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Una panoramica su quale sia il momento migliore per iniziare lo svezzamento secondo gli organismi nazionali e internazionali e secondo il bambino.

Domanda da un milione di dollari: quando cominciare lo svezzamento? E chi lo sa… basta domandare in giro e si riceveranno i consigli più disparati; si va dai 2 mesi (li ho visti… e sì, sono di data recente; e no, non sono presi da internet) ai 6 mesi e oltre.


Quando inizia lo svezzamento: una panoramica – svezzamento

A chi dare retta in questa giungla? La risposta, semplicissima e che sento risuonare dentro le mie orecchie, è: “Al pediatra, ovvio!”. Il problema è… a quale pediatra? A quello privato o a quello dello stato, a quello della vicina o a quello della Luigina? Ognuno avrà la sua risposta.

Se pensate di voler usare baby food, o se non sapete qual è il cibo migliore da dare a un bambino, allora leggete La questione cibo.

Cosa dicono gli organismi internazionali

Come tutti sappiamo l’OMS, che da molti viene citato quasi fosse l’oracolo fonte di OGNI verità, dice di cominciare dopo i 6 mesi (ma anche loro dicevano di cominciare a 4 non troppo tempo fa…).

C’è anche una Direttiva UE (in italiano) che afferma che bisogna aspettare i 6 mesi.

Il bello è poi, e molti sembrano ignorarlo (ma qui continueremo a ripeterlo fino alla nausea), che anche il Ministero della Salute consiglia di non cominciare prima dei 6 mesi

L’ESPGHAN (Società Europea di gastroentorologia, epatologia e nutrizione pediatrica), usato come punto di riferimento in Europa, dice che l’alimentazione complementare dovrebbe cominciare tra i 4 mesi (17 settimane) e i 6 mesi (26 settimane).

Nel forum c’è una discussione dove trovate ulteriori informazioni (ricavate da Il mio bambino non mi mangia di Carlos Gonzalez). Riassumo in breve:

AAP (Accademia Americana di Pediatria). Allattamento materno esclusivo e a richiesta fino a 6 mesi; aggiungere altri alimenti a partire dai 6 mesi.UNICEF (e di nuovo OMS): alimenti complementari a partire dai 6 mesi, benché “se lo sviluppo continua ad essere adeguato, potrebbe non essere necessario introdurre altri alimenti fino a 7 o 8 mesi.”

Diciamo che senza tema di essere smentito sono tutti d’accordo che si comincia a… SEI MESI…

E noi che facciamo, seguiamo la regola dei 6 mesi?

Leggiamo meglio quello che dice l’AAP in un documento un po’ più vecchio (riportato di nuovo da Gonzalez); lì si dice che si dovrebbe cominciare quando il bambino:

Non sono forse questi i segnali che vanno ricercati più che fissarsi con il calendario?
Difficile dire quale di loro sia il più importante. Probabilmente è la perdita del riflesso di estrusione poiché se è ancora troppo forte tutto quel ben di Dio che un povero genitore sta provando a far mangiare al proprio bambino finirà sul bavaglino, per terra, sul seggiolone, in faccia al genitore, ecc; insomma dappertutto, eccetto nel pancino del bambino stesso; non parliamo poi dello stato d’ansia in cui si ritroverà il genitore e il nervosismo del bambino ogni volta che si avvicina il momento della tortura del pasto.

OK, il tutto accadrà intorno ai 6 mesi, ma potrebbe succedere prima, come dopo. Per questo è così importante parlare di alimentazione complementare a richiesta, in quanto è il bambino a dover segnalare chiaramente che è pronto a sperimentare con qualcosa di nuovo. Abbiamo parlato di recente di un articolo che spiega che imboccare, tra le altre cose, aumenta il rischio di obesità, per cui è importante che il bambino possa cibarsi da solo. Inoltre deve riuscire a stare seduto (avete provato a mangiare da semisdraiati?) e avere capacità motorie abbastanza sviluppate da far capire al genitore che il troppo è troppo e che il resto della pappa se la può mangiare lui…

