello che c’è sul piatto … e tante altre cose orribili che purtroppo si sono “registrate” cosi bene nel mio cervello che da grande ho faticato tantissimo per liberarmi da tutto questo….. Quante volte ho mangiato senza aver fame solo perche mi venivano in mente queste parole stupide …. Bravissimo chi ha scritto questo testo COMPLIMENTIIIIIIIII

    1.  @SabinaGatti Grazie… chi ha scritto il pezzo sono io:)
      Anche secondo me il cibo non si butta, ma basta fare porzioni progressivamente più piccole che il problema è risolto e il bambino torna a chiedere:)

  3. Laura E Marina io non ho grandi problemi di cibo con mia figlia perché al suo rifiuto delle pappe non ho mai insistito per farla mangiare, ho iniziato a darle quello che mangiavo anche io, l’ho sempre lasciata paciugare come voleva con le mani e adesso ha un anno e mezzo e mangia tutto e di gusto, con le posate (ma a volte anche no!).

    Insistere ingozzando un bimbo che non mangia credo possa solo ingigantire il problema.

  4. d’accordissimo! ma… 😀
    a volte mi capita di insistere  quando vedo che proprio non assaggia nulla, oppure nei periodi di stitichezza mi viene da insistere  sulle verdure che so che potrebbero migliorare la situazione… so che sbaglio. e infatti insisto e poi mi mordo la lingua per averlo fatto. i retaggi culturali son davvero difficili da eliminare… a volte capisco che faccio cosi’ quasi in automatico. ma pian piano sto migliorando 🙂
    p.s. la piccola, che io insista o no, mangia sempre e solo quanto e  quel che vuole lei 🙂

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