08-04-2011, 04:38 16
Buongiorno,
Michi ha iniziato con le tradizionali modalità di svezzamento verso i 7 mesi e mezzo e, adesso che ha un anno e non beve più il latte di mamma da quasi tre mesi, non riusciamo ancora a trovare un soddisfacente rapporto con il cibo. Mi chiedo allora se e come sia possibile farci aiutare da un approccio più sereno e rilassato come quello dell'AS, che ho conosciuto solo da pochissimo tempo su internet. Provo a raccontare velocemente la nostra storia così le mamme più esperte mi sapranno aiutare.
Premetto che Michi non ha mai avuto problemi di crescita, peso e tantopiù di "apatia"...è un bambinone energico e entusiasta, che sembra ben sapere cosa vuole ma che non riesce sempre a farcelo capire...fin da piccolissimo le sue urla (anche i pianti sono molto energici) di fame, sonno e (probabile) fastidio da dermatite atopica si confondevano, disorientando noi e anche amiche "esperte" (plurimamme, ostetriche, infermiere del nido...). Latte di mamma ce ne era in abbondanza, ed è stato subito chiaro che il piccoletto non amava la regolarità di orario e numero di poppate. Senza ansie, l'ho sempre accontentato e verso i 7 mesi sembrava aver acquisito di giorno ritmi simili a quelli classici. Con le pappe ci sono stati un po' di "andate e ritorni", tutto compensato dal mio latte. Intanto il percorso di indagine per la dermatite atopica ha individuato nel mio latte il colpevole; ho provato a escludere diversi tipi di cibo, ma senza risultati apprezzabli...così, a 10 mesi, ho smesso di allattare (faceva circa 3 poppate in 24 ore). Michi non ha sofferto il passaggio al biberon, da subito ha smesso di cercare la tetta e pian piano la dermatite è migliorata. Nel biberon non ho però messo LA, ma, su consiglio dell'omeopata, latte vegetale e, dopo poco, latte di capra (il latte vaccino era uno dei sospettati per la dermatite). Adesso se chiede di mangiare di notte gli do latte vegetale (non so, mi sembra che per fargli intuire che potrebbe concentrare il cibo di giorno non dargli grassi sia meglio), al mattino latte di capra (oltre a eventuali biscotti o altro durante la colazione mia e del fratellone), a merenda yogurt o frutta (che mangia senza problemi), mentre a pranzo e a cena non sono ancora riuscita a "superare" la pappa, che adesso non sempre vuole. Gli propongo spesso assaggi nel suo piatto per capire cosa gli piace, ci gioca e poi sputa quasi tutto. Gli piace usare forchetta e cucchiaio, spesso indica quello che c'è nel mio piatto ma poi lo sputa. A tavola (abbiamo la sedia stokke, per cui mangia con noi) vorrebbe prendere tutto e gioca con la tovaglia (siamo passati alle tovagliette all'americana), poi si annoia e urla perchè vuole essere preso in braccio...i pranzi non son sempre sereni! Se vede per casa un biberon (magari un po' di avanzo di colazione) lo chiede e beve quasi sempre un po' di latte prima di addormentarsi al mattino, al pomeriggio e sempre prima di andare a letto (quando allattavo non si addormentava dopo la poppata, è un'abitudine che ha preso da quando conosce il biberon). Senza tediarvi con altri dettagli, vi chiedo come potrei fare per recuperare il suo rapporto con il cibo e far diventare un po' più tranquilli i nostri pasti, perchè adesso mi sembra che la sua confusione, che ho imparato ad accettare (è stato confuso anche il parto...e tutto a seguire) rischi di affiancarsi a un po' di disordine nutrizionale, soprattutto perchè non so se i latti che prende possono avere lo stesso valore del LA (che non ho mai utilizzato) o se sono sufficienti per sostenere un'alimentazione complementare. Arrivati a quest'età e con le nostre abituali difficoltà di comprensione, posso riuscire a ritornare a un'alimentazione a richiesta che non sia fatta solo di frutta (arance e fragole in questo periodo), pane e poco altro?
grazie per la pazienza della lettura!