Dopotutto, se il bambino riesce a fare tutto da solo, rotolarsi, mettersi in piedi, camminare, parlare, spannolinarsi, mangiare (se allattato), possibile che l’unica cosa che sarebbe COMPLETAMENTE incapace di fare autonomamente è nutrirsi tra gli X e gli Y mesi? (Ognuno può sostituire a X e Y i numeri che preferisce per indicare l’inizio e la fine dello svezzamento.) Se così fosse, come ha fatto l’umanità fino ad ora? Perché dobbiamo cominciare a svezzare i bambini, come tanti (troppi) pediatri italiani si ostinano a fare, a 3-4-5 mesi quando non sanno stare ancora seduti da soli, hanno ancora il riflesso di estrusione e, cosa più importante di tutte, si trovano benissimo con il loro bellissimo latte? Perché in questa decisione così importante non si prende in considerazione quello che è il protagonista di questa vicenda? No, non alludo al genitore che DÀ la pappa (nonostante in molti lo credano, forse inconsciamente), ma al bambino che (almeno in teoria) la RICHIEDE. Tutto questo cominciare anticipatamente fa assomigliare il periodo dello svezzamento a una gara per vedere chi arriva prima; come mi hanno insegnato al liceo, cui prodest?

Pensiamo allo svezzamento come al breast crawl del cibo solido: il bambino trova da solo quello che gli serve, quando gli serve.

Ricordiamoci che indipendentemente da quando si inizia e dall’approccio usato, tutti, ma proprio tutti alla fine mangeranno i solidi e abbandoneranno il latte; per cui perché non rendere la vita più facile a tutti rispettando quelli che sono i tempi naturali del bambino?

Questo modo di pensare che libera sia il bambino che il genitore dalla schiavitù del calendario-tiranno in alcuni potrà creare dei problemi, ma di questo parleremo in un altro post. Tra breve parleremo anche dell’ansia da prestazione legata allo svezzamento.

Insomma, quando lo iniziamo questo benedetto svezzamento?

Intorno ai sei mesi, quando il bambino ci fa capire che è pronto. Il resto sono considerazioni secondarie…



62 risposte

  1. Ciao,
    mi chiamo Miriam e sono mamma di Matteo (8 mesi). Abbiamo iniziato già da qualche mese a far assaggiare di tutto al nostro piccolo, ma ha avuto per diverso tempo il riflesso di estrusione molto pronunciato. Ora, che sta pian piano migliorando, non riusciamo ancora a fargli mangiare molto. Ciuccetta, ingerisce micro pezzettini (non sempre) o ruba qualcosa dal piatto, sempre per succhiarlo. Contemporaneamente continuo ad allattarlo. Sono sempre stata dell’idea di rispettare la sua normale evoluzione e sta comunque crescendo bene, ma vorrei capire se magari stiamo sbagliando qualcosa oppure se i suoi tempi sono semplicemente più lunghi rispetto ad altri bimbi. Sia io sia il mio compagno siamo consapevoli del fatto che la strada dell’autosvezzamento è più lunga, però arrivati al suo ottavo mese vorremmo confrontarci con altri genitori. Grazie mille!

    1. Miriam, i tempi sono normalissimi e per nulla degni di nota.
      Inoltre il percorso dell’autosvezzamento non è più lungo. Magari altri usano scorciatoie… 😉

      1. Intendevo più lungo rispetto allo svezzamento classico… che infatti è una scorciatoia!
        Grazie mille per la celerità 😉

        1. Ripeto, sono gli altri che usano scorciatoie. Lasciare che un bambino si svezzi da sé rappresenta la normalità, per cui, per definizione, non può essere “più lungo/corto/facile/difficile”.
          Ma poi… “classico” rispetto a cosa? Forse perché lo facevano i latini? 😀 😀

  2. Mia figlia di 5 mesi e mezzo ha cominciato da poco con lo svezzamento tradizionale per il quale non ha mostrato alcun interesse..il motivo per cui ho iniziato è la necessità di tornare al lavoro. Mi spiego meglio: sono ancora a casa con lei ma lo stipendio decurtato del 70% comincia a starci stretto e lei prende il latte solo direttamente dalla fonte per cui mi sono votata allo svezzamento per gioco forza…una volta tornata al lavoro seppur a 6 ore dovrà poi mangiare qualcosa. Tuttavia visto lo scarso interesse x cucchiaino e omogeneizzato (bocca chiusa e testa girata) ho iniziato a curiosare su internet e ho partecipato ad un corso sullo svezzamento (tenuto da mamme che hanno fatto auto svezzamento). Tanto per curiosità ho provato ad allungare qualcosa dal piatto a mia figlia che finalmente ha mostrato di gradire gli assaggi in arrivo dalla nostra tavola (interesse x ciò che accadeva a tavola lo mostrava gia da tempo). Ora il mio problema è che seguendo i suoi tempi dovrei stare a casa dal lavoro ancora a lungo prima che possa sostituire un pasto o due di latte con alimenti “da grandi” e credo proprio di non avere alternativa…lasciarla senza mangiare non esiste proprio! Siccome ormai tutti gli organi statali europei ecc riconoscono che fino a 6 mesi il neonato si deve nutrire di solo latte materno perché non viene ampliato il congedo obbligatorio o migliorate le condizioni di quello facoltativo?!?!!! Nel frattempo avete suggerimenti per conciliare le necessità del lavoro e le necessità della mia piccolina?!?!?

    1. Ciao, sono così d’accordo con te.. quando parli di congedo obbligatorio. Per suggerimenti.. hai provato con il tiralatte per almeno una poppata al giorno?

  3. Ciao Andrea, sono la mamma di Bianca,6 mesi oggi 🙂
    Noi stiamo per intraprendere la strada dell’auto svezzamento,Bianca ha perso il riflesso di estrusione ,a tavola con noi sembra molto interessata al cibo, e sta seduta da sola per un tempo che varia da un quarto d’ora a 20 minuti,secondo te possiamo iniziare a farle il suo piatto con gli alimenti sani e giusti ovviamente? Grazie in anticipo

    1. Direi proprio di no. IL piatto non serve. Se vuole, ovvero se è interessata, pescherà dal vostro piatto. Solo in un secondo momento puoi pensare di fare un piatto a parte. Al momento darà una ciucciata a questo e un morsetto a quello.
      Porzione=pressione, quindi evitiamo il più possibile 😉

  4. Ciao Andrea!
    Domanda che ti sarai sentito ripetere milioni di volte…posso cominciare con l’alimentazione complementare?
    Il mio bimbo ha quasi 5 mesi, dai 4 compiuti il pediatra ci ha consigliato di introdurre la frutta e via via brodo e passatini vari…abbiamo rallentato un po’ perchè il piccolo non mi sembrava pronto e ho continuato con l’allattamento esclusivo.
    Adesso che siamo vicini ai 5 mesi il bimbo però scalpita quando siamo a tavola nel tentativo di arraffare quello che vede nel piatto, ci segue con lo sguardo quando portiamo il cibo alla bocca. Il riflesso di estrusione è sotto controllo, se non ha fame non c’è verso di attaccarlo al seno, si porta gli oggetti alla bocca con entrambe le mani con una discreta coordinazione..unica cosa è ancora un po’ “torre di pisa” e non riesce ancora bene a stare seduto…
    durante un pranzo ho “ceduto” e, con mille remore, gli hofatto assaggiare della mela, era un po’ perplesso ma alla fine ha agguantato il cucchiaino…
    cosa mi consigli visto che non sta ancora ben seduto?
    grazie

    1. Ciao Alisa?

      Puoi cominciare? Non lo so. Devi chiedere al bimbo, non a me 🙂 Quello che ti posso dire è che il tuo bimbo è mooooolto piccolo, per cui è improbabile che possa gestire alcunché in bocca senza sputarlo. A quest’età al massimo ciucciano (la tetta, la frutta, un sasso, ecc. 🙂 ), Ma non sono in grado di gestire i solidi. L’unica cosa da fare è mettersi a tavola assieme e lasciarlo fare. Tu non devi far nulla di particolare se non attendere 🙂

        1. Non c’è problema! Grazie per la rapidità della risposta! orientarsi non è facile,anche perché quando parlo di alimentazione complementare tutti strabuzzano gli occhi come se fossi matta e anche il nostro pediatra non è tanto per la quale,cosa che ovviamente aggiunge un carico di dubbi!

  5. Salve,
    Il mio piccolo ha fatto 4 mesi lunedì e da una settimana circa quando siamo a tavola inizia a smaniare e scalpitare e cercare di afferrare qualcosa dai nostri piatti e se non ottiene qualcosa inizia a lagnare disperato..per ora visto che non mangiamo molto sano tentiamo di distrarlo o dargli il bicchiere vuoto o con al massimo un goccino mini mini di acqua.. Visto che spesso a cena non riusciamo a evitare che stia sulle nostre ginocchia, la vedo molto dura arrivare ai 6 mesi con solo latte, mi sembra proprio di fargli torto! Solo che essendo così piccino manco io ho idea di cosa dargli e cosa no.. Il pediatra ci ha concesso banana schiacciata e mela grattugiata fra un paio di settimane.. voi cosa consigliereste? Distrarlo ancora? Lui sta seduto, ma solo con appoggio (e tenta di sbilanciarsi in avanti per arrivare ai piatti!), afferra e porta alla bocca perfettamente, fa una faccia schifata e si allontana se non gradisce qualcosa, sul riflesso di estrusione, ancora non ho fatto caso..