Michi ha iniziato con le tradizionali modalità di svezzamento verso i 7 mesi e mezzo e, adesso che ha un anno e non beve più il latte di mamma da quasi tre mesi, non riusciamo ancora a trovare un soddisfacente rapporto con il cibo. Mi chiedo allora se e come sia possibile farci aiutare da un approccio più sereno e rilassato come quello dell'AS, che ho conosciuto solo da pochissimo tempo su internet. Provo a raccontare velocemente la nostra storia così le mamme più esperte mi sapranno aiutare.
Premetto che Michi non ha mai avuto problemi di crescita, peso e tantopiù di "apatia"...è un bambinone energico e entusiasta, che sembra ben sapere cosa vuole ma che non riesce sempre a farcelo capire...fin da piccolissimo le sue urla (anche i pianti sono molto energici) di fame, sonno e (probabile) fastidio da dermatite atopica si confondevano, disorientando noi e anche amiche "esperte" (plurimamme, ostetriche, infermiere del nido...). Latte di mamma ce ne era in abbondanza, ed è stato subito chiaro che il piccoletto non amava la regolarità di orario e numero di poppate. Senza ansie, l'ho sempre accontentato e verso i 7 mesi sembrava aver acquisito di giorno ritmi simili a quelli classici. Con le pappe ci sono stati un po' di "andate e ritorni", tutto compensato dal mio latte. Intanto il percorso di indagine per la dermatite atopica ha individuato nel mio latte il colpevole; ho provato a escludere diversi tipi di cibo, ma senza risultati apprezzabli...così, a 10 mesi, ho smesso di allattare (faceva circa 3 poppate in 24 ore). Michi non ha sofferto il passaggio al biberon, da subito ha smesso di cercare la tetta e pian piano la dermatite è migliorata. Nel biberon non ho però messo LA, ma, su consiglio dell'omeopata, latte vegetale e, dopo poco, latte di capra (il latte vaccino era uno dei sospettati per la dermatite). Adesso se chiede di mangiare di notte gli do latte vegetale (non so, mi sembra che per fargli intuire che potrebbe concentrare il cibo di giorno non dargli grassi sia meglio), al mattino latte di capra (oltre a eventuali biscotti o altro durante la colazione mia e del fratellone), a merenda yogurt o frutta (che mangia senza problemi), mentre a pranzo e a cena non sono ancora riuscita a "superare" la pappa, che adesso non sempre vuole. Gli propongo spesso assaggi nel suo piatto per capire cosa gli piace, ci gioca e poi sputa quasi tutto. Gli piace usare forchetta e cucchiaio, spesso indica quello che c'è nel mio piatto ma poi lo sputa. A tavola (abbiamo la sedia stokke, per cui mangia con noi) vorrebbe prendere tutto e gioca con la tovaglia (siamo passati alle tovagliette all'americana), poi si annoia e urla perchè vuole essere preso in braccio...i pranzi non son sempre sereni! Se vede per casa un biberon (magari un po' di avanzo di colazione) lo chiede e beve quasi sempre un po' di latte prima di addormentarsi al mattino, al pomeriggio e sempre prima di andare a letto (quando allattavo non si addormentava dopo la poppata, è un'abitudine che ha preso da quando conosce il biberon). Senza tediarvi con altri dettagli, vi chiedo come potrei fare per recuperare il suo rapporto con il cibo e far diventare un po' più tranquilli i nostri pasti, perchè adesso mi sembra che la sua confusione, che ho imparato ad accettare (è stato confuso anche il parto...e tutto a seguire) rischi di affiancarsi a un po' di disordine nutrizionale, soprattutto perchè non so se i latti che prende possono avere lo stesso valore del LA (che non ho mai utilizzato) o se sono sufficienti per sostenere un'alimentazione complementare. Arrivati a quest'età e con le nostre abituali difficoltà di comprensione, posso riuscire a ritornare a un'alimentazione a richiesta che non sia fatta solo di frutta (arance e fragole in questo periodo), pane e poco altro?
grazie per la pazienza della lettura!