  6. Ciao Andrea!! Il momento è arrivato, Cloe si lancia sui nostri piatti e io un po di ansia da prestazione ce l ho soprattutto perchè ho un padre al quale (forse per un difetto fisiologico) va tutto di traverso e ho vissuto non pochi attimindi terrore :/
    Allora..’ieri le ho dato in mano un pezzetto di pane integrale lei lo ha ciucciato senza tanti problemi ,ma la mia paura è stata: e se si stacca un pezzettone ??
    Ce la posso fare.. Ho bisogno solo di sentire qualche esperienza..

  7. I bambini con riflusso acido spesso rifiutano il latte perché iniziano ad associarlo con sensazioni di dolore, io ai 5 mesi ho provato a eliminare i latticini dalla mia dieta e mia figlia sta molto meglio, credo sia intollerante a una proteina nel latte di mucca. Hai provato quello? Il fatto che sia più felice con i passati di frutta potrebbe semplicemente essere perché chiaramente quelli non le causano problemi, e ti dirò pure che ho la sensazione che mia figlia sia leggermente intollerante al glutine perché ogni volta che mangio molto pane bianco o pasta vomita molto, ma non lo fa molto con la pasta integrale, e niente con quella di farina di mais e riso

    1. Buonasera, perché prima di eliminare i latticini non hai provato prodotti senza lattosio? Io ho fatti così. È sconsigliato privarsi di alcuni alimenti nell’allattamento…

  8. Buonasera, sono la mamma di una bimba di tre mesi e mezzo. Durante il parto mi hanno fatto due trasfusioni, portando quindi la decisione dei medici all’aggiunta di latte artificiale. Per i primi due mesi allattavo misto, dopo credendo di essermi ripresa sono passata al LM esclusivo, ma la mia bimba cresceva poco, anzi nelle ultime settimane perdeva peso, quindi sono tornata al misto. Purtroppo in questi mesi, ci hanno fatto compagnia reflusso con rigurgito e colichette allucinanti, quindi la pediatra mi ha dato il latte AR, alcuni campioni di plasmon che non facevano altro che intensificare le coliche. Ho acquistato il Mellin AR1, che nn ho ancora provato, forse per paura.
    La mia idea era di cominciare con la frutta al quarto mese, ma leggendo i vari post e il vostro articolo, sono un po’ confusa. Lei è molto precoce, osserva con molta attenzione mentre mangiamo e qualsiasi cosa che trova la mette in bocca. Sinceramente mi è capitato di farle assaggiare della frutta, giusto una puntina, ma la cosa allucinante è che appena finisce di mangiarla piange disperata fin quando non gli dò nuovamente il cucchiaiono, e come apre la bocca!!! Sarà perché è molto curiosa, ma cosa mi consigliate visto anche i problemi gastroesofagei?

  9. Salve, una domanda, sono la mamma di una bambina di 4 mesi e mezzo , LM esclusivo; dovendo tornare al lavoro, la bimba ha iniziato il nido. Attualmente ci va solo metta giornata nella quale le danno il mio latte col biberon. Io dovrei rientrare al lavoro quando lei avrà 5 mesi e mezzo ma se andiamo come adesso non riuscirò mai visto che al nido mangia poco e niente, aspetta che la prenda per attaccarsi al seno e non mollare fino alla mattina dopo Pratticamente ( ciuccia ogni ora è mezzo).
    Cosa posso fare visto che di tirare il latte non ci riesco a sufficienza per un intera giornata, poi tanto dal biberon lo vuole… speravo di partire con le pappe al 5° mese visto che mostra interesse per il cibo già da adesso è che seduta,( con appoggio) sta già da un mese…
    Consigli? PS mi piacerebbe molto l’autosvezzamento…

  10. Buongiorno vorrei un consiglio Il mio bimbo tra pochi giorni compirà 5 mesi . lo ho sempre allattato a richiesta e il bimbo cresce bene e sereno . lo ho un problema di salute trascinato durante la gravidanza per il quale la mia dottoressa ora mi ha chiesto di svezzare il bambino in modo da bombardarmi di farmaci.A me spiace molto perché mi sembra presto che lui sia ancora piccolo cosa ne dice? Grazie mille

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